Congedo parentale dipendenti pubblici: due o tre mesi agevolati?

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Se i genitori lavorano uno nel pubblico e uno nel privato i mesi di congedo agevolato salgono a 3. I due mesi di congedo parentale retribuiti all'80 per cento sono compatibili con quanto previsto dai CCNL della PA, per cui il primo mese è pagato al 100 per cento

Congedo parentale dipendenti pubblici: due o tre mesi agevolati?

I nuclei familiari composti da un genitore dipendente pubblico e da uno dipendente privato possono arrivare a beneficiare di 3 mesi di congedo parentale agevolato.

In questo caso particolare, che emerge dagli esempi forniti dall’INPS nella circolare con le istruzioni, chi lavora nel pubblico ha diritto, come da CCNL, a un mese retribuito al 100 per cento.

L’altro genitore, che lavora nel privato, ha diritto ad entrambi i mesi di congedo agevolato previsti dalle Leggi di Bilancio 2023 e 2024.

Si crea così disparità tra i nuclei dove i genitori sono entrambi dipendenti pubblici o privati. In questi casi infatti spettano rispettivamente un mese al 100 per cento e uno all’80 per cento oppure due mesi all’80 per cento.

Congedo parentale dipendenti pubblici: due o tre mesi agevolati?

Lo scorso 19 aprile, l’INPS ha pubblicato la circolare n. 57 con le istruzioni operative per la fruizione del secondo mese di congedo parentale con indennità maggiorata all’80 per cento.

La novità prevista dalla Legge di Bilancio 2024 ha introdotto a regime un incremento dell’indennità, dal 30 al 60 per cento, di uno dei mesi di congedo parentale. Solo per l’anno in corso, poi, tale indennità è ulteriormente aumentata all’80 per cento.

Nel 2024, pertanto, i genitori possono beneficiare di 2 mensilità di congedo parentale retribuite all’80 per cento (al rispetto delle condizioni previste) e delle restanti mensilità retribuite al 30 per cento.

Per quanto riguarda l’applicazione delle novità ai dipendenti pubblici, è necessario considerare anche la previsione dei contratti collettivi della PA che, per il primo mese di congedo, dispongono il pagamento dell’indennità al 100 per cento della retribuzione.

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, in merito al primo mese di congedo parentale indennizzato all’80 per cento (quello introdotto dalla Legge di Bilancio 2023) ha chiarito nella nota prot. 20810 del 27 marzo 2023 che tale indennità viene assorbita dalla previsione del CCNL che riconosce la retribuzione piena. Il contratto, infatti, già riconosce la misura del 100 per cento dell’indennità.

Per la seconda mensilità all’80 per cento, invece, lo stesso Dipartimento (nota prot. 13398 del 20 febbraio 2024) ha specificato che la novità è subito applicabile.

In un nucleo dove entrambi i genitori sono dipendenti pubblici, dunque, il primo mese di congedo è retribuito al 100 per cento e il secondo all’80 per cento (o al 60 per cento se dopo il 2024) e i successivi al 30 per cento.

Stessa cosa per un nucleo composto da due genitori dipendenti privati, dove nel 2024 si fruisce di due mesi pagati all’80 per cento e dei restanti indennizzati al 30.

Congedo parentale: tre mesi agevolati se un genitore lavora nel pubblico e uno nel privato

Ebbene, stando a quanto indicato dall’INPS nell’esempio G riportato nella citata circolare n. 57, nel caso in cui il nucleo sia composto da un genitore dipendente pubblico e da uno dipendente privato i mesi di congedo arriverebbero a tre.

Nel documento l’Istituto porta ad esempio il caso di una madre dipendente pubblica che fruisce del congedo parentale a giungo 2025 e di una padre dipendente privato che ne fruisce da giugno ad agosto.

La madre per il proprio periodo di congedo avrà diritto all’indennità al 100 per cento, come previsto dalla contrattazione collettiva.

Il padre, invece, per il periodo di congedo indicato nell’esempio, potrà fruire di un mese indennizzato all’80 per cento (LdB 2023), di un secondo mese indennizzato al 60 per cento (LdB 2024) e dell’ultimo pagato al 30 per cento (congedo ordinario).

“I mesi indennizzabili al padre sono compatibili con la previsione contrattuale di maggiore favore riconosciuta alla madre lavoratrice dipendente di Amministrazione pubblica.”

Come esplicitamente indicato nella circolare, infatti, i mesi indennizzabili al padre lavoratore privato sono compatibili con il diritto della madre dipendente pubblica di beneficiare di un mese di congedo retribuito al 100 per cento.

Paradossalmente si arriva ad una situazione di maggior favore se il nucleo è composto da un genitore dipendente pubblico e da uno dipendente privato rispetto a uno dove i due dipendenti sono entrambi pubblici o privati.

INPS - Circolare n. 57 del 18 aprile 2024
Articolo 1, comma 179, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024). Elevazione dell’indennità di congedo parentale per un ulteriore mese dal 30% al 60% della retribuzione per la durata massima di un mese di congedo entro il sesto anno di vita del bambino, elevata all’80% per il solo anno 2024. Istruzioni operative e contabili. Variazione al piano dei conti

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