Dopo la firma da parte del Ministero del Lavoro lo scorso 5 febbraio, entra oggi ufficialmente in vigore il decreto sui lavori gravosi ed usuranti con l’elenco di chi potrà presentare domanda di Ape social e pensione anticipata per i precoci nel 2019.
L’elenco dei lavori pesanti modificato dalla Legge di Bilancio 2018 estende, inoltre, l’esonero dall’aumento dell’età pensionabile per altre quattro categorie di lavoratori: sono in tutto 15 le mansioni per le quali si potrà andare in pensione anche nel 2019 con 66 anni e 7 mesi.
I lavoratori che rientrano nei 15 lavori esonerati dall’aumento dell’età per la pensione potranno andare in pensione cinque mesi prima degli altri anche nel caso di ulteriore aumento dell’età pensionabile. Si tratta, secondo il Presidente del Consiglio Gentiloni di uno dei provvedimenti più importanti della riforma delle pensioni 2018, con il quale vengono tutelati i lavoratori più deboli.
Ecco quali sono i lavori gravosi e usuranti per i quali sarà possibile andare in pensione anticipata Ape social e precoci nel 2018 e per i quali resta il requisito anagrafico di 66 anni e 7 mesi per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
L’elenco dei lavori gravosi ed usuranti beneficiari delle deroghe all’aumento dell’età pensionabile nel 2019 è contenuto nell’Allegato A del decreto del Ministero del Lavoro pubblicato in GU del 26 febbraio 2018.
Le novità introdotte dalla riforma delle pensioni della Legge di Bilancio 2018 si applicheranno ai lavoratori delle seguenti categorie:
DM 5 febbraio 2018 - Allegato A
Scarica l'elenco dei lavori gravosi e usuranti pubblicato in GU del 26 febbraio 2018 a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018
Il decreto del Ministero del Lavoro del 5 febbraio 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, attua due delle novità in materia di pensioni previste dalla Legge di Bilancio 2018.
Innanzitutto viene ufficialmente esteso il numero di lavoratori che potrà presentare domanda di Ape sociale e di pensione anticipata per i precoci nel 2018.
In secondo luogo viene stabilito che l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019 e nel 2020 non riguarderà i lavoratori impiegati in una delle mansioni gravose o usuranti indicate nell’allegato A del DM del 5 febbraio 2018.
Per poter beneficiare delle agevolazioni previste per l’accesso alla pensione anticipata con almeno 63 anni di età o con 41 anni di contributi e per poter beneficiare del blocco dell’aumento dell’età pensionabile sarà necessario che tali mansioni siano svolte per almeno 6 anni negli ultimi 7 di lavoro oppure per almeno 7 anni negli ultimi 10 di lavoro che precedono il pensionamento.
Per ulteriori dettagli si consiglia la lettura della guida a requisiti e novità per la pensione anticipata nel 2018.