IMU e TASI 2019, ultima scadenza con il doppio saldo. Cosa cambia dal 2020

Ultima scadenza con il doppio saldo di IMU e TASI. Entro oggi 16 dicembre 2019 si paga la seconda rata della doppia tassa sulla casa che, a partire dal 2020, sarà fusa in un'unica imposta. Ecco cosa cambia.

IMU e TASI 2019, ultima scadenza con il doppio saldo. Cosa cambia dal 2020

Ultima chiamata per la doppia scadenza di IMU e TASI 2019: entro oggi 16 dicembre bisognerà pagare il saldo delle imposte sulla casa, la seconda rata con eventuale conguaglio sull’importo dovuto.

Sarà pari a circa 10 miliardi di euro il totale degli incassi derivanti dal saldo IMU e TASI, una scadenza che come ogni anno interessa una parte considerevole dei contribuenti proprietari di immobili.

La scadenza del 16 dicembre 2019 sarà l’ultima nella quale bisognerà fare i conti con due bollettini, due calcoli e due pagamenti separati. Dal 1° gennaio 2020 debutta la nuova IMU, imposta che unifica l’attuale doppio prelievo.

L’obiettivo è quello di semplificare la procedura di calcolo e versamento per i contribuenti, nonché la riscossione per gli enti locali.

Non cambieranno in maniera sostanziale le regole alla base della patrimoniale per eccellenza, così come resteranno invariate le scadenze: la nuova IMU si pagherà in acconto (entro il 16 giugno), e a saldo (entro il 16 dicembre).

Ad essere abolita sarà invece la TASI per gli inquilini che, se oggi pagano in quota parte l’imposta dovuta sulla casa in affitto, dal 2020 ne saranno totalmente esonerati, con la conseguenza che l’intero carico fiscale della nuova IMU ricadrà sul proprietario.

Scadenza IMU e TASI: il 16 dicembre si paga il saldo. Possibili aumenti e conguagli

Se per un quadro completo della nuova IMU bisognerà attendere il varo della Legge di Bilancio 2020, sono invece chiare le regole che domineranno la scadenza del 16 dicembre 2019.

L’appuntamento con IMU e TASI è quello per il pagamento del saldo, seconda rata dell’imposta dovuta dai proprietari di seconda casa o prima casa di lusso.

La principale novità che ha caratterizzato il 2019 è stata lo sblocco delle aliquote, disposto dalla scorsa Manovra, e sarà la scadenza del 16 dicembre 2019 la “prova del nove”.

I contribuenti dovranno aver cura di controllare, accedendo sul sito del MEF, l’eventuale nuova delibera approvata dal proprio Comune e verificare se l’aliquota per il calcolo è stata o meno modificata, così come se vi sono state modifiche in merito alle agevolazioni riconosciute.

Nel primo caso, ovvero se l’aliquota è aumentata, insieme al saldo IMU e TASI bisognerà versare la quota dovuta a conguaglio. Se invece non sono state modificate le aliquote delle due imposte, entro il 16 dicembre 2019 bisognerà pagare il 50% del totale dell’imposta dovuta.

Due versamenti e due calcoli separati impegnano contribuenti e professionisti in questi giorni. Sarà tuttavia l’ultimo anno in cui la tassa sulla casa sarà doppia: dal 1° gennaio 2020 debutterà l’imposta unica, frutto della fusione tra IMU e TASI.

Fusione IMU e TASI, tassa unica sulla casa dal 2020: cosa cambia

IMU e TASI si confermano protagoniste del mese di dicembre non solo per la scadenza del saldo, ma anche per le importanti novità in arrivo dal 2020.

La Legge di Bilancio 2020 istituisce la nuova IMU, frutto della fusione tra l’attuale IMU e la TASI.

Presupposto della tassa unica sulla casa sarà il possesso di immobili, ad eccezione dell’abitazione principale. Anche dal 2020 resterà esente la prima casa, e le relative pertinenze, ad eccezione degli immobili considerati di lusso.

L’aliquota base della nuova IMU, che comprenderà anche la TASI, sarà pari allo 0,86 per mille (8,6%), ed i Comuni, con delibera, potranno scegliere di aumentarla fino al 10,6% ovvero diminuirla, fino all’azzeramento.

Per l’abitazione principale di lusso, l’aliquota sarà pari allo 0,5%, con facoltà di aumento di un ulteriore 0,1% ovvero di riduzione e azzeramento.

La tassa unica sulla casa porterà all’abolizione della TASI, e alla cancellazione del principio della solidarietà nel pagamento dell’imposta sui servizi indivisibili sulle case in affitto: l’inquilino sarà totalmente “scaricato” dall’obbligo di pagare in solido con il proprietario una quota dell’imposta, che attualmente è fissata tra il 10% ed il 30%.

Saranno invece confermate le due scadenze di giugno e dicembre.

C’è da specificare che se è vero che la Legge di Bilancio 2020 delinea chiaramente i contorni della nuova IMU 2020, sono diversi gli emendamenti presentati in Senato che potrebbero portare ad ulteriori novità.

Tra questi, vi è la proposta presentata dai relatori di consentire a ciascun nucleo familiare di indicare soltanto un’abitazione principale, non solo nello stesso Comune. L’obiettivo è contrastare il fenomeno delle false prime case di coniugi che fissano la residenza in diverse abitazioni per poter fruire dell’esenzione dal versamento delle imposte.

Sarà tuttavia soltanto con l’approvazione della Manovra che si potrà avere un quadro più chiaro delle novità in arrivo, tenuto conto di continue dichiarazioni e smentite.

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