ADI e SFL: titoli di Stato conteggiati nel calcolo dell’ISEE 2024

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

I titoli di Stato vanno conteggiati nel calcolo dell'ISEE per quanto riguarda l'accesso all'assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro. La novità della Legge di Bilancio 2024, cioè l'esclusione dal calcolo, non si applica ai beneficiari delle due misure. Lo prevede il nuovo decreto PNRR

ADI e SFL: titoli di Stato conteggiati nel calcolo dell'ISEE 2024

Nel calcolo dell’ISEE 2024 per poter accedere all’assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro devono essere considerati anche i titoli di Stato.

In questo caso, quindi, non si applica quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, cioè l’esclusione di titoli, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio.

A stabilirlo è il nuovo schema di decreto legge PNRR, approvato il 26 febbraio in Consiglio dei Ministri.

Alla base della novità c’è una finalità antielusiva, in quanto le due misure sono destinate alle categorie più vulnerabili e in situazione di difficoltà economica.

ADI e SFL: titoli di stato conteggiati nel calcolo dell’ISEE 2024

Il nuovo schema di decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, con ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro prevede anche novità relative al calcolo dell’ISEE 2024, in particolare per i beneficiari dell’assegno di inclusione e del supporto per la formazione e il lavoro.

Nello specifico, come si legge nella bozza del testo in circolazione, prevede che per il calcolo dell’ISEE 2024 ai fini dell’accesso alle nuove prestazioni per l’inclusione sociale debbano essere considerati anche i titoli di Stato.

Non si applica, quindi, quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 all’articolo 1, comma 183.

Ricordiamo, infatti, che la Manovra ha introdotto una modifica al calcolo dell’indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in relazione ai dati patrimoniali.

La norma, infatti, esclude dal calcolo i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato fino a 50.000 euro.

Il loro possesso, dunque, dal 2024 non fa alcuna differenza ai fini ISEE.

Si tratta pertanto di una misura dal forte impatto sulla determinazione dell’Indicatore utilizzato per l’accesso a bonus e agevolazioni, anche se attualmente manca ancora il decreto attuativo con dettagli e istruzioni. Sarà poi necessario aggiornare la DSU già presentata a partire dal 1° gennaio.

La novità dunque prevede che ADI e SFL non possano rientrare tra le prestazioni per cui l’ISEE è considerato al netto del possesso di titoli di Stato.

I limiti ISEE per accedere ad ADI e SFL

La misura introdotta dal decreto PNRR, per cui non è prevista l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE 2024 per l’accesso ad ADI e SFL, assume dunque una finalità antielusiva.

Come si legge anche nel testo del decreto, la motivazione alla base del provvedimento è consentire il raggiungimento delle categorie più vulnerabili e in situazione di difficoltà economica.

Si tratta appunto dei possibili beneficiari dell’assegno di inclusione e del supporto per la formazione e il lavoro.

L’assegno di inclusione è destinato a nuclei familiari con all’interno almeno un minore, una persona con disabilità, con più di 60 anni o in condizioni svantaggiate.

Tra i requisiti di accesso al sostegno c’è appunto quello relativo al valore ISEE, che non può essere superiore a 9.360 euro.

Il supporto per la formazione e il lavoro, invece, viene erogato per la partecipazione a progetti di formazione e di accompagnamento al lavoro e spetta alle persone tra i 18 e i 59 anni d’età in possesso dei requisiti specificati articolo 2, comma 2 (ad esclusione della lettera b)) del DL n. 48/2023.

Anche in questo caso c’è un requisito ISEE. Per poter accedere alla prestazione il valore non può superare i 6.000 euro.

Pertanto, per poter accedere a queste prestazioni i limiti indicati devono essere rispettati conteggiando nel calcolo anche eventuali titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti di risparmio postale.

Ad ogni modo, per la conferma della novità sarà necessario attendere la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

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