Corrispettivi telematici, l’INT interviene sullo spot MEF: serve informazione

Tommaso Gavi - IVA

Corrispettivi telematici, l'Istituto Nazionale Tributaristi prende posizione sul discusso spot del MEF sullo scontrino elettronico con il comunicato del 10 gennaio 2020. Il Presidente Alemanno mette in evidenza le opportunità del digitale e la necessità di una corretta informazione.

Corrispettivi telematici, l'INT interviene sullo spot MEF: serve informazione

Corrispettivi telematici, il comunicato INT prende posizione contro lo spot del MEF: il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, esprime perplessità nel comunicato del 10 gennaio 2020.

Per voce del suo Presidente, l’INT sottolinea l’importanza del processo di digitalizzazione in ambito fiscale e la parallela necessità di corretta informazione.

Alemanno ribadisce inoltre l’indispensabilità di un professionista intermediario fiscale per rendere possibile qualsiasi cambiamento.

Corrispettivi telematici, l’Istituto Nazionale Tributaristi sullo spot MEF: il comunicato stampa del 10 gennaio 2020

Anche l’Istituto Nazionale Tributaristi non ha lasciato passare sotto traccia lo spot del MEF sullo scontrino elettronico e i corrispettivi telematici.

Nel comunicato stampa del 10 gennaio 2020, il Presidente dell’INT Riccardo Alemanno ha ribadito l’opportunità di cogliere le sfide del processo di digitalizzazione attraverso l’imprescindibile supporto di professionisti intermediari fiscali.

Il Presidente dell’INT ha dichiarato che:

La digitalizzazione costituisce una grande opportunità, ma senza il supporto degli intermediari fiscali non avrebbe possibilità di successo, le problematiche legate ad una normativa complessa e in continua evoluzione sono innumerevoli ed ogni impresa ha una sua soggettività, l’apporto serio e corretto di un professionista intermediario fiscale sarà sempre indispensabile.”

Così come l’Ordine dei commercialisti di Roma, anche l’Istituto Nazionale Tributaristi ha preso posizione contro la semplificazione dello spot del MEF sullo scontrino elettronico che ha fatto tanto discutere.

Corrispettivi telematici, spot MEF, Alemanno: bisogna fare informazione

Nel comunicato del 10 gennaio, Alemanno si esprime senza mezzi termini ribadendo la grande opportunità della digitalizzazione in ambito fiscale e dei corrispettivi telematici.

Il Presidente pone l’accento sulla corretta informazione verso i contribuenti:

“Non mi convincono gli spot pubblicitari in ambito fiscale o professionale, quello del MEF sui corrispettivi telematici e presunti automatismi della contabilità, contiene mezze verità di un sistema rivoluzionario per le imprese che non può essere spiegato in pochi secondi, ma che richiederebbe una chiara, corretta ed approfondita informazione.”

Lo spot incriminato semplificherebbe eccessivamente i processi legati all’uso dei corrispettivi telematici, creando confusione.

Il Presidente dell’INT invita ad un approccio ancorato alla realtà e, per fare chiarezza, sottolinea che:

“Gli unici automatismi riguardano la contabilizzazione dei corrispettivi, da qui ad una contabilità automatica ce ne passa. Vorrei che qualche rappresentante del MEF passasse qualche ora in un qualsiasi studio di servizi contabili per verificare quante problematiche quotidianamente sono legate alla digitalizzazione del nostro sistema fiscale.”

L’ultimo invito, non meno importante, è quello alla corretta informazione. Nel merito, Alemanno evidenzia che la priorità è quella di rendere partecipi i contribuenti dei cambiamenti in ambito fiscale:

“Voglio però ribadire che anziché spot pubblicitari, bisognerebbe fare informazione, mi chiedo ad esempio quanti contribuenti sia edotti del fatto che dal 2020 per la detrazione del 19% dall’Irpef, salvo alcune esclusioni, le spese dovranno essere pagate con sistemi tracciabili altrimenti non potranno essere detratte.”

Il comunicato evidenzia lo sforzo dei professionisti e la necessità di un intervento pubblico che renda l’informazione sempre più chiara ed efficace.

“Certo i professionisti contabili stanno comunicando alla propria utenza tale nuovo obbligo, ma se da un lato lo Stato mette in campo determinati strumenti ritenuti efficaci per la giusta lotta all’evasione, dall’altro ha il dovere di informare compiutamente i contribuenti. Abbiamo un formidabile rete pubblica radio televisiva che sia utilizzata anche a tale scopo, magari avrebbe più senso di alcuni talk che non fanno informazione ma solo ulteriore confusione, proprio come lo spot contestato.”

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