Sgravi fiscali imprese: tutte le agevolazioni della Legge di Bilancio 2018

Anna Maria D’Andrea - Incentivi alle imprese

Sgravi fiscali per le imprese: la Legge di Bilancio 2018 non conterrà soltanto il bonus giovani ma anche incentivi per gli investimenti in formazione. Ecco tutte le novità dopo l'incontro tra il Ministro Poletti e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Sgravi fiscali imprese: tutte le agevolazioni della Legge di Bilancio 2018

Sgravi fiscali per le imprese, la Legge di Bilancio 2018 inizia a prender forma e dopo l’incontro tra il Ministro del Lavoro Poletti e i sindacati è ormai certo che tra le nuove agevolazioni per chi assume prenderà corpo la decontribuzione strutturale per incentivare l’occupazione giovanile.

Agevolazioni contributive pari al 50% dei contributi previdenziali per le imprese che assumono giovani: dopo l’incontro del 5 settembre 2017 tra il Ministro del Lavoro Poletti e i sindacati Cgil, Cisl e Uil viene confermato che la Legge di Bilancio 2018 conterrà un bonus strutturale per le nuove assunzioni.

Il bonus per le assunzioni di giovani consisterà in una decontribuzione pari al 50% per le aziende. I nodi da sciogliere tuttavia sono ancora molti: se è ormai chiaro che la Legge di Bilancio 2018 conterrà misure per contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile, ancora non è ben chiara la platea dei beneficiari.

Poletti afferma che la misura sarà, per il momento, rivolta ai giovani fino a 29 anni d’età mentre per i sindacati il tetto dovrà essere fissato almeno a 32 anni, con la richiesta di estendere gli sgravi fiscali anche per chi assume lavoratori fino a 35 anni.

Non solo: tra le misure che prenderanno corpo nella prossima Manovra finanziaria è all’esame un’agevolazione per le imprese che investono in formazione con l’obiettivo di implementare le competenze professionali nell’ambito del Piano Industria 4.0; inoltre sarà l’anno dell’assegno di ricollocazione, esteso a tutti dopo la prima e fallimentare fase sperimentale.

Ecco tutte le misure e gli sgravi fiscali per le imprese all’esame del Governo in vista della messa a punto della Legge di Bilancio 2018.

Sgravi fiscali imprese: sì al bonus giovani nella Legge di Bilancio 2018

Numerosi i temi al centro del dibattito tra il team del Governo e i sindacati per la messa a punto del pacchetto lavoro della Legge di Bilancio 2018.

L’incontro del 5 settembre 2017 tra Ministero del Lavoro e Cgil, Cisl e Uil ha chiarito il quadro delle agevolazioni per le imprese e dell’insieme delle misure pensate per rafforzare il sistema delle politiche del lavoro: sgravi contributivi per le assunzioni dei giovani, rafforzamento del sistema duale e degli incentivi per il lavoro 4.0, misure di politica attiva e nuove opportunità per i lavoratori coinvolti in crisi industriali.

Il bonus assunzioni per i giovani è certamente la misura di cui si è più parlato negli ultimi giorni: attualmente si sta discutendo sulla misura dell’agevolazione e sull’età massima dei giovani che, qualora assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, potranno beneficiare dello sgravio contributivo del 50% per i primi 3 anni di assunzione.

I sindacati chiedono di elevare il limite anagrafico a 32 o 35 anni (attualmente si parla di 29 anni), ma i principali ostacoli da superare sono i paletti UE e il nodo risorse.

Se da tempo si parla della necessità di uno sgravio fiscale generalizzato e strutturale per le imprese, al momento pare che la Legge di Bilancio 2018 non conterrà misure a riguardo, ma in ogni caso nell’ambito delle politiche per il lavoro sono molte le misure al vaglio del Governo.

Agevolazioni per le imprese che investono in formazione

Uno degli obiettivi della Legge di Bilancio 2018 sarà di implementare le misure del Piano Industria 4.0.

Dopo le novità fiscali introdotte tra il 2016 e il 2017, con il super ammortamento e l’iper ammortamento al 250%, la prossima Legge di Bilancio 2018 punterà alla formazione in chiave digitale dei lavoratori.

Per le imprese che investono in formazione sono previste agevolazioni per gli investimenti in formazione e lavoro, con un credito d’imposta pari al 50% e fino a 20 milioni di euro per chi investe nella digitalizzazione della produzione.

Novità che si intrecciano con la volontà del MIUR di potenziare gli istituti tecnici superiori. A confermare il parere positivo del Ministero del Lavoro rispetto all’agevolazione per la digitalizzazione delle imprese lo stesso Poletti. Nel comunicato stampa pubblicato a margine dell’incontro del 5 settembre con i sindacati si legge:

“Condividiamo, poi, la proposta del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca di potenziare gli ITS, in quanto avvertiamo come le imprese abbiano bisogno di personale dotato di competenze tecniche". Medesima condivisione è stata espressa per quanto riguarda l’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico sugli incentivi per la formazione 4.0. «La decontribuzione si inserisce, pertanto, in un contesto di interventi più ampio» ha ribadito Giuliano Poletti.”

Anche in questo caso è atteso il parere positivo dei tecnici, attualmente a lavoro per la messa a punto delle misure per le imprese e per il lavoro nella Legge di Bilancio 2018: stando alle novità diffuse, il contributo per la formazione potrebbe essere anche rivolto alle piccole e medie imprese intenzionate ad investire in digitalizzazione.

Assegno di ricollocazione anche in caso di cassa integrazione

Tra i punti dell’incontro tra Governo, rappresentato dal Ministro Poletti, da Marco Leonardi e dal presidente ANPAL, e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil anche l’assegno di ricollocazione, dopo i numeri delle richieste del contributo per la ricerca attiva di lavoro che hanno fatto parlare di un vero e proprio flop della misura.

La Legge di Bilancio 2018 renderà l’assegno di ricollocazione strutturale e durante l’incontro del 5 settembre 2017 si è anche parlato della possibilità di accesso al contributo anche per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria.

Come specificato da Poletti,

Tale scelta sarà sempre su base volontaria del cassaintegrato e previo accordo tra le parti. Per questo motivo sarà necessario il coinvolgimento delle associazioni datoriali

Tra le novità attualmente ancora al vaglio dei tecnici del ministero vi è inoltre la possibilità che in caso di licenziamenti collettivi per crisi aziendali venga anticipato il percorso di formazione e riqualificazione del personale, con corsi di formazione fin dai primi giorni di collocamento in cassa integrazione.

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