Pagamento assegno unico settembre 2023: accredito dal 15, al via il servizio proattivo

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il pagamento dell'assegno unico di settembre 2023 partirà dalla metà del mese. Gli accrediti INPS arriveranno il 15, il 18 e il 19 settembre. Come di consueto per gli assegni che hanno subito variazioni rispetto al mese precedente e per le nuove domande la somma sarà erogata a fine mese. Avviato in questi giorni il nuovo servizio proattivo dell'Istituto per i neo genitori

Pagamento assegno unico settembre 2023: accredito dal 15, al via il servizio proattivo

Come previsto dal nuovo calendario INPS, il pagamento dell’assegno unico di settembre 2023 arriverà il 15, il 18 e il 19 del mese.

Queste date specifiche riguardano i beneficiari del sostegno per i figli a carico nei casi in cui l’assegno non abbia subito variazioni rispetto al mese precedente.

Le famiglie che, invece, ricevono un importo diverso rispetto al mese di agosto per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare oppure che hanno presentato una nuova domanda otterranno la somma spettante nell’ultima settimana del mese.

L’INPS ha comunicato il rilascio del nuovo servizio proattivo tramite il quale avviserà i neo genitori quando possono presentare la domanda per la prestazione o una richiesta di integrazione della somma percepita.

Pagamento assegno unico settembre 2023: accredito dal 15, al via il servizio proattivo

Stanno per arrivare i primi pagamenti dell’assegno unico di settembre 2023, la prestazione a cui hanno diritto le famiglie con figli a carico.

La somma viene concessa su domanda e spetta dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni, mentre non ci sono limiti d’età per i figli con disabilità.

Gli accrediti mensili seguono il nuovo calendario dei pagamenti, concordato dall’INPS e dalla Banca d’Italia e comunicato lo scorso 10 luglio. La novità è nata dalla necessità di fornire una data precisa per il versamento per agevolare le famiglie che percepiscono la prestazione e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione.

Per quanto riguarda il mese in corso, l’INPS erogherà le somme in favore di chi già ha beneficiato della prestazione nei mesi precedenti, la cui rata della prestazione non ha subito variazioni, il 15, il 18 e il 19 settembre 2023.

Le famiglie che, invece, ricevono un importo diverso da quello di agosto oppure che hanno presentato una nuova domanda dovranno attendere qualche giorno in più, in quanto il pagamento sarà effettuato nell’ultima settimana del mese.

Per le nuove domande, infatti, il pagamento della prima rata della prestazione avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo a quello di presentazione della richiesta.

Nella stessa data, inoltre, verrà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito. I beneficiari del conguaglio saranno avvisati tramite mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi ad intermediari.

Di seguito, poi, le date per il pagamento dell’assegno unico da ottobre a dicembre 2023:

  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

Pagamento assegno unico settembre 2023: le date per le famiglie che ricevono anche il reddito di cittadinanza

Diverso il discorso per le famiglie che continuano a beneficiare del reddito di cittadinanza o che che hanno superato il limite di fruizione di 7 mesi previsto per il 2023. In questi casi, come precisato dall’INPS, l’assegno unico continuerà ad essere erogato sulla carta del reddito di cittadinanza il 27 del mese.

Nello specifico, le famiglie con minori continueranno a beneficiare di entrambi i sussidi fino alla fine dell’anno senza alcun cambiamento. Riceveranno, quindi, l’importo dell’assegno unico decurtato sulla base della scala di equivalenza, prevista per il reddito di cittadinanza. Dovranno poi presentare una nuova domanda autonoma per l’assegno unico per continuare a riceverlo da marzo 2024.

I nuclei con ragazzi e ragazze tra i 18 e i 21 anni, invece, pur non accedendo più al reddito di cittadinanza, non perdono comunque il diritto all’assegno unico, che sarà erogato senza decurtazioni, dato che non si riceve più il RdC. Anche per queste famiglie, in attesa dell’invio della nuova domanda, la prestazione continuerà ad essere erogata sulla carta del reddito di cittadinanza il 27 del mese di riferimento fino a febbraio 2024.

Pagamento assegno unico settembre 2023: accredito INPS e importo della prestazione

L’importo dell’assegno unico che si riceve non è lo stesso per tutti. Il valore, infatti, varia in base ad alcuni specifici fattori:

  • il valore ISEE del nucleo familiare;
  • il numero di figli a carico;
  • eventuali maggiorazioni riconosciute.

Per il 2023 l’importo base della prestazione per figlio senza alcuna maggiorazione, come sottolineato dall’INPS, va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per ISEE fino a 16.215 euro.

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dall’Istituto, nel mese di giugno, l’importo medio per richiedente è stato di 251 euro, pari in media a 158 euro mensili per figlio.

I beneficiari della prestazione possono controllare lo stato della domanda tramite il fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile nell’area riservata del Portale dell’Istituto a cui si accede con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Per verificare quando arriva l’assegno unico è possibile consultare il Centro Notifiche, disponibile sempre nell’area riservata del sito istituzionale.

Assegno unico: da settembre parte il nuovo servizio proattivo INPS

L’ultima novità in materia di assegno unico è stata annunciata in settimana dall’INPS e riguarda l’attivazione del nuovo servizio proattivo.

In occasione della nascita di un nuovo figlio, infatti, l’Istituto tramite una comunicazione via mail inviterà i neo genitori a presentare la domanda per la prestazione spettante o a richiedere un’integrazione della somma già percepita.

L’avviso, però, non arriverà a tutti. Per poterlo ricevere è necessario che gli utenti abbiano prestato il consenso all’invio di comunicazioni proattive da parte dell’INPS, nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali.

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