Visite fiscali: polo unico approvato dal Consiglio di Stato

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Visite fiscali, il Polo Unico Inps ha avuto il via libera dal Consiglio di Stato ma il decreto del Governo non cambia gli orari e le fasce di reperibilità per dipendenti pubblici e privati. Ecco le novità.

Visite fiscali: polo unico approvato dal Consiglio di Stato

Parere positivo del Consiglio di Stato al Polo Unico Inps per le visite fiscali: la richiesta è quella tuttavia di modificare il decreto, tenendo in considerazione tra le altre cose le disposizioni della legge delega sull’armonizzazione degli orari di reperibilità per dipendenti pubblici e privati.

Al via senza intoppi le importanti novità sulle visite fiscali. A partire dal 1° settembre, come noto, i controlli verranno gestiti sia per gli statali che per i lavoratori del privato dal Polo Unico Inps. Anche più controlli nello stesso giorno e nello stesso periodo di malattia.

Visite fiscali che promettono di stanare gli assenteisti e che, con il nuovo Polo Unico Inps approvato dal Consiglio di Stato, potranno essere avviate d’ufficio grazie ad un programma informatico in grado di individuare i dipendenti con alto tasso di assenze per malattia in giorni festivi e a ridosso dei weekend.

Il parere del Consiglio di Stato chiede tuttavia modifiche sulle fasce di reperibilità: dovranno essere le stesse sia per i dipendenti del settore privato che per i dipendenti pubblici, e stando alle ultime novità potranno presto passare a 7 le ore nelle quali potranno essere effettuati i controlli dei medici Inps.

Visite fiscali: polo unico approvato dal Consiglio di Stato

Il Polo Unico Inps è stato ufficialmente approvato dal Consiglio di Stato, che non contesta le novità previste per dipendenti statali e privati. La stretta contro l’assenteismo è accolta positivamente anche dai Magistrati che, tuttavia, sottolineano i punti del decreto da integrare.

Privacy e fasce di reperibilità; sono questi i punti più importanti del parere del Consiglio di Stato sul decreto del Ministero della PA trasmesso il 4 settembre 2017 al Governo.

Il decreto attuativo delegato dalla riforma Madia (legge n. 124 del 2015) è composto da 10 articoli che introducono importanti novità sulle modalità per lo svolgimento delle visite fiscali.

Come previsto dalla legge delega, l’atto normativo è “finalizzato a armonizzare, per quanto possibile, la disciplina per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia tra settore pubblico e privato”.

L’articolo 3 del decreto attuativo di riforma, tuttavia, lascia invariati gli orari e le fasce di reperibilità ed è proprio per questo che il Consiglio di Stato richiede modifiche che attuino quanto previsto dall’art. 17 della riforma Madia della Pubblica Amministrazione.

Si allega di seguito il parere del Consiglio di Stato sul Polo Unico Inps per le visite fiscali:

Parere Consiglio di Stato - Polo Unico Inps
Scarica il testo del Parere del Consiglio di Stato al nuovo Polo Unico Inps per le visite fiscali trasmesso il 4 settembre 2017 al Governo

Orari visite fiscali dipendenti pubblici e privati: nuove regole in arrivo con il Polo Unico Inps

Se è vero che il Consiglio di Stato ha dato parere positivo al Polo Unico Inps, rilevanti sono anche le richieste di modifica al testo del decreto.

Le principali modifiche riguardano l’art. 3 del decreto, ovvero quello relativo alle fasce orarie di reperibilità, attualmente invariate sia per i dipendenti pubblici che privati, in contrasto rispetto all’intento di armonizzazione delle regole sulle visite fiscali per tutti i lavoratori.

Come riportato nel testo del parere del Consiglio di Stato:

L’Amministrazione, per il tramite della documentazione istruttoria trasmessa a questa Sezione, ha motivato tale scelta evidenziando che “l’armonizzazione alla disciplina prevista per i lavoratori privati avrebbe comportato (per i dipendenti pubblici) una riduzione delle fasce orarie da sette ore giornaliere a sole quattro e, quindi, una minore incisività della disciplina dei controlli”.

Orbene, in relazione a quanto precede, la Sezione non può esimersi dal rilevare che la motivazione esplicitata dall’Amministrazione, basandosi su una nozione di controllo prettamente quantitativa, non appare adeguata a superare la circostanza che la disposizione in esame potrebbe essere ritenuta non conforme al criterio di delega recato dall’art. 55 septies, comma 5 bis del d. lgs. n. 165 del 2001, nella parte in cui dispone che l’atto normativo de quo debba essere finalizzato a “armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato”.

La Sezione, pertanto, ritiene necessario invitare l’Amministrazione a procedere, con le modalità ritenute più opportune, all’armonizzazione della disciplina delle fasce

Modalità di comunicazione tra Inps, datori di lavoro e dipendenti: privacy a rischio

Tra le novità in vigore con il nuovo Polo Unico Inps per le visite fiscali anche le nuove modalità di comunicazione tra Inps, datore di lavoro e lavoratore, che tuttavia dovranno prestare particolare attenzione al rispetto della privacy:

La Sezione, inoltre, rileva che il decreto in esame prevede che le comunicazioni tra lavoratore, datore di lavoro ed INPS debbano avvenire per il tramite di specifici canali telematici e con modalità, stabilite dall’INPS, idonee a garantire la riservatezza dei soggetti sottoposti a visita fiscale ai sensi del Codice della privacy

La Sezione, quindi, in considerazione della necessità di garantire, in una materia particolarmente delicata come quella in esame, la riservatezza dei dati dei soggetti sottoposti a visita fiscale, auspica che nella succitata fase d’individuazione delle modalità di comunicazione sia acquisito il parere del Garante per la privacy, anche se quanto precede non risulta esplicitamente previsto dalla normativa di delega.

Si attendono, insomma, ancora novità sulle regole per le visite fiscali e soprattutto sembra ormai certo che presto gli orari delle visite fiscali saranno gli stessi per statali e dipendenti privati, con l’incognita su quale sarà la fascia di reperibilità definitiva.

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