Contratti di lavoro: previsto calo assunzioni per fine 2022. Mancanza di competenze?

Contratti di lavoro: più pronunciata la riduzione delle nuove assunzioni, per fine 2022 si prevede un calo di più del 10 per cento. Troppo ampio il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Le imprese non troveranno le competenze richieste? I dati emergono dal Bollettino Excelsior di ANPAL e UNIONCAMERE, pubblicato il 14 ottobre 2022.

Contratti di lavoro: previsto calo assunzioni per fine 2022. Mancanza di competenze?

Contratti di lavoro, il calo delle assunzioni registrato ad ottobre è destinato ad aumentare per fine anno.

Sono i dati emersi dal Bollettino Excelsior diffusi nel comunicato stampa del 14 ottobre 2022 da ANPAL e UNIONCAMERE.

Le assunzioni programmate ad ottobre sono 477.000 mentre quelle per l’ultimo trimestre dell’anno 1,2 milioni. Si tratta di un calo del 5,4 nel mese e del 10,4 nel trimestre rispetto all’anno precedente.

Nonostante il calo, aumentano le difficoltà per le imprese ad assumere i profili ricercati. Troppo ampio il gap tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto per quanto riguarda gli operai specializzati.

Contratti di lavoro: previsto calo assunzioni per fine 2022. Mancanza di competenze?

Le previsioni sulla base dei dati forniti dalle aziende e riportati nel Bollettino Excelsior, pubblicato il 14 ottobre 2022 e diffuso dal comunicato stampa di ANPAL e UNIONCAMERE, mostrano uno scenario abbastanza negativo per quanto riguarda i nuovi contratti di lavoro.

Gli effetti della crisi energetica ed economica si stanno facendo sentire? Il prospetto sulla tendenza indica un calo ancora maggiore da qui alla fine dell’anno, nonostante il ritorno ai livelli pre-pandemia.

Come evidenziato dai dati relativi alle previsioni delle imprese, le assunzioni di nuovo personale programmate dalle aziende sono 477.000 per il mese di ottobre e 1,2 milioni per il trimestre ottobre-dicembre.

Se la previsione dovesse essere confermata, si tratterebbe di un calo, rispetto all’anno scorso, del 5,4 per cento sul mese e del 10,4 per cento sul trimestre.

La situazione geopolitica e l’inflazione, infatti, pesano in modo considerevole sui programmi di assunzione, soprattutto per quanto riguarda i settori del manifatturiero (verrebbe confermata una riduzione del 28,0 per cento nel mese e del 26,5 per cento nel trimestre) e del commercio (5,8 per cento in meno nel mese e 11,2 per cento in meno nel trimestre).

Entrate per settore

I contratti a tempo determinato resterebbero la forma contrattuale più proposta, circa la metà del totale. A seguire ci sarebbero poi i contratti a tempo indeterminato e quelli in somministrazione.

Contratti di lavoro: mancanza di competenze competenze? Troppa distanza tra domanda e offerta?

Nonostante il forte calo dell’occupazione e il bisogno di manodopera, le aziende rischierebbero di non riuscire a coprire il loro fabbisogno di personale.

Le imprese, infatti, potrebbero fare grande fatica a reperire i profili professionali di cui hanno bisogno.

Lo scarto tra la domanda e l’offerta nel mercato del lavoro potrebbe essere sempre più pronunciato.

Il valore della quota di assunzioni che le aziende ritengono difficili da realizzare si è impennato, aumentando di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021 e raggiungendo un valore del 45,5 per cento.

Il che significa che per quasi la metà delle assunzioni si farebbe fatica a trovare il profilo ricercato.

Questo valore sarebbe ancora più per alcune specifiche categorie di lavoratori. Stando ai dati previsionali del Bollettino, gli operai specializzati sarebbero di gran lunga i più difficili da reperire (60,7 per cento) così come i lavoratori che svolgono professioni tecniche (47,5 per cento) o professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (46,8 per cento).

I principali settori con maggiori difficoltà di reperimento

Una delle ragioni principali di questo disallineamento tra domanda e offerta riguarderebbe la preparazione scolastica, sempre meno si adatta a quelle che sono le competenze richieste dal mondo del lavoro.

Un’ulteriore ragione risiederebbe nel calo demografico e nel trasferimento di giovani talenti all’estero.

Sono diverse le iniziative previste anche dal PNRR con l’obiettivo di promuovere l’occupazione, si veda ad esempio il Fondo Nuove Competenze, ma è ancora troppo presto per poter raccoglierne i frutti.

UNIONCAMERE, ANPAL - Comunicato stampa del 14 ottobre 2022
Lavoro: 477mila assunzioni previste dalle imprese a ottobre, -27mila rispetto ad un anno fa

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