Bonus casa: cumulo con i contributi delle regioni fino al 2026? Proroga nel decreto Milleproroghe

Tommaso Gavi - Irpef

Cumulo tra bonus ristrutturazioni, ecobonus e contributi regionali fino al 2026. La proroga in un emendamento al testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe. L'agevolazione fiscale non deve superare il 100 per cento della spesa ammissibile all'agevolazione o al contributo

Bonus casa: cumulo con i contributi delle regioni fino al 2026? Proroga nel decreto Milleproroghe

I bonus casa potranno essere cumulabili con i contributi regionali che incentivano l’efficienza energetica fino al 2026.

La misura è stata inserita all’interno del testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe 2024, su cui il governo ha posto la fiducia che verrà votata lunedì prossimo alla Camera.

Nel pacchetto di emendamenti approvati in Commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera c’è quello che allunga i tempi per poter beneficiare cumulativamente del bonus ristrutturazione al 50 per cento e dell’ecobonus con le agevolazioni regionali.

La proroga si applica per la parte di spese per le quali sia concesso un altro contributo a condizione che l’agevolazione fiscale non superi il 100 per cento della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo.

Bonus casa: cumulo con i contributi delle regioni fino al 2026? Proroga nel decreto Milleproroghe

Sono diversi gli emendamenti approvati dalla Commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera al testo della legge di conversione del decreto Milleproroghe.

Il DL n. 215/2023, pubblicato in gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre, sta affrontando l’iter parlamentare.

Il governo ha posto la questione di fiducia sul testo, in votazione lunedì prossimo alla Camera.

Tra le misure approvate nel pacchetto di emendamenti c’è anche una proroga alla possibilità di cumulo tra il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, con i contributi regionali.

La misura era stata prevista dal decreto 34 del 2023, all’articolo 7. La disposizione prevedeva tale possibilità con i contributi istituiti alla data di entrata in vigore del presente decreto, ovvero il 31 marzo 2023, e il termine del 31 dicembre 2024.

Con la nuova proroga tale possibilità sarà prevista fino al 31 dicembre del 2026, per ulteriori due anni rispetto a quanto stabilito dalla norma iniziale.

Bonus casa: i limiti alla possibilità di cumulo con i contributi regionali

La proroga allunga il periodo in cui potranno essere cumulabili le agevolazioni che rientrano nel bonus ristrutturazione e nell’ecobonus, con i contributi regionali.

Nello specifico il testo prevede che:

“si considera ammessa ad agevolazione fiscale anche la parte di spesa a fronte della quale sia concesso altro contributo dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, a condizione che tale contributo sia cumulabile, ai sensi delle disposizioni che lo regolano, con le agevolazioni fiscali.”

Un limite alla cumulabilità, quindi, potrebbe essere previsto nella legge regionale che prevede il contributo stesso. Per poter ottenere il cumulo si dovrà, quindi, verificare per prima cosa le regole previste per il contributo locale.

Inoltre, è previsto un tetto massimo anche agli importi che possono rientrare nelle agevolazioni.

L’articolo 7 del decreto Bollette 2023, stabilisce, infatti, quanto di seguito riportato:

“In ogni caso la somma dell’agevolazione fiscale e del contributo non deve eccedere il 100 per cento della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo.”

Nel complesso, quindi, sommando l’importo del bonus ristrutturazioni o dell’econonus e quello previsto a titolo di contributo regionale, non si può superare il 100 per cento della somma ammissibile all’agevolazione o al contributo.

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