Ravvedimento operoso e sanzioni IMU TASI 2017

Ravvedimento operoso e sanzioni Imu e Tasi 2017: ecco come si calcolano per chi paga in ritardo dopo la scadenza del 16 giugno.

Ravvedimento operoso e sanzioni IMU TASI 2017

Ravvedimento operoso e sanzioni Imu e Tasi 2017: chi paga in ritardo oltre la scadenza del 16 giugno 2017 dovrà calcolare la sanzione applicata con le regole previste per il ravvedimento dei tributi locali.

Entro 14 giorni dalla scadenza è possibile usufruire del ravvedimento sprint, con sanzioni Imu e Tasi calcolate nella misura dello 0,1 per cento giornaliero più interessi sull’importo dovuto.

Anche in caso di mancato pagamento delle imposte locali oltre la scadenza dei 14 giorni è possibile usufruire del ravvedimento Imu e Tasi, beneficiando della riduzione delle sanzioni in proporzione al ritardo del versamento.

Fatta eccezione per i casi di esenzione, Imu e Tasi devono essere pagate entro la scadenza prevista, fissata al 16 giugno per l’acconto e al 16 dicembre per il saldo, pena l’addebito di una sanzione pari al 30% dell’importo dovuto. Questo però esclusivamente per chi omette di versare l’importo Imu e Tasi con un ritardo superiore ad un anno.

La sanzione ordinaria pari al 30 per cento sull’acconto si applica esclusivamente nel caso di mancato pagamento dopo un anno dalla scadenza del 16 giugno 2017, ovvero a partire dal 17 giugno 2018. Negli altri casi il mancato pagamento di Imu e Tasi può essere sanato con ravvedimento operoso.

Come funziona il ravvedimento operoso Imu e Tasi e come calcolare le sanzioni in caso di pagamento oltre la scadenza del 16 giugno 2017? Ecco tutte le risposte.

Scadenza Imu Tasi 2017: sanzioni e ravvedimento per mancato pagamento

Anche per i tributi locali è possibile usufruire del ravvedimento operoso sulle sanzioni in caso di mancato pagamento delle imposte dovute. Per Imu e Tasi 2017 a chi paga oltre la scadenza ordinaria del 16 giugno 2017 si applicano le regole specifiche per il calcolo delle sanzioni delle imposte comunali.

Le sanzioni in caso di ravvedimento Imu e Tasi 2017 vengono calcolate nelle seguenti quattro modalità:

  • ravvedimento sprint, sanzione dello 0,1% giornaliero più interessi per ogni giorno di ritardo in caso di pagamento Imu e Tasi entro 14 giorni dalla scadenza;
  • ravvedimento breve, sanzione fissa del 1,5% più interessi giornalieri per pagamento dal 15° al 30° giorno di ritardo dalla scadenza Imu e Tasi;
  • ravvedimento medio, sanzione fissa dell’1,67% più interessi giornalieri per pagamento dopo il 30° giorno e fino al 90° giorno dalla scadenza;
  • ravvedimento lungo: sanzione fissa del 3,75% dell’importo più interessi giornalieri per pagamento dopo il 90° giorno di ritardo ed entro l’anno.

La sanzione ordinaria per chi omette di versare Imu e Tasi entro il 16 giugno 2018 è pari al 30% dell’importo dovuto a titolo d’imposta.

Ricordiamo che ai tributi locali, come Imu e Tasi, non si applicano le due modalità ulteriori di ravvedimento operoso disciplinate dall’articolo 13 del Dlgs n.472 del 1997 così come modificato dalla Legge di Stabilità 2015, che prevedono la possibilità di riduzione delle sanzioni anche in caso di pagamento oltre l’anno; specifichiamo tuttavia che i diversi comuni possono prevedere regole locali per il versamento Imu e Tasi oltre la scadenza di un anno.

Scadenza Imu Tasi 2017: chi è obbligato al pagamento?

In vista dell’ormai prossima scadenza Imu e Tasi 2017 per il versamento dell’acconto è bene ricordare che sono diversi i casi di esenzione previsti e che quindi non tutti i proprietari di immobili o terreni sono obbligati al versamento dell’acconto delle imposte con scadenza al 16 giugno 2017.

Così come lo scorso anno, anche per il versamento Imu e Tasi 2017 è prevista l’esenzione per i proprietari di un unico immobile adibito ad abitazione principale, fatta eccezione per le case di lusso. Sono inoltre esentati dal versamento gli immobili equiparati ad abitazione principale e i terreni agricoli secondo specifiche regole e situazioni.

Per il calcolo Imu e Tasi 2017 bisogna inoltre ricordare che in caso di immobili concessi in comodato d’uso a parenti di primo grado in linea retta è prevista la riduzione del 50%.

Tutte le regole, casi di esenzione e modalità di calcolo Imu e Tasi 2017 sono contenute nelle guide dedicate che i lettori sono invitati a consultare per ulteriori approfondimenti.

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