Dall’introduzione dell’IVA, nel 1973, sono passati 50 anni.
Per l’occasione, il 24 febbraio 2023, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha organizzato un evento, in collaborazione con l’Ordine di Roma.
L’appuntamento è iniziato alle 14.30 presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma ed hanno partecipato anche il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.
Tanti gli spunti di riflessione che hanno toccato diversi argomenti tra i quali il rapporto tra sistema fiscale interno e quadro normativo europeo, spesso ricco di contraddizioni.
Molti anche gli interventi sull’imposta che dovrebbero trovare spazio nella riforma fiscale, in arrivo in Consiglio dei Ministri entro i primi 15 giorni di marzo.
“1973-2023: 50 Anni di IVA” è il titolo dell’evento che si è svolto ieri presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma.
L’appuntamento è stato organizzato per “celebrare le nozze d’oro” dell’imposta sul valore aggiunto dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in collaborazione con l’Ordine di Roma.
Presenti anche, tra gli altri, anche il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana.
Come messo in evidenza dal Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, nell’informativa di invito alla partecipazione:
“Si parlerà delle principali disarmonie della disciplina nazionale rispetto al modello unionale e della necessità di una riscrittura sistematica delle norme che porti all’emanazione di un “Testo Unico” IVA. Sarà esaminato anche il possibile futuro assetto dell’imposta e il “sistema definitivo” degli scambi intraunionali.”
Molte le riflessioni dei vari interventi che si sono susseguiti nel pomeriggio, da quelle che hanno messo in luce le contraddizioni presenti tra la normativa interna e il quadro europeo alla necessità delle modifiche alla disciplina e alla riorganizzazione dell’intero sistema fiscale.
Nell’intervento in apertura dell’evento organizzato dai commercialisti in occasione dei 50 anni dell’IVA, il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo ha spiegato che anche l’imposta sul valore aggiunto troverà spazio nella riforma fiscale.
“Nell’ambito della riforma fiscale uno spazio sarà dedicato all’IVA, perché ormai l’IVA è un tributo che deve necessariamente allinearsi a quelle che sono le regole unionali”
ha chiarito il Viceministro.
Gli interventi riguarderanno anche le aliquote. Le misure cercheranno di rendere il quadro uniforme. Sulla questione Leo ha sottolineato quanto di seguito riportato:
“Noi oggi abbiamo quattro aliquote: 4, 5, 10 e 22 per cento. Dobbiamo cercare di omogeneizzare i trattamenti tributari con riferimento alle diverse tipologie di beni, all’omogeneità di questi beni. Basti pensare per esempio che per il settore alimentare abbiamo ad esempio il 4 per cento per il pane, il 10 per cento per carne e pesce e il 22 per cento della bottiglia d’acqua. Anche qui, andare a una razionalizzazione è assolutamente necessario.”
In tema di aliquote potrebbe essere introdotta l’aliquota 0, un’esenzione con diritto alla detrazione, che era già stata prevista nel periodo covid per i vaccini.
Ulteriori misure interesseranno i seguenti ambiti:
Il testo della legge delega, stando a quanto spiegato dal Viceministro Leo, dovrebbe approdare all’esame del Consiglio dei ministri entro i primi 15 giorni del mese di marzo.
Il nuovo testo ci sarà la revisione di alcuni meccanismi e l’intervento su diversi tributi, dall’IRPEF all’IRES, passando per l’IVA e per l’IRAP.
Oltre agli interventi sui singoli tributi ci sarà quello sui procedimenti, dalle dichiarazioni ai versamenti. Verrà infine cambiata la “filosofia di accertamento”.
L’ultimo intervento riguarderà la codificazione per l’elaborazione di un Testo unico che conterrà i procedimenti di riforma dei tributi.
Sono molti gli interventi in cantiere sull’IVA e sulle altre imposte. Interventi che richiedono un lavoro sinergico di tutti gli attori interessati, compresa l’Agenzia delle Entrate.
Sull’operato dell’Amministrazione finanziaria il Direttore Ernesto Maria Ruffini ha chiarito:
“È evidente che noi arriviamo sempre un passo dopo perché l’economia è molto più veloce delle leggi e ancor più veloce dell’interpretazione di queste e dell’applicazione che siamo chiamati a fare.”
Il ritardo strutturale tra l’evoluzione dell’economia e quella dell’assetto normativo e di prassi del sistema tributario italiano tuttavia non impedisce di lavorare in sintonia verso il comune obiettivo di favorire un clima collaborativo tra Fisco e contribuenti.
Lo stesso Ruffini ha sottolineato una “particolare assonanza” tra la Guardia di Finanza, Dipartimento delle Finanze, Agenzia delle Entrate e Ministero delle Finanza.
Lo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha sottolineato quanto segue:
“Manca l’ultimo pezzo: imparare a lavorare bene con il mondo delle professioni.”
La collaborazione con i commercialisti e il ruolo di “cinghia di trasmissione” sono tasselli fondamentali per evitare che i cambiamenti delle norme restino sulla carta.
Ruffini ha spronato a rimboccarsi le maniche per migliorare l’intero quadro d’insieme:
“Cerchiamo di darci una mano per far funzionare tutto molto meglio.”
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha infine spiegato che l’Amministrazione finanziaria ha in programma di mettere a disposizione dei professionisti nuove guide e nuovi tutorial per spiegare i servizi a disposizione.
Permettere ai cittadini e ai professionisti, di conoscere gli strumenti a propria disposizione nel rapporto con il Fisco è un passaggio fondamentale per aumentare la fiducia tra contribuenti e istituzioni.
Il programma dei lavori è stato ricco di riflessioni e di relazioni su diversi aspetti dell’IVA, dal coinvolgimento dei professionisti negli adempimenti collegati alla disciplina relativa agli scambi intracomunitari.
Nonostante l’occasione del cinquantesimo compleanno dell’imposta sul valore aggiunto si presti ad un’analisi del passato dell’imposta, nell’incontro sono stati affrontati anche temi relativi al futuro dell’IVA, con un focus sulla digitalizzazione.
Alcune riflessioni hanno riguardato anche il reverse-charge e lo split payment, così come l’analisi della normativa comunitaria e la necessità di un testo unico relativo all’imposta sul valore aggiunto.
Il programma è stato rispettato e si è aperto con i saluti istituzionali a cui hanno preso parte:
Commercialisti - Evento del 24 febbraio 2023
1973-2023: 50 Anni di IVA.
Successivamente il Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio, ha introdotto i partecipanti ai lavori, mettendo in luce le sfide per la professione che si sono aperte con il processo di digitalizzazione.
Successivamente si sono susseguite diverse relazioni:
Le conclusioni saranno curate da:
Il moderatore e coordinatore, Salvatore Regalbuto, Tesoriere del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili con delega all’Area Fiscalità, ha concluso riportando le riflessioni sul piano pratico, quello di una semplificazione necessaria ai contribuenti, ai professionisti e al Fisco stesso.