Aumento pensioni 2024: con la rivalutazione salgono gli importi ma non per tutti

Francesco Rodorigo - Pensioni

Le pensioni saranno rivalutate del 5,6 per cento nel 2024. Questa la stima contenuta nella relazione illustrativa della Legge di Bilancio. L'INPS rivaluterà al 100 per cento tutti i trattamenti fino a 4 volte il trattamento minimo, per le altre fasce si seguirà il meccanismo dello scorso anno ad esclusione dell'ultima

Aumento pensioni 2024: con la rivalutazione salgono gli importi ma non per tutti

Nel 2024 le pensioni saranno rivalutate fino al 5,6 per cento.

La rivalutazione minima, invece, sarà dell’1,2 per cento per effetto della novità che dovrebbe essere introdotta dalla Legge di Bilancio 2024.

Questo il valore stimato nella relazione tecnica del DDL Bilancio in attesa di quello ufficiale.

Come accaduto per il 2023, l’aumento sarà concesso in base ad un meccanismo decrescente, rispetto al valore dell’importo complessivo, favorendo le pensioni fino a 4 volte il minimo e penalizzando quelle oltre 10 volte l’assegno minimo INPS.

Aumento pensioni 2024: con la rivalutazione salgono gli importi ma non per tutti

Comincia a delinearsi il processo di perequazione delle pensioni, cioè la rivalutazione automatica che avviene ogni anno per adeguare l’importo dei trattamenti all’inflazione.

Lo scorso anno la rivalutazione massima è stata del 7,3 per cento a cui si aggiungerà a dicembre il restante 0,8 per cento, mentre per il 2024 le pensioni dovrebbero aumentare del 5,6 per cento.

Questo il valore stimato nella relazione tecnica della Legge di Bilancio 2024, individuato in base alla previsione del tasso di inflazione per il 2023.

L’aumento, però, così come accaduto per il 2023 non sarà corrisposto a tutti i pensionati allo stesso modo. La rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici seguirà il meccanismo introdotto dalla Legge di Bilancio dello scorso anno, per cui l’aumento sarà pieno (del 100 per cento) per chi percepisce una pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (circa 2.100 euro per il 2023).

Per i trattamenti superiori a 4 volte il minimo, invece, l’aumento sarà proporzionato in base all’importo complessivo secondo le percentuali individuate nella tabella.

Rivalutazione Importo del trattamento Aumento percentuale
100 per cento pari o inferiori a 4 volte il minimo 5,6 per cento
85 per cento tra 4 e 5 volte il minimo 4,7 per cento
53 per cento tra 5 e 6 volte il minimo 2,9 per cento
47 per cento tra 6 e 8 volte il minimo 2,6 per cento
37 per cento tra 8 e 10 volte il minimo 2,0 per cento
22 per cento superiore a 10 volte il minimo 1,2 per cento

Attenzione: il DDL Bilancio 2024, attualmente in esame al Senato, prevede una modifica diretta a ridurre parzialmente il grado di indicizzazione solamente per le pensioni superiori a 10 volte il trattamento minimo, quindi per l’ultima fascia.

Per il 2024, infatti, la rivalutazione scende dal 32 al 22 per cento.

Rivalutazione pensioni 2024: le novità nella Legge di Bilancio

Rispetto alla prima bozza del testo, poi, scompare l’aumento previsto per le pensioni con valore compreso tra 4 e 5 volte il minimo.

Secondo quanto previsto inizialmente, infatti, la rivalutazione sarebbe dovuta salire al 90 per cento. Se non ci saranno ulteriori interventi di modifica, invece, i pensionati si vedranno riconoscere l’aumento all’85 per cento.

Pertanto, come indicato nella tabella, l’aumento pieno, del 5,6 per cento, spetterà solamente ai titolari di redditi pensionistici più bassi, fino a 4 volte il minimo. I pensionati con trattamento oltre 10 volte il minimo potranno beneficiare di una rivalutazione del 22 per cento e quindi solo di un aumento dell’1,2 per cento (22 per cento di 5,6).

La relazione tecnica al DDL Bilancio 2024, inoltre fornisce alcuni dati (riferiti al 2022) in relazione al monte pensioni totale suddiviso tra le diverse fasce individuate.

Le pensioni inferiori a 4 volte il minimo rappresentano la maggior parte dei casi con il 54,1 per cento. A seguire gli altri:

  • quelli tra 4 e 5 volte sono il 15,7 per cento;
  • quelli tra 5 e 6 volte sono il 9,3 per cento;
  • quelli tra 6 e 8 volte sono il 9 per cento;
  • quelli tra 8 e 10 volte sono il 4,2 per cento;
  • quelli superiori a 10 volte sono il 7,7 per cento.

La riduzione della rivalutazione per i più ricchi determinerà nel 2024, si legge nella relazione, un risparmio di 77 milioni al netto degli effetti fiscali.

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