Assegno unico, domanda dal mese di luglio 2022 con nuove regole: per chi non ha richiesto gli arretrati entro giugno, il pagamento sarà effettuato dal mese successivo all'invio dell'istanza. Per il calcolo dell'importo resta rilevante la presentazione del modello ISEE, pena il riconoscimento del valore minimo. Di seguito le istruzioni INPS da tenere a mente.
Assegno unico con nuove regole per le domande presentate dal mese di luglio 2022.
Spirata la scadenza del 30 giugno, termine ultimo per fare richiesta dell’assegno universale per i figli a carico beneficiando degli arretrati a partire da marzo, dal mese in corso l’importo spettante sarà calcolato senza conguagli.
Il pagamento avverrà dal mese successivo a quello in cui è stata presentata domanda di assegno unico, e resterà fondamentale aver richiesto il modello ISEE. In assenza di DSU, verrà riconosciuto l’ammontare minimo.
Assegno unico, come funziona per chi fa domanda da luglio 2022: dal pagamento all’importo
Quella di fine giugno è stata la prima data importante per le domande di assegno unico relative all’anno in corso, e coincideva con il termine ultimo per ricevere gli arretrati della prestazione riconosciuta con decorrenza dal mese di marzo 2022.
Una scadenza che non ha rappresentato quindi la chiusura definitiva dello sportello telematico per le richieste, ma che segna lo spartiacque tra il primo e il secondo semestre dell’anno.
L’assegno unico è infatti riconosciuto anche per le domande presentate a decorrere dal 1° luglio 2022, ma in tal caso senza diritto al pagamento delle somme arretrate.
Il calcolo dell’importo erogato sarà quindi effettuato tenuto conto della data di trasmissione dell’istanza, e il pagamento avverrà dal mese successivo a quello della richiesta.
La “staffetta” delle regole di riferimento prima e dopo la scadenza del 30 giugno riguarderà anche la presentazione dell’ISEE. Il termine dello scorso mese era infatti da monitorare anche ai fini del conguaglio degli importi spettanti sulla base del valore della DSU.
Se il modello ISEE è invece presentato a decorrere dal 1° luglio 2022, l’assegno unico è calcolato sulla base del valore dell’indicatore al momento di presentazione dello stesso.
Prendiamo il caso di una domanda presentata a luglio 2022 per la quale al momento dell’invio non è presente un ISEE. Se questo è presentato a ottobre 2022, la prestazione per i mesi da agosto a settembre è calcolata con l’importo minimo spettante, mentre da ottobre vale il calcolo effettuato sulla base del valore dell’attestazione rilasciata dall’INPS.
In assenza di ISEE ovvero qualora il valore dell’attestazione INPS superi i 40.000 euro, la prestazione è riconosciuta secondo l’importo minimo, pari a 50 euro per i figli minori e 25 euro per i figli maggiorenni fino a 21 anni.
Assegno unico e reddito di cittadinanza, arretrati anche dopo il 1° luglio 2022
Le nuove regole relative all’assegno unico dal 1° luglio 2022 non riguarderanno invece i beneficiari del reddito di cittadinanza, per i quali il beneficio è riconosciuto d’ufficio.
Il pagamento è quindi automatico ad eccezione dei casi in cui è necessario presentare il modello RdC - Com/AU ai fini del calcolo delle maggiorazioni spettanti.
In tal caso però gli arretrati spettano anche in caso di invio dopo il 30 giugno 2022, come chiarito dall’INPS con il messaggio del 22 giugno.
La funzione del modello RdC - Com/AU non è infatti attestare il diritto all’assegno unico da parte del nucleo familiare, ma esclusivamente di acquisire le informazioni necessarie per l’integrazione dell’importo.
A tal fine quindi non si applica la scadenza del 30 giugno, e gli arretrati spetteranno anche in caso di invio a decorrere dal 1° luglio 2022, sulla base della presenza di una domanda per il riconoscimento del reddito di cittadinanza a decorrere dal mese di marzo.
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