Come iscriversi all’AIRE e requisiti residenza all’estero

Alessio Mauro - Fisco

Come iscriversi all'AIRE e requisiti residenza all'estero: devono procedere con l'iscrizione all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero coloro che si trasferiscono un un altro Paese per studiare o lavorare per più di 12 mesi. Le istruzioni sulla procedura online tramite Fast it, Farnesina Servizi Telematici per Italiani all'estero.

Come iscriversi all'AIRE e requisiti residenza all'estero

Come iscriversi all’AIRE? L’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero è un diritto-dovere di chi ha i requisiti per acquisire la residenza all’estero.

Fast it, Farnesina Servizi Telematici per Italiani all’estero permette di inserire il proprio nominativo seguendo la procedura gratuita online.

A istituire l’AIRE è stata la legge numero 470 del 1988. Il suo scopo? Raccogliere i dati dei cittadini italiani che risiedono oltreconfine per un periodo superiore ai dodici mesi. La gestione è affidata ai Comuni sulla base delle informazioni che arrivano dalle Rappresentanze consolari.

L’iscrizione all’Anagrafe dedicata ai cittadini italiani che vivono in altri paesi garantisce una serie di diritti, tra i quali:

  • votare per corrispondenza nel Paese di residenza;
  • ottenere il rilascio o rinnovo di documenti di identità e di viaggio, o anche certificazioni;
  • rinnovare la patente di guida.

Chi deve iscriversi all’AIRE e i requisiti per la residenza all’estero

Chi deve iscriversi all’AIRE? Innanzitutto è necessario chiarire le regole per individuare chi risulta fiscalmente residente in Italia.

Tutte persone fisiche che, per 183 giorni o 184 giorni in caso di anno bisestile, sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato la residenza o il domicilio ai sensi dell’articolo 43 del codice civile, il quale definisce la residenza come il luogo di dimora abituale e il domicilio come la sede principale dei propri affari e interessi, hanno la residenza fiscale nel nostro Paese.

I requisiti menzionati sono tra loro alternativi, per cui la sussistenza anche di uno solo dei tre è sufficiente a qualificare, ai fini fiscali, un soggetto residente in Italia.

Mentre risultano fiscalmente residenti all’estero e devono iscriversi all’AIRE, i cittadini che si trasferiscono per periodi superiori a 12 mesi o quelli che già vi risiedono, sia perché nati all’estero che per successivo acquisto della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo.

Tra quelli che si spostano in un altro paese, c’è anche chi non deve procedere all’iscrizione:

  • le persone che vanno all’estero per un periodo di tempo inferiore ad un anno;
  • i lavoratori stagionali;
  • i dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all’estero, che siano notificati ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari rispettivamente del 1961 e del 1963;
  • i militari italiani in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO dislocate all’estero.

In alcune occasioni la giurisprudenza ha stabilito che l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria perché risulti la residenza fiscale all’estero.

Ma sul tema, il Decreto Crescita ha portato con sé una novità importante: per accedere alle agevolazioni previste per il rientro dei cervelli basta dimostrare di avere la residenza in un altro Paese sulla base delle norme convenzionali fra Stati contro le doppie imposizioni.

E l’accesso ai benefici è consentito anche se il proprio nome non risulta negli elenchi dell’Anagrafe dedicata a chi vive fuori dall’Italia.

Come iscriversi all’AIRE: le istruzioni

L’iscrizione all’AIRE avviene in seguito alla dichiarazione presentata dall’interessato all’Ufficio consolare competente per territorio entro 90 giorni dal trasferimento della residenza e comporta la cancellazione dall’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune di provenienza.

I cittadini che si sono trasferiti in altri paesi possono iscriversi servendosi di Fast it, Farnesina Servizi Telematici per Italiani all’Estero.

Come si legge sul portale, prima di cominciare con la procedura è necessario avere a disposizione la documentazione utile:

  • documento d’identità in corso di validità, oltre a quello degli eventuali familiari conviventi;
  • documentazione per comprovare la residenza nella circoscrizione consolare (es. certificato di residenza rilasciato dall’autorità locale, bollette di utenze residenziali, ecc.);
  • eventuali altri documenti richieste dalla Sede Consolare di riferimento.

I cittadini interessati devono compilare il modulo di iscrizione AIRE online che risulta valido solo in presenza delle condizioni previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale:

  • se sottoscritto tramite firma digitale, firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata;
  • se c’è l’identificazione del dichiarante tramite il sistema pubblico di identità digitale (SPID);
  • se sottoscritto e presentato insieme alla copia del documento d’identità;
  • se trasmesso dal dichiarante dal proprio domicilio digitale.

In questo modo, la richiesta di iscrizione all’AIRE arriva all’Ufficio consolare di riferimento, e tramite il portale Fast It è possibile seguire lo stato di avanzamento della pratica. La richiesta, infatti, non è automaticamente accettata ma deve seguire uno specifico iter.

Il portale Fast It, inoltre, consiglia di “visitare il sito web della Sede Consolare per verificare quale documentazione è utile inviare ai fini del buon esito della pratica di iscrizione Aire”.

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