Ricongiunzione contributi 2022, è in arrivo una maggiorazione sugli interessi delle rate per i professionisti.
È quanto emerge dalla circolare INPS n.30 del 24 febbraio 2022, che come ogni anno riporta le tabelle dei coefficienti per il calcolo degli oneri di rateizzazione dovuti per riunire in un’unica cassa i contributi accreditati negli anni in diverse gestioni previdenziali obbligatorie.
Il valore della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati, pari all’+1,9 per cento nel 2021, comporta infatti una maggiorazione degli interessi rispetto all’anno precedente, quando l’indice di variazione era pari a -0,3 per cento.
Di conseguenza, il professionista che sceglie di rateizzare gli oneri di ricongiunzione dei contributi dovrà corrispondere un interesse maggiorato sulle rate dovute nel corso del 2022.
La ricongiunzione dei periodi assicurativi è un istituto che permette al professionista di unificare i contributi versati nel corso degli anni all’interno di un’unica cassa di previdenza, al fine di conseguire un’unica prestazione pensionistica.
A tal proposito, la legge numero 45 del 1990 ha previsto che l’onere di ricongiunzione dei contributi possa essere rateizzato, pagando un interesse maggiorato sulla base del tasso di variazione medio annuo dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati riferito all’anno precedente.
Come accade ogni anno, la circolare INPS n.30 del 24 febbraio 2022 riporta i nuovi coefficienti per il pagamento delle rate relative al 2022.
Circolare INPS numero 30 del 24-02-2022
Ricongiunzione dei periodi assicurativi ai fini previdenziali per i liberi professionisti ai sensi della legge 5 marzo 1990, n. 45. Rateizzazione oneri di ricongiunzione relativi alle domande presentate nel 2022.
In questa fattispecie, la vairazione dell’indice ISTAT di riferimento ammonta a +1,9 per cento, dato che comporta una maggiorazione degli interessi rispetto al 2021.
La circolare dell’INPS e le tabelle allegate illustrano gli oneri a carico del professionista, riportando:
Il professionista che vuole procedere alla ricongiunzione dei contributi previdenziali potrà determinare la rata di ammortamento mensile facendo riferimento ai valori contenuti nella tabella I/2022.
Il calcolo si effettua moltiplicando l’ammontare del debito rateizzabile per il coefficiente in tabella I/2022, riferito al numero delle rate concesse per l’ammortamento.
Ad esempio, se il lavoratore sceglie di diluire il pagamento in 20 rate, l’importo della rata di ammortamento mensile si calcola moltiplicando il debito rateizzabile per 0,050828191.
Se invece le rate sono 60, l’importo mensile sarà pari al debito moltiplicato per 0,017476908.
Nel caso in cui i pagamenti rateali vengano sospesi prima di aver estinto il debito, il professionista dovrà fare riferimento ai coefficienti indicati nella tabella II/2022 per determinare l’importo del debito residuo da versare in unica soluzione.
Il valore da prendere a riferimento si trova in corrispondenza del numero delle rate che l’assicurato avrebbe dovuto ancora pagare per perfezionare la ricongiunzione.
L’allegato I della circolare INPS n.30 del 24 febbraio 2022 precisa che il calcolo si effettua moltiplicando l’importo dell’ultima rata pagata per il coefficiente di riferimento.
Ad esempio, se le rate residue sono 4, si dovrà moltiplicare l’importo dell’ultima rata per 3,984352042.