Lockdown Coronavirus, FNC e CNDCEC: crollo del fatturato e imprese chiuse

Tommaso Gavi - Commercialisti ed esperti contabili

Lockdown Coronavirus, il comunicato stampa del 26 maggio 2020 diffonde il sondaggio FNC e CNDCEC: più del 50% dei Commercialisti registra cali di fatturato superiori ad un terzo. Il 59% degli stessi assiste imprese che non riapriranno.

Lockdown Coronavirus, FNC e CNDCEC: crollo del fatturato e imprese chiuse

Lockdown Coronavirus, con il comunicato stampa del 26 maggio 2020, FNC e CNDCEC diffondono i risultati di un sondaggio sul crollo del fatturato dei commercialisti e delle imprese assistite.

Nel mese di aprile più della metà dei professionisti registra un calo superiore ad un terzo.

Sulla situazione delle imprese, invece, il sondaggio dell’Osservatorio Covid-19 di FNC e CNDCEC mostra che il 59% dei professionisti ha tra i clienti aziende che non riapriranno dopo il periodo delle restrizioni in risposta all’emergenza Coronavirus.

Il campione del sondaggio, i cui dettagli sono riportati nel documento diffuso, è di 1.125 iscritti.

Lockdown Coronavirus, FNC e CNDCEC: crollo del fatturato e imprese chiuse

Lockdown Coronavirus, attraverso il comunicato stampa del 26 maggio 2020, la Fondazione e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili diffondono i risultati del sondaggio dell’Osservatorio Covid-19 sul crollo del fatturato dei commercialisti e delle imprese assistite nel mese di aprile.

FNC e CNDCEC - Risultati del sondaggio dell’Osservatorio Covid-19, diffusi con il comunicato stampa del 26 maggio 2020
Focus Osservatorio Covid-19 del 26 maggio 2020.

Dai dati raccolti su un campione di 1.125 iscritti nel periodo compreso tra il 22 e il 25 maggio 2020 emerge un pronunciato calo di fatturato: il 54% dei commercialisti dichiara di aver subito perdite per oltre un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il 35% del campione dichiara, inoltre, che la flessione è stata superiore a 10 mila euro.

Solo il 34% degli intervistati ha beneficiato del bonus di 600 euro del decreto Cura Italia per il mese di marzo 2020, aspetto che pone ancora una volta al centro del dibattito la questione delle indennità e dei contributi a fondo perduto.

Il quadro non prospetta nulla di buono anche riguardo alla situazione delle imprese: il 59% del campione ha reso noto di avere clienti che hanno deciso di non riaprire dopo il periodo di lockdown.

Nello specifico i dati mostrano che:

  • il 29% del campione dichiara che le aziende che non riapriranno sono meno del 5%;
  • per il 16% del campione rimarrà chiusa un’azienda su dieci;
  • per il 14% degli intervistati le imprese che non riapriranno superano il 10%.

Tra le ragioni principali della cessazione dell’attività ci sono la carenza di liquidità, l’onerosità dei protocolli di sicurezza e i rischi penali per i datori di lavoro.

Lockdown Coronavirus, Miani: superare il no all’accesso al credito a fondo perduto

Il sondaggio restituisce una fotografia anche sui soggetti che hanno usufruito delle principali misure economiche messe in campo dal Governo per rispondere all’emergenza Coronavirus.

Per il 49% dei commercialisti intervistati le imprese ed i clienti che beneficiano della sospensione dei versamenti prevista dall’articolo 18 del DL Liquidità sono molto numerose.

La percentuale scende invece se si prende in considerazione la platea di aziende che beneficia del fondo perduto previsto dall’articolo 25 del decreto Rilancio: il 39%.

Sui risultati del sondaggio il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, dichiara quanto segue:

“I dati che emergono da questo sondaggio certificano inequivocabilmente la condizione di sofferenza della categoria, ma anche il fatto che una fetta molto rilevante di quanti dichiarano perdite significative rimane tagliata fuori non solo dall’accesso ai contributi a fondo perduto – incredibilmente inibito dal Dl Rilancio a tutti i professionisti - ma anche dal bonus 600 euro.”

Massimo Miani ribadisce, poi, la richiesta di superare il “no” all’accesso ai contributi a fondo perduto per commercialisti e professionisti:

“Per questo diciamo da settimane che la politica sta colpevolmente sottovalutando la situazione che stanno vivendo commercialisti e professionisti in generale. Bisogna garantire ai professionisti ordinistici un trattamento uguale a quello riservato alla imprese. Con le altre categorie professionali siamo impegnati a far passare questo principio in sede di conversione parlamentare del Dl Rilancio.”

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