Scadenza secondo acconto imposte 2020: per le partite IVA è il 10 dicembre il primo appuntamento, al quale si affianca la proroga lunga ad aprile 2021. Riepilogo di requisiti e novità per il rinvio dei versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi.

Partite IVA alla cassa il 10 dicembre 2020 per il secondo acconto delle imposte sui redditi. La proroga lunga al 30 aprile 2021 non è per tutti, ma si applica solo nel rispetto di determinati requisiti.
Prima il decreto Agosto, poi il decreto Ristori-bis e infine il decreto Ristori quater hanno creato un vero e proprio rebus di verifiche per capire quando si paga il secondo acconto delle imposte sui redditi 2020.
Uno dei pochi punti fermi è la proroga al 10 dicembre 2020 che, come evidenziato nel Ristori quater, riguarda gli esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato.
Il primo appuntamento con i versamenti del secondo acconto Irpef, Ires, Irap ed imposte sostitutive è arrivato, ma non riguarda tutti i titolari di partita IVA.
Per circoscrivere il perimetro del soggetti interessati dall’ulteriore proroga al 30 aprile 2021 è invece necessario andare per gradi.
Con l’articolo 98 del decreto legge n. 104/2020, il secondo acconto delle imposte sui redditi 2020 per i soggetti ISA ed i forfettari è stato prorogato al 30 aprile 2021, ma solo per le partite IVA che hanno subito una riduzione di fatturato.
Il rinvio dei versamenti per le partite IVA è stato oggetto di un successivo intervento, ad opera dell’articolo 6 del decreto 149/2020 (Ristori-bis), che ha eliminato il vincolo del calo di fatturato per le partite IVA che esercitano attività economiche particolarmente danneggiate dalle nuove restrizioni, se in zona rossa. La proroga si applica altresì ai ristoranti in zona arancione.
Il decreto Ristori quater apre le porte della proroga anche alle partite IVA non ISA, con ricavi fino a 50 milioni di euro, sempre però a patto di aver subito una perdita di fatturato pari almeno al 33% sul semestre.
Andiamo quindi per gradi per avere un quadro chiaro dei soggetti interessati dal rinvio dei versamenti.
Secondo acconto imposte sui redditi 2020: scadenza il 30 novembre per lavoratori dipendenti e pensionati, 10 dicembre per le partite IVA
Il 30 novembre 2020 è la data “canonica” di scadenza della seconda o unica rata di acconto delle imposte sui redditi.
Un termine che è stato prorogato al 10 dicembre 2020 per le partite IVA, ma che non è stato oggetto di proroga per lavoratori dipendenti e pensionati.
Si ricorda che, in linea generale, l’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata nell’anno al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze, è superiore a 51,65 euro.
L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:
- unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro:
- la prima pari al 40% insieme al saldo,
- la seconda entro il 30 novembre.
A differenza del primo acconto, il secondo acconto del 30 novembre 2020 non può essere rateizzato, ed entro la fine di novembre bisogna versare l’importo integrale delle imposte dovute.
Proroga scadenze imposte 2020, i requisiti per il rinvio del secondo acconto
Per individuare quando è possibile differire il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi bisognerà fare una verifica per gradi.
Ai sensi del decreto Ristori quater, tutti i titolari di partita IVA beneficiano del rinvio della scadenza dal 30 novembre al 10 dicembre 2020.
Alla proroga ponte si affianca il rinvio lungo, oggetto di numerose “modifiche in corsa” negli ultimi mesi.
Il primo passaggio è analizzare se il titolare di partita IVA rientra nei requisiti previsti dal decreto Agosto.
Per i titolari di partita IVA che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvai gli ISA, compresi i forfettari, il decreto agosto proroga la scadenza del secondo o unica rata di acconto delle imposte sui redditi 2020.
Il termine del 30 novembre 2020 slitta al 30 aprile 2021, ma esclusivamente per i contribuenti che hanno subito una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È questo quanto previsto dal decreto agosto.
Se quindi si rispetta tale condizione, la strada per il rinvio della scadenza è tutta in discesa. Il versamento del secondo acconto di Irpef, Ires e dell’Irap potrà essere effettuato entro il 30 aprile 2021.
In caso contrario, bisogna invece passare alla verifica successiva, analizzando le regole di maggior favore previste dal decreto Ristori bis.
Scadenza secondo acconto imposte 2020, proroga senza calo di fatturato nel decreto Ristori bis
L’articolo 6 del decreto Ristori bis n. 149/2020 prevede, per le partite IVA che esercitano attività per le quali sono approvati gli ISA, la possibilità di accedere alla proroga del secondo acconto delle imposte sui redditi senza la verifica del calo di fatturato registrato.
La proroga svincolata dalla perdita subita si applica nel caso di esercizio di attività incluse nei due elenchi dei codici ATECO allegati al decreto Ristori bis, ma a patto che la sede dell’attività rientri tra le zone rosse.
La proroga del secondo acconto delle imposte sui redditi 2020 si slega dal requisito del calo di fatturato anche per i ristoranti in zona arancione.
Riportiamo di seguito l’elenco dei codici ATECO di cui all’allegato 2 del decreto Ristori bis, necessario per individuare quali sono le partite IVA beneficiarie della proroga senza vincolo di fatturato:
Codice ATECO | Descrizione |
47.19.10 | Grandi magazzini |
47.19.90 | Empori ed altri negozi non specializzati di vari prodotti non alimentari |
47.51.10 | Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa |
47.51.20 | Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria |
47.53.11 | Commercio al dettaglio di tende e tendine |
47.53.12 | Commercio al dettaglio di tappeti |
47.53.20 | Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) |
47.54.00 | Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati |
47.64.20 | Commercio al dettaglio di natanti e accessori |
47.78.34 | Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori |
47.59.10 | Commercio al dettaglio di mobili per la casa |
47.59.20 | Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame |
47.59.40 | Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico |
47.59.60 | Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti |
47.59.91 | Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico |
47.59.99 | Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico nca |
47.63.00 | Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati |
47.71.10 | Commercio al dettaglio di confezioni per adulti |
47.71.40 | Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle |
47.71.50 | Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte |
47.72.20 | Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio |
47.77.00 | Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria |
47.78.10 | Commercio al dettaglio di mobili per ufficio |
47.78.31 | Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte) |
47.78.32 | Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato |
47.78.33 | Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi |
47.78.35 | Commercio al dettaglio di bomboniere |
47.78.36 | Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria) |
47.78.37 | Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti |
47.78.50 | Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari |
47.78.91 | Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo |
47.78.92 | Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone) |
47.78.94 | Commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop) |
47.78.99 | Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari nca |
47.79.10 | Commercio al dettaglio di libri di seconda mano |
47.79.20 | Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato |
47.79.30 | Commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usati |
47.79.40 | Case d’asta al dettaglio (escluse aste via internet) |
47.81.01 | Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli |
47.81.02 | Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici |
47.81.03 | Commercio al dettaglio ambulante di carne |
47.81.09 | Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca |
47.82.01 | Commercio al dettaglio ambulante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento |
47.82.02 | Commercio al dettaglio ambulante di calzature e pelletterie |
47.89.01 | Commercio al dettaglio ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti |
47.89.02 | Commercio al dettaglio ambulante di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura; attrezzature per il giardinaggio |
47.89.03 | Commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti per qualsiasi uso |
47.89.04 | Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria |
47.89.05 | Commercio al dettaglio ambulante di arredamenti per giardino; mobili; tappeti e stuoie; articoli casalinghi; elettrodomestici; materiale elettrico |
47.89.09 | Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti nca |
47.99.10 | Commercio al dettaglio di prodotti vari, mediante l’intervento di un dimostratore o di un incaricato alla vendita (porta a porta) |
96.02.02 | Servizi degli istituti di bellezza |
96.02.03 | Servizi di manicure e pedicure |
96.09.02 | Attività di tatuaggio e piercing |
96.09.03 | Agenzie matrimoniali e d’incontro |
96.09.04 | Servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari) |
96.09.09 | Altre attività di servizi per la persona nca |
Ecco invece l’elenco dei codici ATECO di cui al decreto Ristori n. 137/2020 aggiornato dal decreto n. 149 del 9 novembre 2020:
Codice ATECO |
493210 - Trasporto con taxi |
493220 - Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente |
493901 - Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano |
522190 – Altre attività connesse ai trasporti terrestri NCA |
551000 - Alberghi |
552010 - Villaggi turistici |
552020 - Ostelli della gioventù |
552030 - Rifugi di montagna |
552040 - Colonie marine e montane |
552051 - Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence |
552052 - Attività di alloggio connesse alle aziende agricole |
553000 - Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte |
559020 - Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero |
561011-Ristorazione con somministrazione |
561012-Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole |
561030-Gelaterie e pasticcerie |
561041-Gelaterie e pasticcerie ambulanti |
561042-Ristorazione ambulante |
561050-Ristorazione su treni e navi |
562100-Catering per eventi, banqueting |
563000-Bar e altri esercizi simili senza cucina |
591300 - Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi |
591400-Attività di proiezione cinematografica |
749094 - Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport |
773994 - Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi |
799011 - Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento |
799019 - Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio |
799020 - Attività delle guide e degli accompagnatori turistici |
823000-Organizzazione di convegni e fiere |
855209 - Altra formazione culturale |
900101 - Attività nel campo della recitazione |
900109 - Altre rappresentazioni artistiche |
900201 - Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli |
900209 - Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche |
900309 - Altre creazioni artistiche e letterarie |
900400-Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche |
920009 - Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo) |
931110-Gestione di stadi |
931120-Gestione di piscine |
931130-Gestione di impianti sportivi polivalenti |
Proroga secondo acconto imposte al 30 aprile 2021: le novità del decreto Ristori quater
Al netto delle misure sopra analizzate per i soggetti ISA, il decreto Ristori quater estende il rinvio al 30 aprile 2021 dei versamenti relativi alla dichiarazione dei redditi alle imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
La proroga si applica inoltre alle attività oggetto delle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre e a quelle operanti nelle zone rosse, nonché per i ristoranti in zona arancione, a prescindere dal volume di fatturato e dall’andamento dello stesso.
Il decreto Ristori quater istituisce inoltre un Fondo finalizzato a realizzare nel 2021 la perequazione delle misure fiscali e di ristoro concesse con i provvedimenti emergenziali adottati nell’ambito della emergenza COVID-19, da destinare ai soggetti beneficiari di sospensione fiscali e contributive e che registrano una significativa perdita di fatturato.
Secondo acconto imposte sui redditi 2020: metodo previsionale per chi paga
Un aspetto da evidenziare è che la proroga del secondo acconto delle imposte appare di portata assai “limitata.”
Già a regime infatti è possibile ricalcolare la seconda rata di acconto, nel caso di riduzione di reddito, proprio al fine di evitare di pagare più di quanto effettivamente dovuto.
Se uniamo la norma ordinaria con le novità sul metodo previsionale, emerge chiaramente che i benefici della proroga del secondo acconto del 30 novembre 2020 saranno limitati a poche casistiche.
La possibilità di applicare il metodo previsionale salva i contribuenti esclusi dalla proroga, che potranno pagare il secondo acconto sulla base del reddito presunto, a patto che venga versato almeno l’80% di quanto effettivamente dovuto. Il margine di tolleranza del 20% salva dal “rischio sanzioni.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Proroga scadenze imposte 2020, quando si paga il secondo acconto