Dal futuro del cashback a una nuova rottamazione: le valutazioni del Governo fino alla Legge di Bilancio

Rosy D’Elia - Fisco

Dal futuro del cashback a una nuova rottamazione delle cartelle, passando per la proroga della moratoria dei prestiti e del Superbonus: sono diverse le possibili misure su cui il Governo farà un'analisi di costi e benefici in questi mesi che ci dividono dalla Legge di Bilancio 2022. È quanto emerge dall'audizione del Ministro dell'Economia e delle Finanze sulla Nadef.

Dal futuro del cashback a una nuova rottamazione: le valutazioni del Governo fino alla Legge di Bilancio

Quali novità fiscali sono in arrivo per il prossimo anno? Sulla carta il cashback dovrebbe tornare dal 1° gennaio 2022, ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Nel frattempo potrebbe essere messa in campo una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Non si esclude nemmeno una proroga del Superbonus e dei bonus casa, così come della moratoria dei prestiti per le imprese concessa dall’inizio della pandemia.

Sono tante le misure del passato su cui si cerca conferma per il futuro, ma la linea del governo sembra essere quella della cautela: in questi mesi che ci dividono dalla Legge di bilancio 2022 ci saranno delle attente valutazioni e ogni scelta si baserà su un’analisi di costi e benefici.

È questo il leit motiv del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco durnate l’audizione sulla Nadef 2021, la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza di quest’anno che si è tenuta al Senato nella mattinata del 6 ottobre.

Dal futuro del cashback a una nuova rottamazione: le valutazioni del Governo fino alla Legge di Bilancio 2022

Sollecitato dai deputati presenti su una serie di misure chiave che interessano una platea molto ampia di contribuenti, il fidatissimo di Mario Draghi ha espresso la posizione del Governo rispetto a possibili proroghe, conferme e nuove edizioni.

Tra i diversi punti interrogativi del 2022 in arrivo uno riguarda sicuramente il cashback di Stato. Il rimborso sugli acquisti effettuati con carte e app di pagamento è stato sospeso per il secondo semestre dell’anno dal DL n. 99/2021.

Stando a quanto previsto dalla norma, dal 1° gennaio il salvadanaio legato agli acquisti tracciabili dovrebbe tornare a riempirsi, ma dopo la sospensione è legittimo chiedersi quali saranno le prossime mosse.

“Non la vedrei come una misura strutturale, [...] se le persone si sono abituate all’utilizzo per esempio del bancomat, difficilmente tornano indietro. Bisogna valutare se siamo già a quel punto e quindi se un altro utilizzo per un altro periodo di tempo possa essere utile”.

Sottolinea Daniele Franco. Ha tutti i requisiti di una misura strumentale più che strutturale: una volta trainati i contribuenti verso metodi tracciabili non ha più motivo di esistere.

Nel frattempo non è esclusa una proroga:

“Ha dato dei costi, ha dato dei benefici. Credo che nel prorogarla bisogna valutare gli uni e gli altri. Può darsi che possa essere utile avere degli aggiustamenti. Ma è stata senz’altro una misura importante”.

Si valuta una nuova rottamazione e una proroga della moratoria dei prestiti alle imprese, ma bisogna andare verso la normalità

Stessa analisi sarà fatta sul Superbonus, che allo stesso modo del cashback non può essere un’agevolazione a regime per il Ministro, e su tutti gli altri bonus casa.

Non è esclusa la conferma delle detrazioni per un periodo di tempo più lungo, ma qualsiasi scelta si baserà su una consapevolezza:

“Bisogna tenere a mente che sono uno strumento molto costoso. Se lo Stato paga integralmente, o anche di più, il valore della spesa e abbiamo 25-30 milioni di unità immobiliare con 50-100 mila euro di lavoro sussidiati dallo stato, l’effetto sui conti e sul debito pubblico è stratosferici”.

Una valutazione sugli eventuali effetti è in corso anche per quanto riguarda la possibilità di prevedere una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.

“Stiamo vedendo se qualche ulteriore spalmatura degli oneri possa essere considerata. Possiamo smussare e diluire questa fase, però bisogna gradualmente tornare verso una situazione di normalità”.

Nella stessa direzione andranno le scelte sulla moratoria dei finanziamenti per le PMI:

“Abbiamo fatto un primo passo dal 1° luglio escludendo gli interessi dalle moratorie, non abbiamo avuto evidenze che questo abbia avuto grandissimi effetti negativi. Parliamo anche del sistema delle garanzie, il cosiddetto temporary framework della commissione finisce il 31 dicembre 2021 ma si sta discutendo su un’estensione.

Quindi nel considerare questa questione delle garanzie e delle moratorie avremo a mente questo. Anche qui serve un ritorno graduale alla normalità.

Nelle parole del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco che, con la squadra di Governo sta avviando i lavori sulla Legge di Bilancio 2022, non ci sono veti sui grandi interrogativi del momento, ma neanche conferme sicure.

C’è cautela nelle anticipazioni delle eventuali novità così come sulle decisioni da prendere: le parole chiave su cui si gioca la pianificazione del ritorno alla normalità in un clima di buone notizie economiche sono “valutazione”,“costi”, “benefici”.

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