Assegno di inclusione: come sottoscrivere il patto di attivazione digitale

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La firma del patto di attivazione digitale è uno dei passaggi fondamentali per poter ricevere il nuovo assegno di inclusione. Quali dati bisogna indicare e come funziona?

Assegno di inclusione: come sottoscrivere il patto di attivazione digitale

Come si sottoscrive il patto di attivazione digitale (PAD)?

La firma è necessaria per ottenere il pagamento dell’assegno di inclusione, attivo dal 1° gennaio 2024.

Dopo la presentazione della domanda all’INPS è necessario iscriversi alla piattaforma SIISL per poi compilare e firmare il PAD. Queste due operazioni possono essere effettuate anche al momento della richiesta.

All’interno, il richiedente indica i contatti del nucleo familiare, autorizza la trasmissione dei dati ai servizi competenti e si impegna a presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni.

Assegno di inclusione: come sottoscrivere il patto di attivazione digitale

L’assegno di inclusione (ADI) è attivo dal 1° gennaio per i nuclei familiari con almeno un minore, una persona disabile, con più di 60 anni oppure in condizioni di svantaggio.

Il 26 gennaio è arrivato il primo pagamento per chi ha fatto domanda e firmato il patto di attivazione digitale (PAD) entro il 7 gennaio. Per chi lo ha fatto entro il 31 del mese la mensilità di gennaio sarà erogata il 15 febbraio.

La sottoscrizione del patto di attivazione digitale, dunque, è una delle condizioni fondamentali per poter ricevere il pagamento della somma.

La fruizione dell’assegno, infatti, è subordinata non solo alla presentazione della domanda all’INPS, ma è legata anche all’iscrizione sulla piattaforma SIISL e all’attivazione del PAD.

Il primo passo della procedura è dunque quello della presentazione della domanda. La richiesta si può presentare direttamente online sul sito dell’INPS, accedendo tramite SPID, CNS o CIE. In alternativa è possibile rivolgersi ai Patronati oppure ai CAF.

Con la presentazione della richiesta all’INPS i dati vengono messi a disposizione nella piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa del Sistema Informativo di inclusione sociale e lavorativo (SIISL), attraverso la quale viene poi attuato il patto di attivazione digitale per l’adesione a un percorso personalizzato di inclusione.

Sul questa piattaforma il richiedente deve procedere all’iscrizione e alla sottoscrizione del PAD.

Per accedere al SIISL, tramite SPID o CIE, bisogna aver già presentato domanda per l’assegno di inclusione.

È importante sottolineare che l’iscrizione al SIISL e la sottoscrizione del PAD possono anche essere effettuate al momento della presentazione della domanda.

La domanda per l’ADI si considera accolta e l’INPS procede con il pagamento dopo l’esito positivo dell’istruttoria e la firma del PAD.

Cosa bisogna indicare nel patto di attivazione digitale

All’interno del patto di attivazione digitale, il beneficiario:

  • fornisce e certifica i contatti da utilizzare per la convocazione da parte dei servizi sociali, attraverso messaggistica telefonica o posta elettronica (la convocazione avviene anche tramite la piattaforma e assume valore legale in assenza di contatti validi forniti dal richiedente);
  • autorizza espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai servizi sociali, ai centri per l’impiego, alle Agenzie per il Lavoro, agli enti di intermediazione e ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro;
  • si impegna a presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale, così da identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.

Con la conferma del PAD l’INPS può partire con l’erogazione dell’assegno, che avviene dal giorno 27 del mese successivo.

I dati indicati dal nucleo vengono quindi trasmessi alle realtà competenti del Comune di residenza, che prenderanno in carico la famiglia e provvederanno all’inserimento dei soggetti in percorsi specifici.

Come indicato anche nella circolare INPS n. 105/2023 con le istruzioni, entro 120 giorni dalla firma del patto i beneficiari sono convocati o, in assenza di convocazione, devono presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali, pena la decadenza dal trattamento.

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