Rimborso palestra e piscina, per le richieste relative agli abbonamenti anche ad altri impianti sportivi che hanno subito la sospensione per il periodo di lockdown c'è tempo fino al 18 agosto 2020: entro la scadenza deve essere allegato anche il titolo di acquisto che prova i versamenti effettuati.
Rimborso palestra e piscina, c’è tempo fino al 18 agosto 2020.
La scadenza è legata al decreto Rilancio: le richieste devono essere effettuate entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, la numero 77 del 2020.
La data effettiva di entrata in vigore è il 19 luglio, quindi coloro che intendono chiedere il rimborso degli abbonamenti a piscine, palestre ed impianti sportivi devono rispettare il termine in scadenza il 18 agosto.
La misura permette di recuperare gli importi relativi ai periodi di chiusura per il lockdown e segue quanto già previsto dal decreto Cura Italia per il rimborso di spettacoli ed eventi culturali.
Rimborso palestra e piscina: la scadenza del 18 agosto 2020
Per la richiesta di rimborso a palestra e piscina o agli abbonamenti ad altri impianti sportivi, la scadenza da segnare in agenda è il 18 agosto 2020.
Tale data è infatti il termine relativo ad i 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Rilancio, convertito nella legge numero 77 del 2020.
La data effettiva di entrata in vigore di tale legge è il 19 luglio 2020. Coloro che vogliono fare richiesta di rimborso devono seguire quanto previsto dall’articolo 216 del decreto Rilancio.
La misura permette di recuperare gli importi relativi ai periodi di chiusura per il lockdown e segue quanto già previsto dal decreto Cura Italia per il rimborso di spettacoli ed eventi culturali.
Come già stabilito dall’articolo 88 del decreto Cura Italia, infatti, la sospensione delle attività sportive viene equiparata alla “sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta”, regolata dall’articolo 1463 del Codice civile.
Rimborso palestra e piscina: come ottenerlo
A stabilire come si deve procedere per ottenere il rimborso degli abbonamenti a palestre, piscine o altri impianti sportivi è il comma 4 dell’articolo 216 del decreto Rilancio.
La disposizione prevede infatti che:
I soggetti acquirenti possono presentare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, istanza di rimborso del corrispettivo già versato per tali periodi di sospensione dell’attività sportiva, allegando il relativo titolo di acquisto o la prova del versamento effettuato. Il gestore dell’impianto sportivo, entro trenta giorni dalla presentazione dell’istanza di cui al periodo precedente, in alternativa al rimborso del corrispettivo, può rilasciare un voucher di pari valore incondizionatamente utilizzabile presso la stessa struttura entro un anno dalla cessazione delle predette misure di sospensione dell’attività sportiva.
Come già previsto dall’articolo 88 del decreto Cura Italia per i biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, in alternativa al rimborso il gestore dell’impianto può emettere un voucher dello stesso valore della somma pagata.
Tale vaucher ha validità un anno dalla cessazione delle misure restrittive che hanno sospeso l’attività, quindi entro il 25 maggio 2021 per quasi tutto il territorio nazionale.
Alla richiesta di rimborso deve essere allegato il titolo di acquisto che prova i versamenti effettuati.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rimborso palestra e piscina: la scadenza del 18 agosto 2020