Incentivi alle imprese: approvata la legge delega con la riforma, come cambiano le agevolazioni

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

La legge delega con la riforma degli incentivi alle imprese è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il nuovo sistema mira alla semplificazione e alla funzionalità. Viene confermato il principio della parità di accesso per i professionisti

Incentivi alle imprese: approvata la legge delega con la riforma, come cambiano le agevolazioni

Dopo l’approvazione anche da parte della Camera, la legge delega con la riforma del sistema delle agevolazioni alle imprese,è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 novembre.

Il provvedimento prevede una importante revisione degli incentivi con un nuovo sistema semplice, funzionale ed efficace in modo da sostenere le imprese e la loro attività.

Inoltre, si dispone la realizzazione di un Codice degli incentivi per coordinare in un unico testo normativo, armonizzandola, la disciplina di carattere generale in materia.

Viene confermato anche uno dei provvedimenti più attesi, l’applicazione del principio della parità di accesso agli incentivi per i professionisti, i quali vengono equiparati alle imprese nell’ammissione alle misure,

Incentivi alle imprese: approvata la legge delega con la riforma, come cambiano le agevolazioni

La legge con la riforma degli incentivi alle imprese, dopo l’approvazione in via definitiva alla Camera, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 15 novembre 2023. Sarà in vigore dal 30 del mese.

Si tratta della legge che delega il Governo a una revisione del sistema degli incentivi alle imprese e che dispone una serie di semplificazioni delle procedure con l’obiettivo di realizzare un sistema di agevolazioni organico e ben organizzato, che sia efficiente e meno limitato dalla burocrazia.

Il provvedimento è collegato alla Legge di Bilancio 2024 in coerenza con le indicazioni del Documento di Economia e Finanza (DEF) e alla riforma fiscale, che in materia di IRES prevede la riduzione dell’aliquota nel caso in cui le imprese rispettino alcune condizioni legate a investimenti, assunzioni e distribuzione degli utili.

Come dichiarato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la riforma sosterrà le imprese e faciliterà la loro attività:

“consentirà una profonda revisione organica degli incentivi, con un nuovo sistema delle agevolazioni omogeneo, semplice, funzionale ed efficace.

Il nuovo impianto valorizzerà la certezza dell’orizzonte temporale e la pluriennalità delle misure, la misurabilità del loro impatto, il coordinamento con gli altri strumenti, la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure nell’ambito di un univoco registro nazionale degli aiuti di Stato.”

Una razionalizzazione delle misure esistenti, infatti, spiega il Ministro, permetterà di riordinare la grande mole di agevolazioni, ad oggi quasi 2.000 diversi incentivi, 229 sul piano nazionale e 1.757 a livello regionale.

“Un vero ginepraio che troppo spesso complica la vita delle imprese, in particolar modo quelle piccole e medie o quelle straniere che vogliono investire in Italia, limitando al contempo l’efficacia delle misure sul sistema produttivo.”

Digitalizzare e semplificare i vari procedimenti, infatti, permette di alleggerire il carico burocratico degli imprenditori e delle amministrazioni e velocizzare la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

Una delle novità più attese è l’affermazione del principio della parità di accesso agli incentivi per i professionisti.

Un emendamento inserito nel corso dell’iter parlamentare del DDL, infatti, ha previsto che i professionisti possano essere equiparati alle imprese nell’ammissione alle misure agevolative.

Agevolazioni alle imprese: verso il codice degli incentivi

La legge con “Delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche” si compone di 10 articoli in totale.

La riforma del sistema degli incentivi include anche quelli di natura fiscale, salvo la definizione degli aspetti connessi alle modalità di fruizione e di controllo degli stessi, richiesta alla specifica disciplina di settore.

In particolare, poi, l’articolo 6 prevede la realizzazione di un testo normativo principale, il Codice degli incentivi, il quale conterrà i principi che regolano i procedimenti amministrativi relativi alle agevolazioni per le imprese secondo specifici criteri:

  • definizione dei contenuti minimi dei bandi, delle direttive o dei provvedimenti;
  • revisione, aggiornamento e semplificazione dei procedimenti amministrativi relativi a concessione ed erogazione dei sostegni;
  • rafforzamento delle attività di valutazione sull’efficacia delle misure;
  • implementazione di soluzioni tecnologiche, basate anche sull’intelligenza artificiale;
  • conformità con la normativa in materia di aiuti di Stato;
  • premialità, nell’ambito delle valutazioni di ammissione agli incentivi:
    • per le imprese che, fermi restando gli obblighi assunzionali di cui alla legge n. 68/1999, assumono persone con disabilità;
    • per le imprese che valorizzano il lavoro giovanile e femminile così come il sostegno alla natalità.
  • coinvolgimento delle associazioni di categoria comparativamente più rappresentative a livello nazionale per la promozione di azioni di informazione sull’offerta di incentivi e di accompagnamento all’accesso degli stessi da parte del numero più ampio possibile di imprese.

Il testo, inoltre, contiene norme per la valorizzazione delle potenzialità del Registro nazionale degli aiuti di Stato e della piattaforma telematica Incentivi.gov.it.

Attraverso questi strumenti, adeguatamente implementati, potranno essere offerti nuovi servizi, che non solo forniranno supporto nelle varie fasi della concessione degli incentivi ma potranno accelerare e migliorare la qualità del sostegno pubblico già dalla fase di progettazione ricorrendo in alcuni casi anche all’intelligenza artificiale.

Il provvedimento delega il Governo ad adottare, entro 2 anni dall’entrata in vigore, uno o più decreti legislativi per l’attuazione di quanto previsto.

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