SMS INPS domanda assegno unico decaduta, cosa significa?

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Diverse famiglie stanno ricevendo un SMS dall'INPS con l'avviso che la domanda di assegno unico è decaduta. Cosa significa? L'Istituto ha fatto chiarezza su cosa è successo

SMS INPS domanda assegno unico decaduta, cosa significa?

La domanda di assegno unico per i figli a carico è decaduta.

Questo il testo del messaggio che diverse famiglie stanno ricevendo in queste ore dall’INPS.

L’Istituto però tranquillizza. Non c’è niente di cui preoccuparsi, gli avvisi fanno riferimento a una particolare situazione relativa al 2023.

La comunicazione ricevuta non riguarda le domande di AU presentate e accolte nel 2024.

Assegno unico: SMS INPS domanda decaduta, cosa significa?

In queste ore diverse famiglie segnalano di aver ricevuto dall’INPS un SMS che avvisa dell’avvenuta decadenza della domanda per ottenere l’assegno unico e universale, la prestazione riconosciuta per i figli a carico.

“Si informa che la domanda di assegno unico è decaduta.”

Questo il testo del criptico messaggio ricevuto dagli utenti secondo varie segnalazioni e che ha gettato le famiglie nel panico, convinte di aver perso l’accesso alla prestazione.

A fornire la risposta ai dubbi delle famiglie è stato lo stesso INPS, che nella nota pubblicata il 7 maggio ha spiegato cosa sia successo.

Nessuna truffa mascherata da comunicazione INPS, di come se ne vedono spesso, e nessun errore di sistema. L’SMS, infatti, è stato inviato per un motivo preciso.

La comunicazione si riferisce all’anno scorso e riguarda esclusivamente le famiglie che percepivano il reddito di cittadinanza e che hanno comunque inviato la domanda per ottenere la prestazione per i figli a carico.

SMS INPS domanda AU decaduta: niente di cui preoccuparsi

Fino al 2023, ultimo anno di operatività del reddito di cittadinanza prima di esser sostituto dall’assegno di inclusione, i beneficiari del RdC che ne avevano diritto hanno ricevuto l’assegno unico per i figli a carico in modo automatico, senza necessità quindi di dover presentare l’apposita domanda.

Ebbene, le domande decadute oggetto del messaggio INPS sono appunto le richieste inviate nel 2023 dai percettori del reddito di cittadinanza e che l’Istituto ha eliminato perché non era necessario che fossero presentate.

“la comunicazione ricevuta non riguarda le domande di AU presentate e accolte nelle annualità 2023 e 2024 per le quali non ci sono variazioni.”

Per le domande inviate e accolte sia nel 2023 sia nel 2024, quindi, non c’è alcuna variazione. Secondo quanto indicato dall’INPS le famiglie che hanno ricevuto il messaggio possono quindi stare tranquille.

Ad ogni modo, per essere sicuri di ricevere la prestazione è possibile verificare la propria posizione attraverso i canali istituzionali dell’INPS oppure accedendo con le proprie credenziali di autenticazione nell’area MyINPS.

Qui gli utenti potranno controllare che la domanda sia nello stato “Accolta.

Per le famiglie che sono già beneficiarie dell’assegno unico, il prossimo pagamento arriverà regolarmente nelle date indicate dall’Istituto: il 15, il 16 e il 17 maggio.

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