Asseverazione di conformità: i commercialisti chiedono di accedere alla procedura Asse.Co.

Tommaso Gavi - Ordini e casse professionali

Dai commercialisti la richiesta di estensione alla categoria della possibilità di effettuare l'asseverazione di conformità. Il CNDCEC chiede un incontro con la ministra del Lavoro Calderone, per sottoscrivere un protocollo d'intesa con l'ispettorato nazionale del lavoro

Asseverazione di conformità: i commercialisti chiedono di accedere alla procedura Asse.Co.

I commercialisti chiedono che venga estesa alla categoria di professionisti la possibilità di effettuare l’asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato, instaurati presso i datori di lavoro.

Con il comunicato stampa di ieri, 24 gennaio 2024, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha chiesto un incontro con la ministra del Lavoro, Marina Calderone, per sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’ispettorato nazionale del lavoro.

Al momento la procedura Asse.Co. è riservata ai soli consulenti del lavoro.

Asseverazione di conformità: i commercialisti chiedono di accedere alla procedura Asse.Co.

“Sull’asseverazione di conformità c’è disparità ingiustificabile”. Lo spiegano i commercialisti nel comunicato stampa diffuso ieri, il 24 gennaio 2024.

In tale comunicato viene avanzata la richiesta di estendere anche alla categoria la possibilità di effettuare l’asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato instaurati presso datori di lavoro.

Al momento la procedura operativa Asse.Co. è riservata esclusivamente ai consulenti del lavoro.

I professionisti chiedono quindi un incontro con la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, al fine di sottoscrivere di un protocollo d’intesa con l’Ispettorato nazionale del lavoro.

La richiesta formulata dal CNDCEC era già stata sollevata in diversi incontri con i vertici dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

In merito il consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla materia del lavoro, Aldo Campo, spiega quanto di seguito riportato:

“Asse.Co., nato esattamente dieci anni fa, è diventato nel tempo oggetto di prestazione professionale remunerata a cui sono ammessi soltanto i consulenti del lavoro. La sua valorizzazione ed estensione comporta una “riserva” di competenze di carattere convenzionale che genera una disparità ingiustificabile tra professioni e comporta nei fatti una turbativa del mercato professionale. È questo il motivo per il quale chiediamo da tempo all’Ispettorato nazionale del lavoro la sottoscrizione nel più breve tempo possibile di un protocollo d’intesa che estenda questa competenza anche alla nostra professione.”

Sul tema i commercialisti hanno chiesto un incontro con la Ministra del Lavoro Calderone, come sottolinea il consigliere nazionale Campo:

“Asseverazione contrattuale, certificazione contrattuale, politiche attive, semplificazioni in materia del lavoro sono i temi sui quali vogliamo avviare un confronto con il Ministro. La nostra professione ha prerogative in materia di lavoro che vanno tutelate e valorizzate. Decine di migliaia di nostri iscritti si occupano di queste materie, quasi ottocentomila aziende del nostro Paese si avvalgono delle nostre consulenze. Del resto, parliamo di competenze che rientrano da sempre tra le attività della nostra professione che, anche in questo ambito, fornisce un contributo determinante al sistema economico e imprenditoriale del nostro Paese.”

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network