Riforma pensioni 2017, novità per lavori usuranti sui requisiti di Ape social e precoci

Riforma pensioni 2017, nel D.L. 50/2017 sono incluse anche novità per lavori usuranti sui requisiti di accesso ad Ape social e precoci. Ecco tutte le ultime notizie in tema.

Riforma pensioni 2017, novità per lavori usuranti sui requisiti di Ape social e precoci

Riforma pensioni 2017, tra le novità della manovrina allegata al Def figurano anche nuovi requisiti sui lavori usuranti per Ape social e precoci. Le notizie erano già state annunciate nelle scorse settimane ma hanno trovato conferma definitiva solo con il decreto legge degli ultimi giorni.

Viene così accolta la richiesta dei sindacati di introdurre una franchigia all’interno dei 7 anni di attività in lavori usuranti posto come requisito per accedere sia a Ape social che a quota 41 per precoci. L’interruzione complessiva massima concessa sarà di 12 mesi, la metà dei 24 richiesti dalle sigle sindacali.

Ecco quindi tutte le novità e le ultime notizie sui requisiti d’acceso a Ape social e quota 41 per lavoratori precoci in tema di attività usuranti.

Riforma pensioni 2017, novità per lavori usuranti sui requisiti di Ape social e precoci

In attesa dei decreti attuativi della riforma pensioni 2017, da questa settimana è ufficialmente in vigore la franchigia per i lavoratori addetti ad attività usuranti. La novità avrà effetti rilevanti sui requisiti d’accesso per Ape social e quota 41 per precoci.

Nello specifico viene introdotta una nuova possibilità che promette di estendere la platea dei potenziali richiedenti. Infatti le novità per i lavori usuranti non escludono quelle già messe in atto dalla riforma pensioni, ma aggiungono unicamente una possibilità ulteriore per chi vuol fare domanda di pensione per lavoratori precoci o Ape social.

Le ultime novità incidono sull’interpretazione della continuità richiesta per attività usuranti o gravose che permette di ricevere i benefici di Ape social e quota 41 anche per chi ha svolto un totale di 6 anni di attività usuranti all’interno dei 7 antecedenti la decorrenza del primo assegno con la nuova riforma delle pensioni.

Riforma pensioni 2017, il nuovo requisito di continuità per lavori usuranti di Ape social e precoci

Nel dettaglio la nuova riforma pensioni comprende all’interno dei soggetti che hanno svolto lavori usuranti “in via continuativa” anche coloro che hanno registrato un periodo di stop di massimo 12 mesi all’interno degli ultimi 6 anni. Il periodo di interruzione però deve essere compensato nel 7° anno antecedente al momento in cui si percepisce il primo assegno di Ape social o quota 41 per precoci. Facciamo degli esempi.

Se negli ultimi 6 anni avrò avuto 10 mesi di interruzione dell’impiego lavorativo, la quota mancante deve essere colmata all’interno del settimo anno precedente alla decorrenza della prima indennità. In questo caso quindi ai 10 mesi di mancata attività negli ultimi 6 anni dovranno corrispondere almeno 10 mesi di lavoro usurante svolti nel settimo anno antecedente a quello della richiesta di Ape social o quota 41.

Rimane in ogni caso valido, al lato delle novità appena esposte, anche il requisito sui 6 anni di impiego in professioni usuranti senza interruzioni di sorta. Ai fini di Ape social e Quota 41 quindi i requisiti per chiedere l’indennità della riforma pensioni si alleggeriscono garantendo l’accesso ad un maggior numero di richiedenti.

Riforma pensioni 2017, Ape social e precoci: quali sono i lavori usuranti e chi rimane escluso dalle novità

Alla luce di quanto esposto risulta escluso dalle novità disposte per Ape social e quota 41 chi:

  • nel 7° anno dall’erogazione della prima indennità di pensione anticipata non riesce a colmare i periodi di interruzione maturati negli ultimi 6 anni;
  • ha registrato, nei 6 anni precedenti alla percezione dell’indennità, uno stop dal lavoro in attività considerate gravose o usuranti maggiore rispetto a 12 mesi.

La riforma pensioni 2017 ha anche indicato nel dettaglio i lavori che possono rientrare nella categoria di attività usuranti. L’elenco è lo stesso sia per Ape social che per precoci di quota 41 ed è composto dalle occupazioni seguenti:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

Riforma pensioni 2017: ulteriori requisiti su lavori usuranti per Ape social e quota 41 per precoci

Per chi rientra all’interno dei profili di tutela garantiti per gli impiegati in lavori usuranti la riforma pensioni 2017 mette in campo 2 possibili modalità di pensione anticipata a costo zero.

La prima la cosiddetta Ape social, una misura attiva in via sperimentale dal 1° maggio 2017. I requisiti per farne richiesta da parte dei lavoratori addetti ad attività usuranti sono l’aver superato i 63 anni con almeno 36 anni di anzianità contributiva.

Un’ulteriore novità della riforma pensioni 2017 è rappresentata dalla quota 41. La misura è pensata per i lavoratori precoci che hanno accumulato 12 mesi di versamenti previdenziali al compimento dei 19 anni di età. In aggiunta sarà necessario possedere un’anzianità contributiva di almeno 41 anni.

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