Contagi coronavirus, l'8 aprile 2020 l'INAIL diffonde lo studio del gruppo di lavoro ISS, Istituto superiore di sanità, Ambiente e Qualità dell'aria Indoor. La pubblicazione fornisce indicazioni su come migliorare la qualità dell'aria in ambienti domestici e nei luoghi di lavoro.

Contagi coronavirus, l’INAIL diffonde lo studio del gruppo di lavoro ISS, Istituto superiore di sanità, Ambiente e Qualità dell’aria Indoor.
La pubblicazione viene resa disponibile tramite la notizia dell’8 aprile 2020 ed è aggiornata allo scorso 23 marzo 2020.
Al centro del documento c’è la qualità dell’aria, un aspetto che, grazie a pochi e semplici consigli, può limitare la diffusione del fenomeno virale.
Gli ambienti presi in considerazione nello studio sono quelli domestici e i luoghi di lavoro.
La scelta di concentrare buona parte della pubblicazione sulla casa è legata al fatto che, dopo l’introduzione delle misure restrittive, tale ambiente coincide con il luogo di lavoro di tutti i lavoratori che usano la modalità agevole.
Contagi coronavirus, INAIL: prevenzione e sicurezza nell’ambiente domestico
Per limitare al massimo i contagi da coronavirus l’8 aprile 2020 l’INAIL diffonde uno studio di gruppo di lavoro ISS, Istituto superiore di sanità, Ambiente e Qualità dell’aria Indoor.
Il documento dal titolo “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2” si concentra sul miglioramento della qualità dell’aria in ambiente domestico e nei luoghi di lavoro.
- INAIL - Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020 aggiornato al 23 marzo 2020
- Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 Gruppo di Lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’Aria Indoor.
Una buona qualità dell’aria, infatti, aiuta a ridurre i contagi.
La scelta di concentrare la prima metà all’ambiente domestico è legata al fatto che, per i lavoratori in modalità agile, la casa è di fatto diventato il luogo di lavoro, dopo l’introduzione delle misure restrittive.
Il primo consiglio in casa è il ricambio di aria in ogni ambiente.
Oltre ad i rischi legati al virus una scarsa areazione produce diversi fenomeni quali mal di testa, irritazione di occhi e gola, affaticamento delle vie respiratorie, asma, allergie, problemi cardiovascolari, riduzione delle prestazioni cognitive e della produttività.
Il secondo consiglio è legato al riscaldamento. Poiché in alcuni frangenti della giornata l’impianto si presume in funzione, è opportuno assicurarsi di mantenere un certo grado di umidità, attraverso l’uso degli appositi contenitori in ceramica.
Il terzo aspetto riguarda le pulizie quotidiane. Lo studio consiglia di prestare particolare attenzione alle superfici toccate più di frequente: porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, cellulari, tastiere, telecomandi, stampanti.
Sulla plastica e l’acciaio inossidabile, in condizioni sperimentali, il virus riesce a resistere, mostrando comunque una perdita della carica virale nel tempo. La metà delle particelle non sarebbe più infettiva dopo poco più di un’ora.
Per le operazioni di pulizia è consigliato l’uso di panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone o con alcol etilico al 75%.
È inoltre opportuno utilizzare i guanti ed arieggiare gli ambienti durante e dopo l’uso dei prodotti.
Contagi coronavirus, INAIL: prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro
La seconda parte del documento di studio diffuso dall’INAIL riguarda le operazioni consigliate nei luoghi di lavoro per limitare i contagi da coronavirus.
Le variabili da considerare in relazione ai luoghi di lavoro sono molte: le attività svolte dalle persone, le mansioni, i comportamenti, la corretta applicazione delle procedure organizzative e gestionali, le caratteristiche dell’edificio, la presenza e l’utilizzo di impianti tecnologici, le attività di sanificazione e le manutenzioni.
Restano ferme le principali disposizioni previste dalle misure anti Covid-19:
- utilizzo di dispositivi di protezione individuale;
- il mantenimento della distanza di un metro fra le persone;
- tossire e starnutire coprendo naso e bocca, usando fazzoletti o nella piega del gomito;
- lavare le mani con acqua e sapone o gel idroalcolico.
A queste si deve aggiungere la pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione con panni in microfibra per garantire il necessario ricambio d’aria degli ambienti.
Negli edifici che prevedono sistemi di ventilazioni, gli stessi devono essere attivi 24 ore su 24 al fine di garantire un continuo scambio con l’esterno.
La funzione di ricircolo deve essere disattivata per evitare l’eventuale trasporto di batteri e virus.
Anche in questo caso è opportuno l’uso di panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone o con alcol etilico al 75%.
Nel documento sono inoltre presenti specifiche indicazioni per particolari ambienti.
Nei luoghi in cui sono presenti distributori di bevande automatiche, locali spesso senza finestre, deve essere prevista una pulizia periodica ed una giornaliera delle apposite tastiere.
Nei mezzi pubblici devono essere costantemente attivi gli impianti di climatizzazione dell’aria e i finestrini.
In ogni ambiente, inoltre, si deve fare attenzione alle superfici che sono toccate con maggiore frequenza.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contagi coronavirus, INAIL: prevenzione e sicurezza in casa e nel luogo di lavoro