La soppressione dei servizi navali contenuta nella Legge Madia parte dal 2017: il riordino delle forze armate genererà alcune novità. Qui tutte le informazioni.
La soppressione dei servizi navali rientra nel riordino delle forze armate avviata nel 2017 dalla Legge Madia: le novità si sono già fatte sentire per l’accorpamento della Forestale, nonché il possibile ma non dichiarato accorpamento della Polizia Penitenziaria.
La soppressione dei servizi navali di Polizia di Stato e Carabinieri, a favore di una maggiore presenza della Guardia di Finanza per mare, richiederà almeno due anni: il governo ha autorizzato una spesa di circa 700 mila euro per il 2017 e circa 570 mila per il prossimo anno.
La Legge Madia ha attuato un notevole riordino delle forze armate: non solamente sono state razionalizzate le mansioni ma anche riorganizzati i presidi fisici; si pensi alla maggiore concentrazione della Polizia di Stato nelle grandi città, rispetto alla suggerita ramificazione dei Carabinieri nelle province.
Il riordino ha comportato e certamente comporterà molte polemiche: la razionalizzazione segue una logica non soltanto di spesa, visto che l’Unione Europea spinge per la riduzione del numero dei nostri corpi, spesso con funzioni parallele.
Riordino forze armate 2017: soppressione servizi navali, tutte le novità della Legge Madia
Il riordino delle forze armate partirà dal 2017 con il trasferimento alla Guardia di Finanza di tutti i mezzi ad uso dei presidi in soppressione, quindi di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri. Questo ridurrà la spesa pubblica ma garantirà che il servizio sia mantenuto, considerando l’attuale bisogno a causa degli sbarchi (art.4, comma 2).
La soppressione dei servizi navali effettivamente consiste solo in uno spostamento, in quanto nel comma successivo (3) è chiaramente indicato che la suddetta Guardia di Finanza garantirà con i propri mezzi navali il supporto alle restanti forze armate e di polizia.
La Legge Madia punta infatti ad una razionalizzazione che si traduca più volentieri in un nuovo riordino delle responsabilità, oppure in una fusione, come nel caso della Forestale. Continueranno ad garantite tutte le attività connesse all’assolvimento dei rispettivi compiti istituzionali dei corpi stessi.
Riordino forze armate 2017: le novità della Legge madia e la soppressione dei servizi navali
La Legge Madia, nello stesso comma 4, prevede che il Corpo della guardia di finanza tuteli con i propri e nuovi mezzi gli stessi servizi prestati prima del riordino; tuttavia, alcune funzioni saranno mantenute dalle precedenti forze di polizia, soprattutto in contesti locali. Le postazioni della Polizia Penitenziaria, ad esempio, non subiranno mutamenti se non a Venezia e Livorno.
Il riordino delle forze armate assicurerà ai corpi già impegnati il mantenimento delle moto d’acqua per la vigilanza dei litorali maritini, nonché delle unità portuali nella Laguna di Venezia. Nell’ambito locale non vi saranno mutamenti sostanziali: nelle acque interne e nelle isole minori sono già dislocate unità navali con funzione di ordine pubblico ed esse non saranno riformate.
La soppressione dei servizi navali, come vediamo, ha l’obiettivo di razionalizzare con coerenza le risorse impiegate dallo stato riguardo a forze armate, corpi di polizia e continuando a mantenere la stessa presenza sul territorio, senza inficiarne la qualità. Occorrerà attendere la fine del processo per tirare le somme sulla reale efficienza del riordino.
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