Assegno unico dal 1° luglio 2021, anche per professionisti e autonomi. Le novità

Alessio Mauro - Fisco

Assegno unico per i figli dal 1° luglio 2021. Ad averne diritto non saranno solo i lavoratori dipendenti ma anche i professionisti e gli autonomi. Ad annunciare le novità in arrivo con la Legge di Bilancio è l'On. Luigi Marattin, nell'intervista rilasciata ad Informazione Fiscale. La conferma arriva dopo il vertice sulla Legge di Bilancio.

Assegno unico dal 1° luglio 2021, anche per professionisti e autonomi. Le novità

L’assegno unico per i figli partirà dal 1° luglio 2021 e ad averne diritto saranno anche i titolari di partita IVA.

Ad annunciare le novità è Luigi Marattin di Italia Viva, Presidente della Commissione Finanze della Camera, nell’intervista di Informazione Fiscale del 16 ottobre 2020. Un’ulteriore conferma sui tempi per l’avvio dell’assegno universale per i figli a carico emerge dopo il vertice di Maggioranza sulla Legge di Bilancio 2021.

Salvo passi indietro, quindi, l’intervento sarebbe operativo a partire dal 1° luglio 2021 ed avrebbe come destinatari anche i professionisti ed i lavoratori autonomi.

L’agevolazione sostituirebbe diverse altre misure per la famiglia che confluirebbero nell’assegno universale.

Il tassello inaugurerebbe una riforma fiscale più generale da concretizzare entro il termine dell’attuale legislatura.

Assegno unico: anche a professionisti e autonomi a partire dal 1° luglio 2021

Tra i temi affrontati nell’intervista di Informazione Fiscale all’onorevole Luigi Marattin di Italia Viva, Presidente della Commissione Finanze della Camera, c’è anche l’assegno unico.

L’avvio a partire dal 1° luglio 2021 è stato uno dei punti al centro del vertice sulla Legge di Bilancio. Si partirà quindi con una dotazione di 3 miliardi di euro, mentre a regime serviranno 6 miliardi per finanziare l’assegno unico per i figli a carico.

Nell’intervista, che si inserisce nel ciclo di approfondimenti sui principali temi dell’attualità e del lavoro, Marattin ha descritto la misura.

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Il presidente della Commissione Finanze della Camera punta sullo strumento, parte del Family Act, che racchiuderebbe:

“tutti gli strumenti di sostegno alla natalità e alla famiglia, sia di natura fiscale che di natura assistenziale. Racchiuderli in un unico strumento, appunto l’assegno unico universale, da corrispondere a partire dal 2021, probabilmente dal luglio 2021 perché c’è una legge delega che deve ancora completare il suo percorso al Senato.”

Sulle agevolazioni e i contributi che verrebbero “sacrificati” la riflessione è ancora aperta e bisognerà attendere gli sviluppi della dialettica politica e l’avvio del dibattito sulla legge di bilancio 2021.

Si attende dunque una riorganizzazione complessiva degli interventi in favore della famiglia, dal bonus bebè agli ANF.

In quest’ottica l’assegno diventerebbe uno strumento onnicomprensivo per i nuclei familiari con figli.

A livello economico sarebbero necessarie ulteriori risorse rispetto a quelle già previste per le agevolazioni attuali, per permettere una maggiore efficacia dell’intervento.

Assegno unico dal 2021: una misura all’interno di una complessiva riforma fiscale

L’assegno unico sarebbe dunque pensato anche per professionisti e lavoratori autonomi, andando a colmare il divario esistente.

L’intervento sarebbe il primo tassello di una modifica complessiva del sistema fiscale.

In merito il presidente della Commissione Finanze della Camera, Marattin, dichiara che:

“nell’anno successivo 2022, sempre a mio modo di vedere, a condizione che quanto detto prima però sia in cammino, cioè una riflessione avanzata con gli operatori di settore e quant’altro, può debuttare una riforma dell’IRPEF perché, fra i tanti strumenti fiscali, è quello più usurato a mio modo di vedere, appunto ha quasi 50 anni.”

A riguardo il deputato di Italia Viva mette in evidenza la complessità del sistema italiano rispetto ad altri sistemi europei.

Marattin auspica tale riforma del sistema fiscale nel 2022 o comunque entro la fine della legislatura.

Una riforma che, come fa capire il presidente della Commissione Finanze della Camera, richiede un processo di medio-lungo periodo.

L’assegno unico, con l’ampliamento della platea dei destinatari, sarebbe una prima parte delle riforma fiscale:

“Quindi concludendo, io credo che nel 2021 debba partire un pezzo della riforma fiscale perché fare un assegno unico per la famiglia, a tutti, anche ai lavoratori autonomi che adesso sono esclusi, agli incapienti che sono esclusi dalle detrazioni perché si limitano ad annullare l’imposta ma non è un sostegno vero a chi ha dei figli.”

Una riforma che partirebbe nel 2021 e che proseguirebbe poi negli anni a seguire, come si auspica Luigi Marattin:

“Quindi intanto il pezzo famiglia nel 2021 e, se facciamo quello che chiedevo prima, cioè un percorso di riflessione coerente, serio e allargato, io spero che nel 2022 o comunque entro fine legislatura possiamo avere dopo 50 anni una nuova IRPEF.”

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