Bonus Sud 2019: dopo mesi di attesa, arriva la circolare INPS numero 102 del 2019 che fornisce le indicazioni operative per beneficiare delle agevolazioni. Non è una buona annata per le aziende che hanno intenzione di accedere agli incentivi previsti per le assunzioni dei giovani nel Mezzogiorno.
Con le nuove disposizioni del Decreto Crescita, il pericolo di non poter accedere alle agevolazioni sui contratti stipulati da gennaio ad aprile 2019, come aveva inizialmente previsto l’ANPAL, è svanito.
Ma dopo 7 mesi dall’inizio del 2019, non erano state rese ancora disponibili le istruzioni operative necessarie per i datori di lavoro che hanno intenzione di beneficiare del Bonus Sud: le indicazioni dell’INPS sono arrivate nel tardo pomeriggio del 16 luglio.
La pubblicazione della circolare numero 102 del 2019 non è una formalità, ma un passaggio fondamentale per accedere alle agevolazioni.
Di certo questo è un anno particolare, ma il ritardo sulla pubblicazione delle istruzioni per le aziende è notevole: nel 2017 la circolare sul Bonus Sud è arrivata il 1° marzo, mentre nel 2018 è stata pubblicata il 19 marzo.
Per le assunzioni di disoccupati dai 16 ai 34 anni, o dai 35 anni in poi se disoccupati da almeno 6 mesi, le aziende hanno diritto a un incentivo pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per un importo massimo di 8.060,00 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile per dodici mensilità.
Il testo della circolare INPS sul bonus Sud, come negli anni scorsi, mette nero su bianco tutte le regole a cui attenersi e tutte le istruzioni operative per beneficiarne.
Dai requisti richiesti ai datori di lavoro alle istruzioni contabili, dalle caratteristiche dei lavoratori per i quali spetta l’incentivo alla compilazione della dichiarazione contributiva: le informazioni utili sono contenute tutte nel documento diffuso dall’Istituto, vera e propria chiave d’accesso arrivata molto in ritardo.
INPS - Circolare numero 102 del 16 luglio 2019
Decreto direttoriale dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro n. 178 del 19 aprile 2019 e articolo 39–ter del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. Incentivo Occupazione Sviluppo Sud. Indicazioni operative. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Lo schema della circolare ricalca quello degli anni precedenti, ma fornisce alcune istruzioni importanti per la presentazione della domanda.
Per consentire al datore di lavoro di conoscere con certezza la residua disponibilità delle risorse prima di effettuare l’assunzione o trasformazione a tempo indeterminato, il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, indicando specifiche informazioni:
La richiesta deve essere inviata tramite il modulo on-line “IOSS”, disponibile all’interno dell’applicazione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”. Sulla base della domanda preliminare inviata dal datore di lavoro, partone le verifiche sulla possibilità di concedere gli incentivi.
Se l’istanza viene accolta, il datore di lavoro, entro 10 giorni di calendario deve comunicare l’avvenuta assunzione, chiedendo la conferma della prenotazione effettuata in suo favore.
Il testo della circolare INPS numero 102, poi, chiarisce:
“L’istanza di prenotazione dell’incentivo che dovesse essere inizialmente non accolta per carenza di fondi rimarrà valida - mantenendo la priorità acquisita dalla data di prenotazione - per 30 giorni; se entro tale termine si libereranno delle risorse utili, la richiesta verrà automaticamente accolta; diversamente, trascorsi inutilmente i 30 giorni indicati, l’istanza perderà definitivamente di efficacia e l’interessato dovrà presentare una nuova richiesta di prenotazione.
Analogamente, l’istanza di prenotazione dell’incentivo che dovesse essere inizialmente non accolta in quanto, dalla consultazione dell’archivio dell’ANPAL, non risulta validamente rilasciata una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), rimarrà valida - mantenendo la priorità acquisita dalla data di prenotazione - per un massimo di 30 giorni. Durante tale periodo l’INPS consulterà quotidianamente la banca dati dell’ANPAL al fine di verificare la presenza di eventuali aggiornamenti circa la posizione del lavoratore”.
Con il testo della circolare, l’INPS fornisce anche importanti indicazioni sui tempi di elaborazione delle domande presentate e su come saranno gestite le richieste relative alle assunzioni dal 1° gennaio 2019.
Di prassi l’autorizzazione alla fruizione dell’incentivo viene effettuata dall’INPS in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Ma a questo primo periodo di operatività si applicano regole particolari:
“Si precisa, al riguardo, che le richieste che perverranno nei 10 giorni successivi al rilascio del modulo telematico di richiesta dell’incentivo, effettuato in data contestuale alla pubblicazione della presente circolare, non verranno elaborate entro il giorno successivo all’inoltro, ma saranno oggetto di un’unica elaborazione cumulativa posticipata.
In particolare, le sole istanze relative alle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° gennaio 2019 e il giorno precedente il rilascio del modulo telematico e pervenute nei 10 giorni successivi al rilascio della modulistica on line saranno elaborate secondo l’ordine cronologico di decorrenza dell’assunzione”.
Per le domande inviate successivamente alla data di lavorazione cumulativa, vale invece il criterio generale. Vengono quindi elaborate in ordine cronologico, a prescindere dalla data di assunzione.
Il sistema delle agevolazioni in Italia è perlopiù retroattivo. Decreti e istruzioni arrivano sempre dopo il primo giorno utile per usufruirne, ma i datori di lavoro solitamente sanno che non perdono il diritto agli incentivi. Il caso del Bonus Sud 2019 ha fatto emergere tutti i limiti, e i rischi, di questo meccanismo.
I datori di lavoro, aspiranti beneficiari delle agevolazioni per il 2019, sono rimasti qualche settimana col fiato sospeso quest’anno: il 19 aprile l’ANPAL, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, ha firmato il decreto direttoriale con cui stabiliva la possibilità di beneficiare degli incentivi solo per le assunzioni dal 1° maggio 2019 al 31 dicembre 2019.
Poi, ad appianare la situazione, è arrivato il Decreto Crescita. Con la legge di conversione sono stati stanziati 200 milioni di euro in più per consentire anche alle imprese che hanno assunto a inizio anno di accedere al bonus Sud.
La novità è stata recepita definitivamente da ANPAL con il decreto direttoriale del 12 luglio 2019. Il testo ha sancito l’ufficialità: le aziende possono accedere alle agevolazioni dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019.
Ma fino al 16 luglio tra i datori di lavoro e il bonus Sud rimaneva ancora un ostacolo: la circolare INPS con le istruzioni operative.