DdL malattia professionisti, l’iter di approvazione ripartirà dopo l’estate?

Eleonora Capizzi - Ordini e casse professionali

Il DdL malattia professionisti, fermo in Commissione Giustizia al Senato per mancanza di copertura finanziaria, potrebbe riprendere il suo iter di approvazione dopo l'estate per una rivalutazione della spesa da sostenere. Una visione ottimistica traspare dai comunicati stampa del 23 luglio 2021 di ANC e CNDCEC, anche alla luce delle dichiarazioni del Ministro Franco audito alle Commissioni Riunite Bilancio il 22 luglio.

DdL malattia professionisti, l'iter di approvazione ripartirà dopo l'estate?

Il Disegno di Legge malattia professionisti sulla sospensione delle scadenze potrebbe riprendere il suo percorso di approvazione dopo l’estate.

Ad oggi il progetto numero 1474 è fermo in Commissione Giustizia al Senato, dopo aver incassato a marzo il parere contrario dalla Ragioneria Generale dello Stato per mancanza di copertura finanziaria.

La ripresa dell’iter del DdL malattia professionisti potrebbe divenire concreta a seguito dell’approfondimento tecnico svolto Direzione Generale delle Finanze del Ministero dell’Economia, da cui emerge un considerevole ridimensionamento della spesa necessaria: dai 236 milioni preannunciati si è arrivati ad una stima di 25 milioni di euro complessivi.

Anche considerando le parole del Ministro dell’Economia Daniele Franco audito alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del 22 luglio 2021, sembrerebbe esserci un’apertura in tal senso.

DdL malattia professionisti, l’iter di approvazione ripartirà dopo l’estate?

L’Associazione Nazionale Commercialisti, con il comunicato stampa del 23 luglio, ha posto l’attenzione sul drastico ridimensionamento della spesa prevista per finanziare il Disegno di Legge n. 1474, il principale ostacolo che ne aveva bloccato il percorso parlamentare.

Si delinea dunque uno scenario ben diverso rispetto a quello prospettato, e adesso non sembra esistere più alcuna ragione valida che possa giustificare ulteriori ritardi da parte del legislatore, dal quale ci aspettiamo la decisione di far riprendere al testo il suo iter parlamentare in tempi brevi affinché questo provvedimento di civiltà e di buon senso possa finalmente diventare legge dello Stato”.

Ha dichiarato il Presidente Marco Cuchel, secondo quanto riportato nel comunicato dell’ANC.

Il disegno di legge sulla malattia dei liberi professionisti è stato definito come un “provvedimento di civiltà e di buon senso”.

Il testo fermo in Commissione Giustizia al Senato prevede uno slittamento degli adempimenti nei confronti della Pubblica Amministrazione qualora il libero professionista sia ricoverato in ospedale o sottoposto a cure domiciliari a causa di infortunio, malattia grave, parto prematuro o intervento chirurgico.

Le scadenze che intervengono nei trenta giorni successivi all’evento, in base a quanto stabilito dal DdL, resterebbero sospese dal giorno successivo al ricovero o all’inizio delle cure domiciliari, fino ai 45 giorni successivi alla guarigione del professionista.

Gli adempimenti differiti dovrebbero essere eseguiti entro il giorno successivo alla fine della sospensione.

Un banco di prova di questo meccanismo di tutela, tra l’altro, è stato previsto dal Decreto Sostegni che, seppur limitatamente all’infezione da virus Covid, ha previsto il rinvio delle scadenze per 30 giorni in favore del professionista che si ammala.

ANC - comunicato stampa del 23 luglio 2021
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DdL malattia professionisti, lo spiraglio del Governo sulla ripartenza dell’iter parlamentare

In occasione dell’audizione sulla riforma fiscale del 22 luglio presso le Commissioni Riunite Bilancio e Finanze di Camera e Senato, il Ministro Franco, interrogato direttamente dal primo firmatario del provvedimento Andrea De Bertoldi, ha evidenziato che “c’è tutta la buona volontà” da parte del Governo affinché riparta la discussione del DdL malattia dei professionisti.

Un segnale positivo che non è passato inosservato, così come dall’ANC, anche dal CNDCEC. Nel comunicato del 23 luglio il vicepresidente Giorgio Luchetta esprime un moderato ottimismo.

CNCDCEC - Comunicato del 23 luglio 2021
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Se davvero lo scoglio maggiore era la copertura finanziaria, ad oggi sembrerebbe che non ci siano più scuse per bocciare un intervento normativo che potrebbe finalmente riempire il vuoto di tutele evidenziato dalla categoria dei professionisti.

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