Fattura elettronica e corrispettivi telematici in ritardo fanno scattare la comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate: lettere di compliance in arrivo per coloro che non hanno rispettato i tempi. Per mettersi in regola è possibile seguire anche la strada della tregua fiscale, sanzioni ridotte ma solo entro la scadenza del 31 marzo: i dettagli nel provvedimento del 6 marzo 2023

Comunicazione dall’Agenzia delle Entrate in arrivo presso il domicilio digitale di coloro che non hanno rispettato i termini di trasmissione fissati per fattura elettronica e corrispettivi telematici.
Il ritardo fa scattare la lettera di compliance che apre il dialogo con il Fisco. Due le possibilità: fornire, e richiedere, nuovi elementi e motivazioni all’Agenzia delle Entrate o mettersi in regola, anche beneficiando dalla tregua fiscale.
In questo ultimo caso, però, è necessario agire con tempestività, entro la scadenza del 31 marzo 2023.
Tutti i dettagli e le istruzioni da seguire sono contenute nel provvedimento numero 61196 del 6 marzo 2023.
Fattura elettronica e corrispettivi telematici in ritardo fanno scattare la comunicazione da parte dell’AdE
In caso di ritardo sui termini previsti per la trasmissione della fattura elettronica e dei corrispettivi telematici, i soggetti passivi IVA ricevono la segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate: “ciò consente al contribuente di poter fornire elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti in grado di giustificare la presunta anomalia”, motiva l’Amministrazione finanziaria.
La lettera di compliance riporta i seguenti dati:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo della comunicazione e periodo d’imposta;
- codice atto;
- modalità attraverso le quali è possibile accedere ai dettagli sull’anomalia riscontrata;
- istruzioni da seguire per richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti;
- istruzioni per regolarizzare errori o omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse.
Il contribuente, destinatario della lettera di compliance, può accedere ai dati anche dal portale dell’Agenzia delle Entrate:
- tramite il cassetto fiscale;
- l’area web Fatture e Corrispettivi, che mette in evidenza:
- l’elenco delle fatture emesse oltre i termini previsti con i seguenti dettagli:
- Numero delle fatture emesse in ritardo;
- Tipo fattura;
- Tipo Documento;
- Numero Fattura/Documento;
- Data Fattura/Documento;
- Data di trasmissione;
- Identificativo SDI file.
- l’elenco dei corrispettivi giornalieri telematici trasmessi oltre i termini:
- Numero degli invii trasmessi in ritardo;
- ID Invio;
- Matricola dispositivo;
- Data di rilevazione;
- Data di trasmissione.
- l’elenco delle fatture emesse oltre i termini previsti con i seguenti dettagli:
Le informazioni vengono messe anche a disposizione della Guardia di Finanza.
Fattura elettronica e corrispettivi telematici in ritardo: sanzioni ridotte con la tregua fiscale
Come emerge dalle istruzioni fornite nella comunicazione, sono due le possibilità una volta che si riceve la lettera di compliance IVA:
- richiedere o fornire nuovi dati all’Amministrazione finanziaria, anche tramite intermediari, per integrare le informazioni a disposizioni ed eventualmente rivedere la sua posizione;
- sanare le irregolarità.
Su questo secondo punto vale la pena soffermarsi. In linea generale è possibile beneficiare del ravvedimento operoso e quindi della riduzione delle sanzioni in maniera proporzionale al tempo trascorso, come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.
Come indica il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, però, per mettersi in regola è possibile anche seguire le strade tracciate dalla tregua fiscale per sanare le violazioni formali o sostanziali. La via, però, resta percorribile solo se si procede entro la scadenza del 31 marzo 2023.
“Con riferimento alle violazioni formali commesse entro il 31 ottobre 2022, e a quelle prodromiche alle violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a periodi d’imposta precedenti, i contribuenti, inoltre, potranno beneficiare delle riduzioni sanzionatorie previste dall’articolo 1 della legge 29 dicembre 2022, n, 197, se regolarizzeranno le anomalie entro il 31 marzo 2023”.
Per sanare gli errori formali è possibile versare una somma pari a 200 euro per il periodo d’imposta, cui si riferiscono le violazioni, se le stesse non hanno avuto un impatto sulla corretta determinazione e liquidazione del tributo.
Al contrario, in caso di ripercussione sulla dichiarazione annuale, è possibile mettersi in regola versando un diciottesimo delle sanzioni ordinariamente previste per la mancata o tardiva emissione della fattura e per l’omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica o corrispettivi telematici in ritardo? Comunicazione dalle Entrate e sanzioni ridotte