Credito imposta adeguamento ambienti di lavoro: è previsto per i nuovi ascensori?

Tommaso Gavi - Imposte

Credito di imposta adeguamento ambienti di lavoro, non è riconosciuto per le spese relative all'acquisto e all'installazione di un nuovo ascensore. Lo spiega la risposta all'interpello numero 361 del 16 settembre 2020: la disposizione citata dall'istante non impone l'incremento degli ascensori per la riapertura delle attività commerciali in sicurezza.

Credito imposta adeguamento ambienti di lavoro: è previsto per i nuovi ascensori?

Credito di imposta adeguamento ambienti di lavoro: se ne ha diritto per le spese relative all’acquisto e all’installazione di un nuovo ascensore?

La risposta all’interpello numero 361 del 16 settembre 2020 esclude tale possibilità.

Il documento di prassi non condivide la soluzione proposta dall’istante in quanto l’agevolazione è prevista per il rispetto delle prescrizioni sanitarie legate al contenimento dei contagi da coronavirus.

La disposizione citata ha lo scopo di regolamentare l’uso degli impianti esistenti e non impone l’incremento degli ascensori per la riapertura delle attività commerciali in sicurezza.

Credito imposta adeguamento ambienti di lavoro: è previsto per i nuovi ascensori?

Il credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro non può essere riconosciuto per l’acquisto e l’installazione di nuovi ascensori.

Lo chiarisce la risposta all’interpello numero 361 del 16 settembre 2020.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 361 del 16 settembre 2020
Articolo 1, commi da 98 a 108, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. Cumulo del credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno e del credito di imposta per investimenti in beni strumentali.

L’Amministrazione finanziaria non condivide la soluzione proposta dall’istante in merito all’agevolazione prevista dal decreto Rilancio, DL 19 maggio 2020, n. 34, all’articolo 120.

La misura ha introdotto un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 per gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus, riconosciuto per un massimo di 80.000 euro.

I destinatari dell’agevolazione sono le imprese e i professionisti con luoghi aperti al pubblico che sono indicati nell’allegato 1 del decreto.

Nel caso concreto l’istante chiede di sapere se ha diritto al credito di imposta per le spese relative all’acquisto e all’installazione di un ulteriore ascensore, dal momento che il rispetto delle prescrizioni renderebbe del tutto insufficiente il numero di ascensori presenti.

L’Agenzia delle Entrate esclude tale possibilità e fornisce le motivazioni dell’interpretazione normativa.

Credito imposta adeguamento ambienti di lavoro: perché non si può richiedere per i nuovi ascensori

Nel documento di prassi l’Agenzia delle Entrate spiega i motivi per i quali non può essere riconosciuto il credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro per le spese relative all’acquisto e all’installazione di nuovi ascensori.

Tale credito d’imposta può essere utilizzato in due modi:

  • esclusivamente in compensazione con modello F24, in base a quanto previsto dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;
  • può essere ceduto entro il 31 dicembre 2021, anche parzialmente, ad altri soggetti tra i quali banche e altri intermediari finanziari.

A fornire i criteri e le modalità di applicazione della misura è il provvedimento Prot. n. 259854 del 10 luglio 2020.

Con la circolare numero 20 dello stesso giorno, 10 luglio 2020, sono stati forniti i primi chiarimenti in relazione all’agevolazione.

Gli interventi agevolabili sono di due tipi:

  • edilizi, ovvero quelli necessari per il rifacimento di spogliatoi e mense, per la realizzazione di spazi medici, di ingressi e spazi comuni e gli arredi di sicurezza;
  • interventi per l’acquisto di arredi finalizzati a garantire la riapertura delle attività commerciali in sicurezza.

La ratio legis delle disposizione chiarisce che gli interventi devono essere stati prescritti da disposizioni normative o previsti dalle linee guida per le riaperture delle attività elaborate da amministrazioni centrali, enti territoriali e locali, associazioni di categoria e ordini professionali.

La richiesta dell’istante non rientra tra gli interventi citati in quanto la disposizione regionale, a cui si fa riferimento, mira a regolamentare l’uso degli impianti esistenti.

Non viene, dunque, in alcun modo imposto l’incremento degli ascensori per consentire la riapertura delle attività commerciali in sicurezza.

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