Stralcio cartelle fino a 5.000 euro, nel decreto Sostegni condono con limite di reddito

Stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro, conferma ufficiale su una delle novità più attese del decreto Sostegni. Il condono fiscale è automatico, ma selettivo: si applica solo ai debiti affidati all'agente della riscossione tra il 2000 ed il 2010 ed è riservato ai contribuenti con redditi fino a 30.000 euro.

Stralcio cartelle fino a 5.000 euro, nel decreto Sostegni condono con limite di reddito

Stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro: pare sia stato uno dei nodi da sciogliere per l’approvazione del decreto Sostegni in Consiglio dei Ministri. Ma la novità è stata confermata nella versione definitiva del testo, anche se con alcune modifiche rispetto all’impianto inziale.

Il condono fiscale è più selettivo: libero acceso solo per i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro, e in relazione ai carichi affidati all’agente della riscossione tra il 2000 ed il 2010.

Rispetto alla versione iniziale, quindi, si restringe sia il periodo temporale di riferimento che la platea dei beneficiari dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali.

Sono 16 milioni le cartelle che verranno cancellate, senza oneri da parte del contribuente.

Lo stesso Premier Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del decreto a sostegno di imprese e famiglie, afferma che quanto previsto dal DL Sostegni è un condono fiscale a tutti gli effetti, necessario perché “lo Stato non ha funzionato”.

Allo stralcio dei debiti si affianca inoltre la definizione agevolata degli avvisi bonari, circoscritta alle partite IVA che hanno subito un calo di volume d’affari pari almeno al 30 per cento nel 2020 rispetto al 2019.

Ufficializzato, inoltre, il rinvio delle rate della pace fiscale.

Stralcio cartelle fino a 5.000 euro, nel decreto Sostegni condono con limite di reddito

Il confronto tra la maggioranza sullo stralcio delle cartelle ha portato ad una riduzione significativa della misura, rispetto alle prime versioni del decreto Sostegno diffuse nelle scorse settimane.

Se inizialmente si parlava di cancellare tutte le cartelle affidate dal 2000 al 2015, il testo definitivo del decreto a sostegno di imprese e famiglie limita la portata della misura al decennio 2000-2010.

Non solo: accederanno al condono fiscale solo i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro nel 2019, la fascia di popolazione più in difficoltà e con meno disponibilità economica, secondo quanto affermato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Si sfoltisce così, seppur di poco, il magazzino dei crediti dell’AdER. Sono 16 milioni le cartelle che verranno stralciate, con un meccanismo automatico che non comporta quindi adempimenti da parte del contribuente.

La necessità di ridurre la mole di cartelle che affollano il lavoro degli agenti della riscossione è alla base dell’ulteriore novità prevista dal decreto Sostegni: si va verso una riforma della riscossione, per la cui definizione è chiamato in campo il Ministero dell’Economia.

Stralcio delle cartelle, nel decreto Sostegni entra la riforma della riscossione

Quel che è evidente è che non è certo sufficiente lo stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro per ridurre la mole di crediti accumulati nel magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e non più recuperabili.

Secondo i dati forniti dal Direttore Ruffini, ammontano a 955 miliardi di euro i debiti nel magazzino dell’AdER. Sono 17,4 milioni i contribuenti italiani che hanno un conto aperto con il Fisco, ma circa il 40 per cento delle somme è difficilmente recuperabile, in quanto si tratta di somme dovute da soggetti falliti, deceduti, imprese cessate o nullatenenti.

Ed è questo l’ulteriore fronte sul quale agisce il decreto Sostegni. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni, il MEF presenterà al Parlamento un piano di riforma della riscossione.

L’intento è quello di disporre la cancellazione automatica dei crediti non più esigibili, una volta trascorsi cinque anni dalla data di affidamento all’agente della riscossione e qualora non siano state avviate procedure esecutive.

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