TFR dipendenti pubblici: dall’INPS novità su pagamento e calcolo

Giulia Zaccardelli - Leggi e prassi

Novità procedurali sul calcolo del TFR per i dipendenti pubblici. Nuovi servizi a disposizione del lavoratore, e un processo più automatizzato per l'amministrazione e l'INPS. Queste le novità più rilevanti illustrate nella circolare n. 185 del 14 dicembre 2021.

TFR dipendenti pubblici: dall'INPS novità su pagamento e calcolo

TFR dipendenti pubblici, novità dall’INPS sul pagamento e sul calcolo del trattamento di fine servizio.

Ad illustrarle è la circolare INPS n. 185 del 15 dicembre 2021, che nell’ottica di semplificare e digitalizzare l’acquisizione dei dati giuridici ed economici dei dipendenti pubblici, presenta il nuovo procedimento telematico predisposto ai fini del calcolo del TFR.

Il dipendente pubblico potrà valutare a quanto ammonta l’importo del TFR accantonato, mediante la funzione di simulazione della prestazione.

Il lavoratore pubblico, o il patronato al quale si rivolgerà potrà inserire personalmente il proprio IBAN sul sito web dell’INPS ai fini del pagamento del TFR, evitando il doppio passaggio con la propria amministrazione datrice di lavoro.

TFR dipendenti pubblici: dall’INPS novità su pagamento e calcolo

Nella circolare INPS n. 185 del 14 dicembre 2021 si legge che, grazie al nuovo processo telematico, il dipendente pubblico, accedendo alla propria pagina riservata sul sito dell’INPS, attraverso SPID di secondo livello, o Carta d’Identità elettronica, o Carta nazionale dei Servizi, potrà calcolare il presunto importo netto di TFR che gli spetta alla data della richiesta.

Circolare n. 185 del 14/12/2021
Avvio del nuovo processo di acquisizione dei dati giuridico-economici ai fini del calcolo del “TFR dipendenti pubblici” di cui al D.P.C.M. 20 dicembre 1999, e successive modificazioni, per la completa integrazione con la Posizione Assicurativa dei dipendenti pubblici.

Il servizio di simulazione per il calcolo del TFR acquisisce i dati dal sistema “Posizione Assicurativa”, che raccoglie:

  • i dati anagrafici e di residenza dell’iscritto;
  • i dati identificativi dei datori di lavoro;
  • lo stato dei servizi prestati e le retribuzioni percepite;
  • i periodi riconosciuti con l’emissione di un provvedimento (riscatti, ricongiunzioni, computi);
  • le maggiorazioni di servizio;
  • le eventuali quote di montante TFS, riscatto o TFA.

Sempre sulla sua pagina personale, il lavoratore potrà accedere al “Sistema unico gestione IBAN”, e comunicare all’Istituto di previdenza il proprio IBAN per il pagamento dell’importo spettante.

In seguito all’invio della richiesta, il cittadino o il patronato potrà poi visualizzare lo stato della propria domanda, e accertarsi dell’avvenuta ricezione e protocollazione.

Così facendo si potrà evitare l’intermediazione dell’amministrazione, e velocizzare il processo per il pagamento del TFR.

A queste due novità se ne aggiunge una terza: la possibilità di visualizzare il “Cruscotto accantonamenti”. Si tratta di un sistema che permette al pubblico dipendente di verificare di volta in volta il proprio montante TFR maturato.

TFR dipendenti pubblici: istruzioni operative per la Pubblica amministrazione. Il sistema “Ultimo Miglio TFR”

A fronte di queste novità rivolte ai lavoratori pubblici, la circolare espone le istruzioni operative rivolte all’amministrazione pubblica riguardo alla gestione dei dati per il TFR, da inserire nei canali di comunicazione con l’INPS.

In particolare è stata predisposta l’attività “Ultimo miglio TFR”: sull’applicativo “Nuova Passweb”, l’amministrazione, ad ogni risoluzione del rapporto lavorativo, carica “L’ultimo Miglio TFR”, ossia un elenco di informazioni relative al calcolo del TFR.

Passweb notifica al sistema di gestione del TFR l’interruzione del rapporto lavorativo, e questo permette all’operatore TFR di richiedere a Posizione Assicurativa tutta la documentazione del dipendente relativa all’intero periodo oggetto di liquidazione.

Superato questo primo step, cui dà impulso la Pubblica amministrazione, e che prevede una fase automatizzata di recupero delle informazioni, spetta poi all’operatore TFR effettuare i calcoli secondo i dati raccolti.

TFR dipendenti pubblici: istruzione operative per la Pubblica amministrazione. Gli altri casi previsti dalla circolare

La circolare enuncia i casi in cui l’operatore TFR deve inserire manualmente alcuni dati.

Si tratta di:

  • dispositivo di sentenza;
  • riscatto non precedentemente valutato;
  • inclusione del montante TFS non precedentemente valutato;
  • inclusione del trasferimento fondo attivo (TFA) non precedentemente valutato;
  • eventi che si verificano tra rate di pagamento (decesso, pignoramento, cessione, verifica Agente della Riscossione, sequestro, atto esecutivo coniuge divorziato).

Se il dipendente pubblico aderisce ad un Fondo pensionistico, il montante TFS viene comunicato e calcolato al momento del passaggio in regime TFR, anche se il lavoratore è ancora in servizio e ha aderito al fondo prima dell’emanazione della circolare in esame.

Gli accantonamenti da TFR e Fondo Pensioni si calcolano sulla base dei dati che l’INPS riceve tramite la piattaforma Uniemens-ListaPosPA.

La circolare conferma le disposizioni sull’acquisizione a sistema dei modelli TFR1 e TFR2 cartacei, che l’Amministrazione invia quando, per alcuni dipendenti, la modalità di pagamento del TFR è su provvista.

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