Oggi, 20 novembre, si è svolto a Roma il XXIII convegno nazionale dell’istituto nazionale tributaristi. Tra i temi: la Legge di Bilancio, con novità e proposte, il concordato preventivo biennale e l’impatto dell'intelligenza artificiale per i professionisti
Oggi, 20 novembre, presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale di Piazza Monte Citorio a Roma si è svolto il XXIII convegno nazionale INT dal titolo “Tributaristi INT a tutela della categoria e dei contribuenti”.
Tanti i temi che saranno affrontati nell’appuntamento: dalla Legge di Bilancio 2025 al concordato preventivo biennale, passando per le novità in tema di ravvedimento operoso e sanzioni e l’intelligenza artificiale.
Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e il presidente dell’INT, Riccardo Alemanno.
Nella discussione sull’intelligenza artificiale sono intervenuti il direttore generale di AssoSoftware, Roberto Bellini, e il professor Enrico Maria Molinari.
Dal consolidato familiare alla malattia per i professionisti: le novità del XXIII convegno nazionale dell’INT
Oggi, mercoledì 20 novembre 2024, dalle 10:00 alle 13:30 si è tenuto il XXIII Convegno Nazionale dal titolo "Tributaristi INT a tutela della categoria e dei contribuenti".
L’appuntamento, che si è tenuto presso la sala Cristallo dell’Hotel Nazionale in Piazza Monte Citorio a Roma, ha affrontato diversi temi ed è stato seguito in presenza dalla redazione di Informazione Fiscale.
In apertura sono stati portati i saluti di Paola De Maio, consigliera nazionale e delegata provinciale di Roma, e di Edoardo Boccalini, segretario nazionale.
In apertura, della conferenza stampa il presidente dell’INT Riccardo Alemanno, ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento, il primo trasmesso in streaming, che ha visto la partecipazione online di oltre 600 tributaristi.
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Successivamente il presidente dell’INT e il vice presidente vicario, Giorgio Del Ghingaro, hanno presentato la richiesta di un elenco pubblico degli intermediari.
L’elenco è già tenuto aggiornato dall’Agenzia delle Entrate ma rendendolo pubblico lo stesso contribuente potrebbe verificare lo stato del consulente a cui sceglie di affidarsi, ed essere al corrente di eventuali sanzioni o inabilitazioni.
È stato poi letto il messaggio del Sottosegretario al MEF, Federico Freni, il quale ha richiamato le sfide aperte della riforma fiscale e l’importanza del ruolo dei professionisti.
Oltre a tale richiesta sono state indicate due ulteriori proposte a modifica dell’impianto originario del DDL di Bilancio 2025, presentato alla Camera.
Le richieste sono state sintetizzate dallo stesso presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, ai microfoni di Informazione Fiscale.
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Il secondo punto oggetto della discussione è stato quello della tutela del professionista in caso di malattia, al momento riservata esclusivamente ai professionisti iscritti all’albo.
La proposta, legata all’equità e allo stesso trattamento e per evitare una “discriminazione vera e propria”, era stata formalizzata in un emendamento alla Manovra 2025 che ha superato la prima scrematura degli emendamenti ma che è stato accantonato, come reso noto dallo stesso presidente Alemanno nella parte finale del convegno.
Per malattia grave e infortunio, chi è iscritto ad albo può sospendere gli adempimenti fiscali e tributari mentre gli altri professionisti non hanno tale possibilità. La modifica, che verrà nuovamente suggerita nel prossimo veicolo normativo, è quella di allargare la platea comprendendo anche gli albi, i registri e gli elenchi della legge 4 del 2013. Lo stesso anche in relazione alla maternità.
Il presidente Alemanno ha evidenziato che la norma introdotta in via sperimentale prevedeva risorse per 7 milioni di euro ma sono stati utilizzati solo il 5 per cento delle risorse.
L’ulteriore proposta è quella legata al cosiddetto “consolidato familiare”, ovvero la possibilità di compensare crediti e debiti dei componenti dello stesso nucleo familiare, alleggerendo anche gli adempimenti legati ai rimborsi dell’Agenzia delle Entrate.
Su questa proposta ha mostrato apertura anche Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera, intervenuto nel corso del convegno.
La stessa apertura sarebbe riservata anche ad altre proposte di modifica al testo del DDL di Bilancio, senza intaccare l’impianto generale della Manovra.
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Nel corso della mattinata sono intervenute anche le parlamentari Laura Cavandoli ed Elisa Montemagni, che si sono soffermate sulle proposte dell’INT.
Concordato preventivo biennale: i nodi da sciogliere dopo la riapertura
Alla discussione sulla Manovra 2025 si è affiancata quella legata al concordato preventivo biennale.
L’intervento del consigliere nazionale, Salvatore Cuomo, ha evidenziato i nodi da sciogliere dopo la riapertura dei termini per l’adesione al 12 dicembre 2024.
Il consigliere nazionale ha sottolineato il ruolo dell’INT fin dall’introduzione del nuovo strumento, con le sollecitazioni a governo e istituzioni già dall’emanazione dei decreti ministeriali.
Tra i punti che necessitano chiarimenti c’è l’interpretazione della norma nel caso di modifiche che riguardano le compagini sociali. Su questo e su altri aspetti è stato richiesto di utilizzare l’ulteriore tempo legato alla riapertura per fornire un’interpretazione autentica delle norme, senza lasciare tale compito alle FAQ pubblicate a più riprese dall’Agenzia delle Entrate.
La prospettiva delineata dal consigliere Salvatore Cuomo è stata quella di fornire chiarimenti sulle modifiche degli aspetti migliorabili, in vista della possibile applicazione della norma dal prossimo anno.
La posizione dell’INT sullo strumento di compliance si è espresso anche lo stesso presidente Alemanno, evidenziando il ruolo dei tributaristi quali consulenti affianco ai propri assistiti:
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La riapertura, come chiarito dallo stesso Alemanno, è stata favorita dalle richieste delle associazioni di categoria. Lo stesso governo ha valutato tale possibilità, rendendola concreta però dopo la scadenza per l’adesione fissata allo scorso 31 ottobre.
La riapertura dei termini avrà effetti positivi secondo Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera.
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I numeri legati all’adesione al concordato preventivo biennale sono determinanti per la possibilità di inserire nuove misure legate a un ulteriore taglio dell’IRPEF per i ceti medi e l’eventuale innalzamento del tetto del regime forfettario.
Anche l’intelligenza artificiale tra i temi affrontati nel XXIII convegno dell’INT
Nel corso del XXIII convegno nazionale dell’INT è stato anche presentato il libro “IL GRANDE GIOCO Parte prima: la promessa”.
Nel suo intervento l’autore, Angelo Deiana, ha spiegato di aver inserito all’interno del libro 50 lezioni di consapevolezza legate a temi dell’innovazione, dell’utilizzo dei dati e della stessa intelligenza artificiale.
Di quest’ultima sono stati forniti esempi sulle applicazioni e sulle novità legate all’AI conversazionale, che permette di interfacciarsi facendo progressivamente l’80 per cento dei compiti routinari svolti da ciascun essere umano.
Nel corso dell’intervento sono state anticipate anche alcune possibili applicazioni per i professionisti, che potrebbero portare all’incremento della produttività.
Proprio sul tema dell’intelligenza artificiale si è concentrata la parte finale del convegno, in cui sono intervenuti Roberto Bellini, direttore generale di AssoSoftware, e Enrico Maria Molinari, professore universitario e membro Comitato Tecnico-Scientifico Fondazione ITS Academy Innovaprofessioni Regione Lombardia, in collegamento on line.
Nell’analisi del direttore di AssoSoftware sono stati indicati alcuni punti fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tra questi: la mancanza di una governance sovranazionale, la mancanza di trasparenza e riproducibilità degli algoritmi, la concentrazione della tecnologia in pochi attori (Big tech), le questioni legati alla responsabilità legale in ambito IA e alla riservatezza, la scarsità di competenze e di formazione degli operatori e la difficoltà a trasferire i vantaggi nel business.
Vantaggi che però possono fare la differenza anche nel mondo dei professionisti, sotto diversi aspetti, come messo in evidenza da Roberto Bellini.
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Anche l’intelligenza artificiale è e sarà uno strumento estremamente importante per i professionisti, nonostante le numerose sfide. L’efficacia nell’utilizzo dipenderà da quella “intelligenza artigianale”, tipica dell’essere umano, richiamata dal professor Molinari nel suo intervento.
Se l’intelligenza artificiale si inserisce in scenari in continua evoluzione, la stessa evoluzione interessa il quadro normativo tributario.
Nella parte finale del convegno l’intervento di Giuseppe Zambon, vicepresidente nazionale in collegamento on line, si è soffermato sul nuovo ravvedimento operoso dopo la riforma delle sanzioni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dal consolidato familiare alla malattia per i professionisti: le novità nel XXIII convegno nazionale dell’INT