Scontrini: «controlli mirati» della Guardia di Finanza

Scontrini, meno controllo o attenzione della Guardia di Finanza rivolta a operazioni di maggior rilevanza fiscale? Controlli mirati e direttive precise nella nuova circolare.

Scontrini: «controlli mirati» della Guardia di Finanza

Lotta all’evasione fiscale e controlli mirati sulla mancata emissione degli scontrini: la circolare pubblicata dalla Guardia di Finanza cambia rotta e dispone nuove linee guida per il controllo degli acquirenti all’uscita da locali ed esercizi commerciali.

Per i cittadini che vengono fermati dalla Guardia di Finanza all’uscita da attività commerciali sorpresi senza scontrino o ricevuta non è prevista alcuna multa; a specificarlo è la circolare delle Fiamme Gialle che ricorda come la norma introdotta nel 1997 che puniva anche gli acquirenti e per un importo pari a quello previsto per il negoziante è stata abrogata nel 2003.

Ribadire le regole per controlli mirati ed efficienti contro evasione fiscale e mancata emissione degli scontrini: al centro delle nuove linee guida contenute nella circolare della Guardia di Finanza c’è proprio il giusto rapporto con i cittadini, con nuove indicazioni su quando e chi fermare per strada per ottenere informazioni sulla corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte dei negozianti.

Scontrini: «controlli mirati» della Guardia di Finanza

La nuova linea della Guardia di Finanza sul corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali a qualcuno potrebbe sembrare più “morbida”. Al contrario, le indicazioni che la circolare pubblicata negli scorsi giorni fornisce ai finanzieri è tutt’altro che clemente. Controlli mirati, nei confronti di esercenti che non emettono scontrini per importi rilevanti.

I controlli della Guardia di Finanza sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali prenderanno di mira le attività commerciali che effettuano prestazioni di servizi o che vendono beni dall’elevato valore economico o con orari di apertura fino a tarda serata o notturni: è il caso di pub, locali o ristoranti, ma anche di boutique in zone balneari prese d’assalto nel periodo estivo.

Al contrario, ai finanzieri viene chiesto di limitare i controlli sull’emissione di scontrini in piccoli esercizi commerciali che, nonostante effettuino numerose transazione, siano a rischio evasione per importi irrilevanti, come piccoli bar o gelaterie.

Occhi vigili nelle grandi città ai venditori abusivi, soprattutto nel caso di vendita per strada di prodotti di marchi contraffatti.

Più che le indicazioni su quali sono i negozi e le attività commerciali che verranno sottoposti ai controlli della Guardia di Finanza su scontrini e ricevute fiscali, punto chiave della circolare è il ruolo dei cittadini, vera “chiave di volta” per il contrasto all’evasione fiscale.

Scontrini: linea soft con i cittadini fermati per i controlli della Guardia di Finanza

Evitare di controllare anziani, bambini e persone in evidente stato di disagio all’uscita da negozi o locali. Le nuove indicazioni della Guardia di Finanza sulla corretta emissione di scontrini e ricevute fiscali sono chiare: maggiore compliance con i cittadini ed “evitare incomprensioni, disagi e preoccupazioni”.

Proprio a tale scopo è la stessa Guardia di Finanza a chiarire che l’acquirente fermato per strada e che viene trovato senza scontrino fiscale all’uscita da un negozio o locale non rischia nulla: la legge del 1997 che prevedeva l’applicazione di una sanzione amministrativa di pari importo sia per esercente evasore che per “cliente complice” è stata abrogata nel 2003.

Per ottimizzare l’attività di controllo, i finanzieri delle Fiamme Gialle dovranno concentrare la loro attività sui clienti dai quali si presume di poter acquisire informazioni corrette sull’attività del negoziante.

Evitare di causare turbamento fermando all’uscita dai negozi e chiedendo l’esibizione dello scontrino a soggetti vulnerabili e “più in generale, coloro che manifestino evidenti disagi di altra natura”.

Insomma, cercare di portare avanti una linea soft nei confronti dei cittadini e, parallelamente, affidare i controlli anti-evasione su scontrini fiscali e fatture a personale della Guardia di Finanza effettivamente preparato sui casi in cui vige o meno l’obbligo di emissione della certificazione fiscale.

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