Proroga cartelle esattoriali, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 129 del 20 ottobre 2020, che ufficializza la sospensione fino al 31 dicembre.
Il decreto sulla sospensione fino al 31 dicembre 2020 della notifica delle cartelle esattoriali, dei pagamenti e dei pignoramenti, cioè l’insieme di atti e procedure congelati dallo scorso 8 marzo, contiene però una “sorpresa” che si preannuncia tutt’altro che gradita.
Si tratta della proroga parallela dei termini di prescrizione e decadenza che, però, si applicherà esclusivamente ai carichi affidati all’Agenzia delle Entrate nel periodo di sospensione. Per le cartelle in scadenza nel 2020, la proroga sarà biennale. 12 mesi in più, invece, per quelle i cui termini scadono nel 2021.
Una deroga allo Statuto dei Contribuenti che ha causato la dura reazione da parte delle associazioni dei commercialisti, che definiscono “indecente” la proposta dell’Amministrazione Finanziaria per “celebrare” i 20 anni della legge 212/2000.
La proroga delle cartelle esattoriali al 31 dicembre 2020 porta anche al rinvio dei termini di prescrizione e decadenza. La novità è messa nero su bianco nel decreto n. 129/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre, dopo il varo da parte del Consiglio dei Ministri il giorno 18.
Il decreto interviene modificando quanto previsto dal decreto Cura Italia, convertito nella legge n. 27 del 24 aprile 2020.
Si prevede che per i carichi relativi alle entrate tributarie e non tributarie affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione nel periodo di sospensione, dall’8 marzo e fino al 31 dicembre 2020, sono prorogati di due mesi:
La proroga dei termini di prescrizione e decadenza si applica, ed è bene evidenziarlo, esclusivamente ai carichi relativi ad entrate tributarie e non tributarie trasmessi all’AdER nel periodo di sospensione, salvo ovviamente quanto già disposto dal decreto Rilancio.
DECRETO-LEGGE 20 ottobre 2020, n. 129
Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 260 del 20-10-2020
Sulla proroga dei termini di prescrizione e decadenza delle cartelle esattoriali, si segnala la dura reazione dei commercialisti. Sono le associazioni sindacali ANC - SIC -UNAGRACO - UNICO a scagliarsi contro quanto previsto dal decreto n. 129/2020, parlando di una “proposta indecente dell’Amministrazione finanziaria”.
Se viene apprezzata la nuova proroga dei termini di notifica delle nuove cartelle esattoriali, della riscossione così come dei pignoramenti, dall’altro si evidenzia la “forzatura sulle prerogative dell’Amministrazione finanziaria”, nella parte in cui si concedono all’Agenzia delle Entrate Riscossione due anni in più rispetto ai termini di prescrizione e decadenza e 12 mesi in più per le notifiche di diritto allo sgravio o inesigibilità.
Si legge nel comunicato congiunto del 19 ottobre 2020:
“La proroga della notifica delle cartelle è stata chiesta con forza nei mesi scorsi, da parte della categoria dei commercialisti, ben consapevole della situazione in cui versano i soggetti economici e i privati cittadini in questo particolare momento, e un simile provvedimento, riteniamo, andava preso anche per gli avvisi di irregolarità o bonari.
Non si può, ancora una volta, non stigmatizzare lo sbilanciamento operato ai danni del cittadino al quale 2 mesi di sollievo possono costare due anni di incertezza.”
Ironica coincidenza, continuano i commercialisti, è il fatto che la proroga prevista dal decreto n. 129/2020 coincide con la ricorrenza dei 20 anni di vita dello Statuto del Contribuente, la legge 212/2000, “una carta che”, prosegue il comunicato, “a forza di essere calpestata, risulta oramai illeggibile, quando dovrebbe essere scolpita nella pietra.”
ANC - SIC - UNAGRACO - UNICO, comunicato stampa congiungo 19 ottobre 2020
La proposta indecente dell'Amministrazione finanziaria per celebrare i venti anni dello Statuto del Contribuente: due mesi contro due anni