Riforma pensioni, età sale a 67 anni nel 2019. Donne con figli e gravosi esclusi

Alessio Mauro - Pensioni

Riforma pensioni, nessuna novità sul blocco dell'età pensionabile, che salirà a 67 anni nel 2019. Esclusi lavori usuranti, gravosi e donne: queste le richieste dei sindacati, ma il Governo prende tempo. Ecco l'esito del tavolo tecnico.

Riforma pensioni, età sale a 67 anni nel 2019. Donne con figli e gravosi esclusi

Riforma pensioni, nessuna soluzione sull’amento dell’età pensionabile che a partire dal 2019 salirà a 67 anni per tutti, con alcune specifiche esclusioni.

L’esito del tavolo tecnico tra Governo e sindacati non ha portato a novità rilevanti, se non ad un ennesimo rinvio: quella del 2018 sarà una riforma pensioni a più fasi e, oltre alle misure della Legge di Bilancio 2018, ulteriori novità e modifiche sono attese per il prossimo anno.

Intanto, secondo le ultime novità sull’esito dell’incontro tecnico relativo alla riforma pensioni 2018, già oggi il Governo potrebbe presentare la lista dei lavori esclusi dall’aumento dell’età pensionabile: si parla delle mansioni gravose e usuranti, con possibile estensione anche alle donne con figli.

L’incontro tra Governo e sindacati di ieri ha preceduto quello in programma il 13 novembre 2017: è questa la data in cui verranno rese note le novità sulla riforma delle pensioni?

L’obiettivo dei sindacati è il blocco dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita Istat, o meglio la sua revisione, tenendo conto anche della diminuzione dell’aspettativa di vita e quindi della parallela diminuzione dell’età per la pensione.

Il Governo si è già mostrato contrario a tale proposta ed è difficile ipotizzare che vi saranno ripensamenti, almeno non nella Legge di Bilancio 2018: ulteriori interventi di riforma del meccanismo che lega le pensioni all’aspettativa di vita Istat potrebbero arrivare con il nuovo anno.

Ecco l’esito del tavolo tecnico dell’incontro Governo e sindacati del 6 novembre, e quali sono le novità che potrebbero essere inserite nella riforma pensioni della Legge di Bilancio 2018.

Riforma pensioni, età sale a 67 anni nel 2019. Donne con figli e gravosi esclusi

Il tavolo tra Governo e sindacati che precede la messa a punto delle novità in materia di pensioni della Legge di Bilancio 2018 è stato dominato dell’aumento dell’età pensionabile.

I sindacati, oltre alle richieste di introdurre novità per lavori gravosi e per le donne, chiedono di modificare le regole per l’adeguamento in base agli indici Istat previsto dalla riforma delle pensioni della Fornero.

Da parte sua, il Governo si è mostrato flessibile e favorevole a modificare alcune delle regole attualmente previste: una delle novità previste potrebbe essere l’esclusione dall’aumento dell’età pensionabile per i lavori addetti a mansioni gravose e usuranti e la possibilità che nella platea dei lavoratori esclusi vengano inserite anche le donne con figli.

Tuttavia il Governo intende aspettare che si concluda la fase di presentazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2018, fissata al 10 novembre 2017. Nuove deroghe all’aumento dell’età pensionabile verranno inserite soltanto nel rispetto delle risorse disponibili.

Riforma pensioni: confermato aumento età nel 2019, Governo e sindacati lavorano alle deroghe

In vista della messa a punto delle novità che prenderanno corpo nella Legge di Bilancio 2018, diventa ormai sempre più certo il Governo non intende retrocedere e che a partire dal 2019 si andrà in pensione a 67 anni.

Sempre oggi, giorno decisivo per la riforma pensioni 2018, torna a parlare Elsa Fornero, madre della legge che nel 2012 ha introdotto il meccanismo dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita.

Bene la fermezza del Governo, che nonostante l’approssimarsi delle elezioni, ha deciso di non bloccare l’aumento a 67 anni dell’età pensionabile dal 2019, seppur prevedendo alcune specifiche deroghe per gravosi e probabilmente per le donne.

Aumentare l’età pensionabile risponde ad una scelta legata ad esigenze di medio periodo, afferma la Fornero; “l’età pensionabile va alzata” e, insomma, è difficile ipotizzare che gli incontri di oggi e del 13 novembre tra Governo e sindacati possano cambiare di molto la situazione.

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