Riforma pensioni, quali sono le novità 2017? Vediamo quali sono gli interventi della riforma delle pensioni che cambieranno il sistema previdenziale italiano.
Riforma pensioni, si cambia: nel 2017 sono in arrivo tante novità sulle pensioni per i lavoratori italiani.
Anticipo pensionistico, Ape social, esodati, lavoratori precoci e usuranti, Opzione donna e aumento della Quattordicesima: sono questi gli argomenti che hanno occupato il dibattito tra sindacati e Governo e che hanno portato le parti sociali a raggiungere un accordo congiunto.
Adesso, dopo il primo accordo firmato da Governo e sindacati avvenuto a fine settembre, il Governo ha convocato nuovamente i sindacati per fare il punto sulle misure cruciali della riforma pensioni.
Come ha dichiarato il premier Matteo Renzi, la prossima Legge di Stabilità 2017, che si chiamerà Legge di Bilancio, dovrà arrivare a Bruxelles entro sabato nella prima forma di draft budgetary plan e contenere gli interventi di riforma del sistema pensionistico italiano per i quali il Governo ha a disposizione 6 miliardi di euro per i prossimi tre anni.
In attesa di conoscere la bozza ufficiale della Legge di Bilancio, contenente tutti gli interventi della riforma delle pensioni, facciamo il punto sulle principali novità della riforma pensioni e sulle misure che entreranno in vigore e cambieranno il sistema previdenziale italiano.
Riforma Pensioni 2017: l’Ape
Tra le novità della riforma pensioni fortemente voluta dal Governo c’è l’APE, l’anticipo pensionistico che consentirà ai lavoratori che ne faranno richiesta di andare in pensione anticipata.
L’Ape è una delle misure chiave su cui si fonda la riforma delle pensioni 2017: l’anticipo pensionistico infatti consente ai lavoratori l’uscita anticipata dal mondo del lavoro grazie ad un prestito con la banca o le assicurazioni che sarà poi restituito tramite apposite rate.
L’Ape previsto dalla riforma pensioni sarà di tre differenti tipologie: volontaria, aziendale e Social, quest’ultima nata per favorire particolari categorie deboli e svantaggiate. Il Governo, infatti, ha formulato l’Ape Social quale particolare ipotesi di uscita anticipata dal mondo del lavoro che consentirà a particolari categorie di lavoratori quali disabili, disoccupati, lavoratori inabili a seguito di infortunio sul lavoro e lavoratori impegnati in attività usuranti di poter usufruire dell’uscita anticipata ma a costo zero.
Attualmente l’elenco dei lavori che beneficeranno dell’Ape Social non è stata ancora definita.
Per approfondire leggi anche:
Riforma pensioni 2017: cos’è l’Ape? La guida completa
Ape social: soggetti beneficiari e importi
Riforma Pensioni 2017: estensione e aumento della Quattordicesima
La riforma pensioni porterà anche una estensione e un aumento della Quattordicesima.
La Quattordicesima verrà erogata secondo nuovi limiti di reddito per i pensionati che porteranno la platea dei beneficiari della Quattordicesima a 3 milioni di persone, includendo anche quei pensionati che guadagnano fino a 13.050 euro annui.
Nella prossima Legge di Bilancio poi la Quattordicesima aumenterà del 30% a partire dal 2017 ma solo per chi percepisce la pensione minima.
Per approfondire:
Pensioni, Quattordicesima: nuovi importi e beneficiari. Ecco cosa cambia
Riforma Pensioni 2017: cumulo gratuito contributi
Rientra nella legge di Bilancio anche il cumulo gratuito dei contributi versati in periodi diversi con più enti previdenziali.
Beneficieranno dell’estensione del cumulo gratuito i lavoratori iscritti all’Inps, gestione separata e gli autonomi, ma resteranno esclusi i contributi delle Casse Professionali.
Per approfondire leggi anche:
Cumulo gratuito dei contributi: cos’è e come funziona?
Riforma Pensioni 2017: ottava clausola di salvaguardia esodati
Legge di Stabilità 2017 conterrà anche le risorse per l’ottava salvaguardia dei lavoratori esodati, quei lavoratori che sono rimasti fuori dal mondo del lavoro ma che si trovano anche privi dei requisiti necessari per accedere alla pensione.
L’ottava salvaguardia, che dovrebbe essere l’ultima per 34 mila esodati esclusi dalle salvaguardie degli anni scorsi, sarà finanziata con le risorse avanzate dal fondo destinato alla tutela del lavoratori esodati.
Riforma Pensioni 2017: i lavoratori precoci
Sui lavoratori precoci il Governo deve sciogliere il nodo della Quota 41, che consentirebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.
Una possibilità al momento possibile solo per i lavoratori che possiedono i requisiti richiesti dalla legge, ma che se venisse riconosciuta a tutti i lavoratori precoci permetterebbe uno sconto di 10 mesi per le donne e di un anno e 10 mesi per gli uomini rispetto agli attuali requisiti per la pensione anticipata.
Per approfondire leggi anche:
Pensioni: Quota 41 per i lavoratori precoci. Le novità previste nella legge di Stabilità 2017
Riforma Pensioni 2017: lavori usuranti
Sui lavori usuranti è intervenuta la riforma pensioni che ha previsto alcune novità per questi lavoratori: la pensione di anzianità potrà essere richiesta con quota da 97,6 a 100,6 ed almeno 35 anni di contributi.
Grazie a questo intervento per i lavori usuranti si andrà in pensione anticipata rispetto alla pensione di vecchiaia anche in vista dell’abolizione delle finestre mobili, come previsto dalla riforma Fornero.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riforma Pensioni: tutte le novità 2017. La guida completa