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Contributi INPS in scadenza il 16 novembre: istruzioni sulla proroga per i datori di lavoro

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Contributi INPS in scadenza il 16 novembre: sulla proroga comunicata in maniera confusa dal governo, con la circolare numero 128 del 2020 dell'Istituto arrivano i chiarimenti per i datori di lavoro. Linea rigida sulla suddivisione in zona gialla, arancione e rossa. Resta ancora qualche dubbio applicativo. Dettagli, istruzioni e codici ATECO nel testo diffuso il 12 novembre 2020.

Contributi INPS in scadenza il 16 novembre: istruzioni INPS sulla proroga al 16 marzo 2021 per zona gialla, arancione e rossa e per settori di attività in base ai Codici ATECO. Le indicazioni da seguire arrivano con la circolare numero 128 del 12 novembre 2020 che prova a fare ordine sulla sospensione dei versamenti: la misura è frutto di due interventi contenuti negli ultimi due Decreti emergenziali approvati, l’articolo 13 del DL Ristori e l’articolo 11 DL Ristori bis.

Sul punto anche da parte del governo c’è stata una comunicazione poco chiara e fuorviante: il comunicato stampa di presentazione del DL numero 149 del 2020 parlava di uno stop al versamento dei contributi INPS per novembre e dicembre 2020 nelle zone arancioni e rosse. Ma il testo ufficiale fa dietrofront ed elimina il beneficio per la seconda mensilità.

In questo quadro già poco chiaro, sono sorti una serie di dubbi sul piano operativo. Due in particolare:

Se sul primo punto la circolare INPS numero 128 del 2020 fa chiarezza e conferma che bisogna prendere come riferimento il testo dell’articolo 11 del Decreto Ristori bis che parla di versamenti in scadenza nel mese di novembre 2020, sul secondo la linea rigida dell’Istituto che si ferma alla situazione del 10 novembre fa sorgere qualche dubbio.

INPS - Circolare numero 128 del 12 novembre 2020
Emergenza epidemiologica da COVID-19: disposizioni concernenti la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali ai sensi del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, e del decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149.

Contributi INPS in scadenza il 16 novembre: istruzioni sulla proroga al 16 marzo 2021

Il testo chiarisce innanzitutto quali sono i versamenti dei contributi INPS interessati dalla proroga al 16 marzo 2021: il pagamento contributi previdenziali e assistenziali in scadenza nel mese di novembre 2020, comprese le rate in scadenza nel medesimo mese relative alle rateazioni dei debiti in fase amministrativa concesse dall’INPS.

Restano esclusi, invece, i pagamenti che seguono:

“Si precisa che la sospensione in trattazione non opera rispetto alla terza rata in scadenza nello stesso mese riferita alla rateizzazione di cui agli articoli 126 e 127 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ovvero all’articolo 97 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, dei versamenti sospesi ai sensi dei decreti-legge 2 marzo 2020, n. 9, 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, e n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020”.

I versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali dovranno essere effettuati scegliendo una delle modalità che seguono senza applicazioni di sanzioni e interessi:

L’INPS mette in guardia:

“Si rappresenta, a tal proposito, che il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, determina la decadenza dal beneficio della rateazione.

Si precisa che le rate sospese dei piani di ammortamento già emessi, la cui scadenza ricade nel mese di novembre 2020, per i soggetti interessati dalla sospensione, dovranno essere versate, in unica soluzione, entro il 16 marzo 2021”.

Contributi INPS in scadenza il 16 novembre: chi può beneficiare della proroga? I Codici ATECO

La circolare INPS numero 128 del 12 novembre 2020, inoltre, fa il punto su quali sono i soggetti che possono beneficiare della proroga dei contributi INPS in scadenza il 16 novembre 2020:

Per una maggiore precisione, però, bisogna specificare che le due sospensioni sovrapposte dall’INPS presentano alcune differenze pur condividendo novembre come periodo di riferimento:

Una differenza importante, inoltre, introdotta dall’ultimo provvedimento emergenziale riguarda la suddivisione dell’Italia in zona gialla, arancione e rossa che però è in continua evoluzione.

L’INPS precisa che gli ambiti territoriali sono individuati dall’Ordinanza del Ministro della Salute del 4 novembre e del 10 novembre 2020, come segue:

Da parte dell’Istituto c’è una totale chiusura rispetto a eventuali novità sulle restrizioni per regione:

“L’eventuale variazione, nel corso del mese di novembre, della collocazione delle Regioni e delle Province autonome, rispetto alle c.d. zone gialle, arancioni e rosse, non ha effetti per l’applicazione della sospensione contributiva di cui alla presente circolare”.

Ma resta lo spazio ancora per un dubbio, il testo del Decreto Ristori bis fa riferimento in generale alle “ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 e dell’articolo 30 del presente decreto”, senza legarle a una precisa data.

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