Condono bollo auto, due vie per la pace fiscale

Bollo auto, arriva il condono: pace fiscale con cancellazione totale dei debiti fino a 1.000 euro per le cartelle dal 2000 al 2010 e rottamazione ter per quelle affidate entro il 31 dicembre 2017. Ecco le ultime novità.

Condono bollo auto, due vie per la pace fiscale

Condono bollo auto con due diverse opzioni. La pace fiscale prevista nel 2019 non consentirà sempre la cancellazione automatica della tassa automobilistica non pagata.

La pace fiscale per il bollo auto sarà a due vie: il condono totale del debito maturato è previsto soltanto per le cartelle relative al periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 e che non superano l’importo complessivo di 1.000 euro.

Chi, invece, non ha pagato il bollo negli anni successivi - o è titolare di un debito di importo superiore ai 1.000 euro - potrà beneficiare della rottamazione ter delle cartelle affidate entro il 31 dicembre 2017.

Lo stralcio totale dei debiti è limitato ad uno specifico periodo temporale. Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, approvato in via definitiva dal Governo il 15 ottobre 2018, stabilisce tuttavia diverse opzioni di adesione alla pace fiscale, tra le quali figura la nuova rottamazione delle cartelle.

Il bollo auto relativo a cartelle affidate fino al 31 dicembre 2017 potrà essere pagato beneficando del condono soltanto di sanzioni e interessi di mora. Il debito dovrà essere pagato in misura integrale, con la possibilità tuttavia di versare la somma dovuta a rate in cinque anni.

Sul condono del bollo auto previsto dalla pace fiscale è bene fare chiarezza: l’idea errata diffusasi nelle ultime ore è che tutte le cartelle relative alla tassa automobilistica saranno totalmente cancellate.

Condono bollo auto, quando è prevista la cancellazione totale delle cartelle fino a 1.000 euro

Lo stralcio totale delle cartelle fino a 1.000 euro è circoscritto ad uno specifico periodo temporale, compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010.

Soltanto in questo caso il condono del bollo auto, così come di imposte e tasse locali (IMU, TASI e TARI per fare alcuni esempi) sarà totale e, secondo quanto previsto dalle novità introdotte con la pace fiscale 2019, il debito sarà cancellato d’ufficio al 31 dicembre 2018.

Le verifiche che i contribuenti dovranno fare per capire se dovranno pagare o meno il bollo auto degli anni passati sono due:

  • importo della cartella: non dovrà essere superiore a 1.000 euro;
  • data di notifica della cartella: dovrà essere compresa tra il 2000 e il 2010.

Nel rispetto dei requisiti sopra indicati, il contribuente non dovrà fare nulla. Al contrario sarà l’Agenzia delle Entrate Riscossione ad inviare una comunicazione con le quote condonate.

Condono bollo auto, pace fiscale con rottamazione in 5 anni dal 2019

Chi non rientra nei casi di condono totale delle cartelle, potrà pagare il bollo auto degli anni passati beneficiando della rottamazione ter delle cartelle 2019.

A poter aderire alla nuova definizione agevolata sono i contribuenti con cartelle affidate agli Agenti della Riscossione dal 2000 e fino al 31 dicembre 2017. La rottamazione del bollo auto, tuttavia, è di gran lunga differente rispetto allo stralcio totale delle cartelle fino a 1.000 euro.

Con la rottamazione, infatti, al contribuente verrà richiesto il pagamento integrale del debito, corrispondente nel caso specifico alla somma del bollo auto non pagato. Ad esser cancellati in questo caso sono gli importi di interessi e sanzioni maturati negli anni.

Quindi, per le cartelle che superano i 1.000 euro e relative al periodo che va dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2017, l’unica possibilità di pace fiscale sarà la rottamazione e l’importo del debito al netto di sanzioni e interessi potrà essere pagato in un’unica soluzione ovvero in un massimo di dieci rate spalmate in cinque anni.

In tal caso sarà il contribuente a dover richiedere di accedere alla nuova definizione agevolata, presentando domanda tramite i moduli che metterà a disposizione l’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 30 aprile 2019.

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