Il bonus benzina 2024 non esiste: facciamo chiarezza

Rosy D’Elia - Imposte

Sono diversi gli utenti che in queste ore si chiedono come ottenere il bonus benzina 2024, quali sono i requisiti necessari e come richiederlo. Ma per quest'anno non c'è nessuna agevolazione specifica in vigore: il punto sul tema

Il bonus benzina 2024 non esiste: facciamo chiarezza

Chi cerca informazioni sul bonus benzina 2024, sui requisiti e su come richiederlo, rimarrà deluso: non c’è nessun contributo di 200 euro che i datori di lavoro erogheranno ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti.

Le notizie in circolazione nelle ultime ore sulla possibilità di ottenere un’agevolazione specifica per l’acquisto del carburante hanno acceso la curiosità. Ma le misure messe in campo in passato non hanno trovato conferma anche per quest’anno.

Proviamo a fare chiarezza sul tema.

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Bonus benzina 2024? L’esenzione autonoma per il carburante si è fermata al 2023

La notizia di un bonus benzina non nasce dal nulla: nel 2022 e nel 2023 è stata stabilita la possibilità per i datori di lavoro di erogare 200 euro di buoni carburante beneficiando dell’esenzione prevista per i fringe benefit, in aggiunta ai limiti in vigore.

AnnoLimiti fringe benefitNorma di riferimento
2022 3.000 euro + 200 euro di buoni benzina per la generalità dei dipendenti DL n. 115 del 2022, art 12 + DL n. 21 del 2022, art 2 su bonus benzina Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917
2023 3.000+200 euro di buoni benzina per i dipendenti con figli a carico
258,53 euro+200 euro per la generalità dei dipendenti
DL n. 48 del 2023, art. 40 + DL n. 5 del 2023 su bonus benzina - Fermo restando quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, terzo periodo, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore.

Il bonus benzina non ci sarà nel 2024: facciamo chiarezza

I fringe benefit sono forme di retribuzione aggiuntiva riconosciute alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti che possono avere la forma di beni e servizi, ma in alcuni casi anche di somme in denaro. A renderli ancora più vantaggiosi è l’esenzione fiscale applicabile entro certi limiti, così come stabilito dall’articolo 51 del TUIR.

A regime la soglia di esclusione dall’IRPEF valida per i bonus dipendenti è pari a 258, 53 euro, ma negli ultimi anni è stata innalzata agendo su due fronti:

  • aumentando il valore delle somme che non concorrono a formare il reddito;
  • aggiungendo un limite indipendente di 200 euro per i buoni benzina.

In questo senso negli anni scorsi è stato possibile beneficiare dei bonus benzina. Per il 2024, però, questa agevolazione non è stata confermata.

La soglia di esenzione è stata fissata a 1.000 euro per la generalità dei dipendenti e a 2.000 euro per coloro che hanno figli a carico fino a fine anno.

Tra i bonus che il datore di lavoro sceglie di riconoscere possono esserci anche dei buoni benzina ma le cifre riconosciute devono essere calcolate nel limite complessivo dei 1.000 e 2.000 euro: non sono previsti i 200 euro aggiuntivi e destinati in maniera specifica all’acquisto di carburante.

Anche la circolare dell’Agenzia delle Entrate del 7 marzo scorso, infatti, che fa il punto sul welfare aziendale non dedica spazio al tema, diversamente da quanto accaduto con lo stesso documento di prassi diffuso nell’estate del 2023.

Nella circolare numero 23/E si legge:

“Il regime dell’articolo 40 del Decreto Lavoro, limitato all’anno d’imposta 2023 (sul limite di esenzione dei fringe benefit), rappresenta un’agevolazione ulteriore, diversa e autonoma, rispetto al bonus carburante di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 marzo 2023, n. 23. Ne consegue che, al fine di fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2023 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di euro 200 per uno o più buoni benzina e un valore di euro 3.000 per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina), nonché per le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”.

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Bonus benzina 2024: l’unica possibilità con la carta dedicata a te

Di bonus benzina durante lo scorso anno si è parlato anche in merito alla carta dedicata a te, la prepagata che i nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 euro, in condizione di priorità nel proprio territorio di riferimento, hanno ottenuto a partire dall’estate del 2023.

Inizialmente è stata assegnata ai beneficiari e alle beneficiari una postepay del valore di 382,50 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, con il DL Energia approvato nel mese di settembre è stata aggiunta una somma di 77,20 euro per l’acquisto della benzina o dell’abbonamento ai mezzi pubblici.

Anche questa ricarica è stata ribattezzata bonus benzina per semplificare, ma è chiaro che le logiche con cui viene riconosciuto e la natura stessa dell’agevolazione è del tutto diversa.

In questo caso per il 2024 è prevista una conferma. Il termine ultimo per effettuare gli acquisti con la carta dedicata a te è scaduto il 15 marzo, ma con la Legge di Bilancio è stata messa in campo anche per quest’anno.

In totale sono stati stanziati 600 milioni di euro, una cifra pari alle risorse utilizzate relativamente al 2023 per erogare alle famiglie sia l’importo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità che quello per la benzina e i trasporti.

Verosimilmente, quindi, quest’anno i nuclei familiari riceveranno una prepagata da utilizzare fin da subito per i beni alimentari, i trasporti e la benzina e sebbene non ci sia una ricarica specifica per il carburante, dovrebbe rientrare nelle diverse spese ammissibili. Per tutti i dettagli, però, sarà necessario attendere il decreto attuativo che stabilirà tempi e modalità di erogazione delle somme.

In sintesi, per ora non esiste alcun bonus benzina per il 2024, ma non è esclusa la possibilità di ricevere in diverse forme dei sostegni per l’acquisto del carburante.

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