Dall’INPS i dati sull’assegno unico per il calcolo delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi precompilata

Rosy D’Elia - Dichiarazione dei redditi

Con la piena operatività dell'assegno unico, a partire dal 2024 cambia anche il flusso di dati per l'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell'Agenzia delle Entrate. Ogni anno l'INPS invierà all'Amministrazione finanziaria le informazioni sui genitori che ne hanno beneficiato anche per favorire il calcolo delle detrazioni sulle spese sostenute: le regole nel provvedimento congiunto del 13 marzo 2024

Dall'INPS i dati sull'assegno unico per il calcolo delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi precompilata

Il 2023 è il primo anno completamente coperto dall’assegno unico, che è stato introdotto dal 1° marzo 2022 per sostituire le detrazioni per i figli a carico con età inferiore ai 21 anni e altre agevolazioni a sostegno della genitorialità.

Con la piena operatività di questa nuova misura, cambia anche il flusso di dati per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Entro la scadenza del 16 marzo di ogni anno l’INPS comunicherà tutte le informazioni utili per permettere la compilazione del prospetto dei familiari a carico e anche il calcolo di detrazioni e deduzioni che derivano dalle spese sostenute per i figli o le figlie.

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Dall’INPS i dati sull’assegno unico per il calcolo delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi precompilata 2024

Diversamente dalle indicazioni fornite con la risoluzione numero 55/E dello scorso ottobre, il provvedimento congiunto diffuso il 13 marzo specifica che con le novità introdotte i sostituti di imposta non sono più tenuti ad indicare nel prospetto dei familiari a carico delle Certificazioni Uniche inviate all’Agenzia delle Entrate, salvo casistiche particolari, i figli a carico del lavoratore dipendente minori di 21 anni, come accadeva quando erano in vigore le vecchie detrazioni.

In linea con questa lettura delle procedure, le informazioni sui figli a carico per cui è erogato l’assegno unico saranno inviate dall’INPS entro la scadenza del 16 marzo di ogni anno per permettere l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata e in particolare il prospetto dei familiari a carico.

Lo scambio di dati tra INPS e Agenzia delle Entrate nasce anche dall’esigenza di garantire ai cittadini e alle cittadine la possibilità di accettare il modello 730 o Redditi senza apportare modifiche per usufruire dei vantaggi previsti sui controlli.

Senza questo flusso comunicativo, infatti, gli interessati e le interessate dovrebbero completare la dichiarazione dei redditi in autonomia.

Le informazioni, infatti, restano utili anche per accedere eventualmente a deduzioni e detrazioni per gli oneri sostenuti per i figli” o per la corretta determinazione delle agevolazioni riconosciute ai fini delle addizionali regionali IRPEF.

Assegno unico nella dichiarazione dei redditi precompilata: come funziona lo scambio di dati tra INPS ed Entrate

Come si legge nel provvedimento congiunto del 13 marzo 2024, l’INPS invierà all’Agenzia delle Entrate i seguenti dati per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata:

  • il codice fiscale di colui o colei che ha percepito l’assegno unico;
  • il codice fiscale dei figli a carico minori di ventuno anni per i quali è stato riconosciuto l’assegno;
  • se disponibile, il codice fiscale dell’altro genitore.

L’Istituto indicherà anche il numero di mesi dell’anno per cui è stato versato l’assegno e la ripartizione percentuale tra i genitori nell’annualità considerata. Anche in presenza di una sola mensilità scatta la comunicazione tra INPS e Agenzia delle Entrate.

“Le comunicazioni contengono esclusivamente i dati relativi ai soggetti per i quali l’INPS ha verificato la genitorialità nell’ANPR ovvero nel nucleo familiare indicato nella DSU. La percentuale di carico fiscale dei familiari corrisponde a quella dichiarata dai genitori nella DSU oppure, in assenza di ISEE, a quella indicata nella domanda per il riconoscimento dell’Assegno Unico e Universale”.

Specifica il documento diffuso dall’Istituto e dall’Agenzia delle Entrate.

Lo scambio di dati parte dalla dichiarazione dei redditi 2024, quindi relativamente all’annualità 2023, e in questo primo flusso non saranno inseriti “i dati relativi ai soggetti per i quali la domanda di riconoscimento dell’AUU è presentata dallo stesso minore di ventuno anni, oppure dal tutore o dal genitore adottivo o affidatario ai sensi della legge n. 184 del 4 maggio 1983”.

Tutti i dettagli sono contenuti nel testo integrale del provvedimento del 13 marzo diffuso da INPS e Agenzia delle Entrate.

Agenzia delle Entrate e INPS - Provvedimento del 13 marzo 2024
Comunicazione all’Agenzia delle entrate, ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, da parte dell’INPS, dei dati relativi ai familiari per i quali è stato riconosciuto l’Assegno unico e universale, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230

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