Detrazioni lavoro dipendente 2019, ecco il modulo in pdf da compilare e consegnare al datore di lavoro, le istruzioni e le novità sull'importo riconosciuto in busta paga o con la dichiarazione dei redditi.
Detrazioni lavoro dipendente 2019: di seguito il modulo da presentare al datore di lavoro e le istruzioni sulle agevolazioni riconosciute in busta paga ai lavoratori e calcolate in base al reddito percepito.
Il riferimento normativo in merito al calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente è l’articolo 13 del TUIR, all’interno del quale è stabilito l’importo e le regole per il calcolo del bonus Irpef spettante di diritto ai titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilati.
Le detrazioni per il lavoro dipendente riducono sensibilmente l’importo dell’Irpef dovuta sullo stipendio e alle agevolazioni già riconosciute da anni si è aggiunto, a partire dal 2014 ed ormai in via strutturale, il bonus Renzi di 80 euro, che è erogato in automatico a tutti coloro che non superano i 26.600 euro di reddito annuo.
Tornando alle detrazioni riconosciute in busta paga, si ricorda che anche nel 2019 sarà necessario consegnare al datore di lavoro il modulo compilato nel quale si attesta il rispetto dei requisiti per aver diritto all’erogazione dell’importo.
Di seguito le istruzioni per il calcolo e il modulo per le detrazioni d’imposta 2019 da scaricare in formato pdf.
Modulo detrazioni lavoro dipendente 2019
- Modulo detrazioni d’imposta 2019
- Scarica il modello da compilare e consegnare al datore di lavoro per richiedere le detrazioni per lavoro dipendente e carichi di famiglia
Il modulo detrazioni lavoro dipendente 2019 dovrà essere consegnato al proprio datore di lavoro compilato in ogni sua parte.
Al suo interno bisognerà inserire i dati necessari per poter certificare il diritto a beneficiare delle detrazioni d’imposta nel 2019, che come noto vengono riconosciute in base al reddito imponibile annuo percepito e alla composizione del nucleo familiare.
Il datore di lavoro che opera come sostituto d’imposta, eroga in busta paga del lavoratore le detrazioni lavoro dipendente in base al calcolo del reddito annuo.
Come abbiamo già ricordato l’importo delle detrazioni lavoro dipendente è calcolato sulla base dei giorni lavorati e sul reddito conseguito: il calcolo delle detrazioni d’imposta sarà applicato in maniera inversamente proporzionale al proprio reddito e in sintesi maggiore sarà il reddito e minori saranno le detrazioni lavoro dipendente cui si avrà diritto.
Ecco di seguito come effettuare il calcolo detrazioni lavoro dipendente e chi ne ha diritto.
Calcolo detrazioni lavoro dipendente 2019
Reddito complessivo annuo | Detrazione annua e modalità di calcolo |
---|---|
Fino a 8.000 euro | 1.880,00 euro - la detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro; per rapporti di lavoro a tempo determinato la detrazione non può essere inferiore a 1.380 euro |
Da 8.000,01 euro e fino a 28.000,00 euro | 978,00 + [902,00 x (28.000,00 - Reddito complessivo) : 20.000] |
Da 28.000,01 euro e fino a 55.000,00 euro | 978,00 x [(55.000,00 - Reddito complessivo) : 27.000] |
Da 55.000,01 | euro 0,00 |
Per il calcolo delle detrazioni lavoro dipendente 2019 si deve far riferimento alla tabella di cui sopra, che racchiude le regole contenute all’art. 13 del Tuir, in cui al comma 1 è stabilito che:
“Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli 49, con esclusione di quelli indicati nel comma 2, lettera a), e 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), spetta una detrazione dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro nell’anno, pari a:
a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro;
b) 978 euro, aumentata del prodotto tra 902 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 20.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 28.000 euro;
c) 978 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 55.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 27.000 euro.”
Vediamo in un esempio l’importo e il calcolo delle detrazioni lavoro dipendente 2019.
Esempio di calcolo
Per chiarire come si determina l’importo della detrazione lavoro dipendente facciamo di seguito un esempio di calcolo, ponendo il caso di un contribuente con reddito annuo di 22.000 euro.
Il calcolo detrazione lavoro dipendente 2019 andrà effettuato applicando la seguente formula:
978,00 + [902,00 x (28.000,00-Reddito complessivo) : 20.000)]
- 978,00 + [902,00 x (28.000,00-22.000) : 20.000]
- 978,00 + [902,00 x 6.000:20.000]
- 978,00 + [902,00 x 0,3]
- 978,00 + 270,6
- totale detrazioni lavoro dipendente: 1.248,6 euro all’anno.
Detrazioni lavoro dipendente maggiorate con il bonus Renzi
Sempre all’articolo 13 del TUIR è disciplinata l’erogazione del bonus Renzi, il credito Irpef che di fatto rappresenta un’ulteriore detrazione Irpef sui redditi da lavoro.
Se l’imposta lorda sul reddito è superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente di cui sopra, è riconosciuto un credito Irpef rapportato al periodo di lavoro nell’anno, che non concorre alla formazione del reddito, di importo pari a:
- 960 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.600 euro;
- 960 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.600 euro ma non a 26.600 euro. Il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.600 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro.
Rimandando all’approfondimento dedicato al bonus Renzi per tutti i dettagli, ricordiamo che qualora si ipotizzi di superare i limiti di cui sopra (o di non superare la soglia della no tax area) conviene sempre rinunciare all’erogazione del credito Irpef in busta paga per evitare il recupero in un’unica soluzione dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Nel caso in cui, invece, i limiti di cui sopra dovessero essere rispettati, il bonus riconosciuto sarà erogato in un’unica soluzione dall’Agenzia delle Entrate.
Chi ha diritto alle detrazioni d’imposta?
Hanno diritto alle detrazioni lavoro dipendente tutti i lavoratori titolari di contratto di lavoro subordinato sia a tempo determinato che indeterminato, ma anche chi ha un contratto a progetto, di collaborazione continuativa e chi percepisce redditi assimilati come la Naspi.
L’importo e il calcolo detrazioni lavoro dipendente non sono tuttavia uguali per tutti i lavoratori titolari di reddito da lavoro dipendente e superati i 55.000 euro di reddito annuo la detrazione d’imposta si azzera.
Le detrazioni d’imposta per figli, coniugi e familiari a carico
Nel modulo da consegnare al datore di lavoro nel 2019 bisognerà indicare anche i dati relativi al coniuge a carico, figli o altri familiari.
Per il coniuge, la detrazione spetta se il marito o la moglie non possiede redditi propri che superino l’importo di 2.840,51 euro all’anno.
Lo stesso limite riguarda anche i figli a carico ovvero anche figli adottivi, naturali, riconosciuti, affidati o affiliati che convivono con il contribuente o percepiscano assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria (indipendentemente dall’età). A tal proposito si segnala la novità in vigore dal 1° gennaio 2019: sono considerati a carico i figli di età fino a 24 anni che possiedono redditi fino a 4.000 euro.
Se l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato ovvero se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato, la detrazione prevista per il coniuge si applica, se più favorevole, al primo figlio e per gli altri figli si applicano le detrazioni ordinariamente previste per questi ultimi.
La mancanza del coniuge che dà luogo alla concessione della detrazione speciale si verifica nei seguenti casi:
- quando l’altro genitore è deceduto;
- quando l’altro genitore non ha riconosciuto i figli naturali;
- quando da certificazione dell’autorità giudiziaria risulti lo stato di abbandono del coniuge.
Sono considerati altri familiari a carico, nel caso in cui siano titolari di reddito non superiore a 2.840,51 euro e che convivono con il contribuente o percepiscono assegni alimentari non stabiliti da provvedimento del giudice:
- genitori (in loro mancanza gli ascendenti prossimi),
- adottanti,
- generi,
- nuore,
- suoceri,
- fratelli e sorelle germani o unilaterali,
- nipoti,
- coniuge separato o divorziato che percepisca alimenti.
La ripartizione della detrazione per figli a carico
Per i genitori non legalmente ed effettivamente separati la detrazione d’imposta spetta nella misura del 50% ciascuno ovvero, in caso di accordo, è riconosciuta al genitore con reddito più alto.
In caso di separazione o divorzio le detrazioni d’imposta spettano al genitore affidatario mentre nel caso di affidamento congiunto o condiviso è divisa al 50% per ciascun genitore, tranne nei casi in cui ad uno dei due non sono riconosciute le detrazioni per motivi di reddito.
In caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta a quest’ultimo per l’intero importo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Detrazioni lavoro dipendente 2019: modulo e istruzioni