Legge di bilancio 2022: gli investimenti sulla scuola

Stefano Paterna - Scuola

Legge di Bilancio 2022: circa 900 milioni di euro al comparto dell'istruzione. Tra le voci più importanti i 400 milioni di euro per prolungare i contratti del personale docente e ATA assunto per fronteggiare l'emergenza Covid e i 300 per la valorizzazione del personale docente. Si attende l'approvazione del testo alla Camera.

Legge di bilancio 2022: gli investimenti sulla scuola

Legge di bilancio 2022, le risorse per la scuola ammontano a oltre 900 milioni di euro. Questo è quanto si rintraccia nel testo approvato al Senato il 24 dicembre e che ora passa al vaglio della Camera.

Tra gli investimenti spiccano soprattutto i 400 milioni di euro da utilizzare per prolungare i contratti temporanei del personale docente e ATA assunto per fronteggiare la perdurante emergenza Covid fino al 30 giugno 2022 (ma è improbabile che siano sufficienti a coprire tutto il periodo per tutto il personale), i 300 milioni di euro per i fondi destinati alla valorizzazione del personale docente, l’istituzione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, con una dotazione di 100 milioni di euro all’anno dal 2022, i 40,84 milioni di euro per l’attribuzione di un dirigente scolastico e di un Dsga in scuole che si trovano in particolari condizioni di disagio.

Ma vediamo più da vicino i provvedimenti per la scuola inseriti nel testo approvato da Palazzo Madama.

Manovra di bilancio 2022, quali sono gli investimenti per la scuola?

Nel testo della Legge di bilancio 2022 approvato alla vigilia di Natale dall’aula del Senato le risorse per la scuola ammontano a poco più di 900 milioni di euro. Ovviamente non c’è nulla di definitivo perché ora il documento finanziario passa al vaglio di Montecitorio. Tuttavia, è possibile già effettuare un’analisi delle principali voci di spesa per quel che riguarda il mondo dell’istruzione.

Come dicevamo, la principale destinazione di investimenti è rappresentata dai 400 milioni di euro che saranno impiegati per prolungare i contratti del personale docente e ATA assunto a tempo determinato per l’emergenza sanitaria dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022, ovvero fino al termine del corrente anno scolastico.

L’altra voce di spesa quasi di pari rilievo è costituita dai 300 milioni di euro da impiegare per la valorizzazione del personale docente, in pratica una sorta di “premio produttività” che nel testo da poco approvato è decuplicato (inizialmente erano previsti a tal fine 30 milioni di euro).

Seguono poi i 100 milioni di euro del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità a partire dal 2022.

Le altri voci di spesa più ridotte possono essere di seguito elencate:

  • 89,4 milioni di euro per il 2022 per il trattamento accessorio dei docenti al fine di migliorare l’offerta formativa;
  • 40,84 milioni di euro nel 2022 per collocare un dirigente scolastico e un Dsga (direttore dei servizi amministrativi) in scuole con almeno 500 alunni invece del limite precedente di 600 o situate in piccole isole, in comuni montani, in zone con specificità linguistiche con almeno 300 alunni e non più 400 come prima;
  • assegnati 30 milioni di euro per il 2022 al Fondo di solidarietà comunale per aumentare il numero degli studenti disabili fino alla scuola primaria di primo grado a cui viene offerto il trasporto per raggiungere la propria sede scolastica;
  • 20 milioni di euro di contributo aggiuntivo per le scuole paritarie dell’infanzia;
  • circa 28 milioni di euro per incrementare le retribuzioni di parte variabile dei dirigenti scolastici per l’anno 2022;
  • 20 milioni di euro per il Fondo per il funzionamento delle istituzioni
  • scolastiche statali, al fine di garantire assistenza e supporto psicologici a studenti e personale scolastico provati dalla pandemia;
  • 3 milioni di euro vengono attribuiti per l’indennità di sede disagiata ai docenti assegnati in scuole situate in piccole isole, 2 milioni sono stanziati per il contrasto del cyber-bullismo e altri 2 milioni di euro a favore dell’istituto INDIRE per la ricerca educativa;
  • risorse in quote variabili dai 5 ai 400 milioni vengono stanziate per la manutenzione straordinaria delle scuole, mentre viene prorogata fino al 2024 la previsione di un 75 per cento di credito di imposta per le fondazioni bancarie che versino contributi al Fondo sperimentale per il contrasto della povertà educativa minorile.

Legge di bilancio 2022 per la scuola, i commenti del Ministro Bianchi e dei sindacati

Le risorse attribuite dalla Legge di bilancio 2022 al mondo della scuola sono state giudicate in modo divergente dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e sul versante della rappresentanza sindacale di categoria.

“Nella manovra approvata dal Senato - ha commentato il titolare del dicastero di Viale Trastevere - e ora al vaglio della Camera ci sono più di 900 milioni per la scuola, che si aggiungono alle molte risorse, oltre 17 miliardi, previste nel PNRR. Sono cifre importanti che consentono interventi nell’immediato, per l’emergenza e per la valorizzazione del personale, e interventi di medio e lungo periodo”.

Di opinione diversa i sindacati della scuola. Per la Flc Cgil, ad esempio, “I fondi per l’organico Covid aumentano ma, vista la necessità di mantenere tutti i contratti in essere, non basteranno per coprire fino a giugno l’intero fabbisogno di personale docente e ATA”.

Negativo anche il commento in proposito della Uil Scuola:

“È una legge finanziaria che ha soltanto messo in evidenza i problemi che restano tutti irrisolti per l’insufficienza degli stanziamenti e che ci fanno esprimere un giudizio di insoddisfazione”.

Si tratta di giudizi maggiormente in “chiaroscuro” che si concentrano sulle gravi carenze delle risorse destinate all’istruzione, un settore certamente penalizzato negli ultimi anno e particolarmente in difficoltà data l’emergenza sanitaria.

Ora però la palla passa alla Camera e vedremo se il testo della Legge di bilancio 2022 per la scuola rimarrà lo stesso: difficile, visti i tempi molto stretti, l’arrivo di novità.

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