Pensioni, novità: ultimo incontro martedì. Si rischia lo sciopero nazionale

Alessio Mauro - Pensioni

Novità pensioni: dopo l'ultimo incontro tra Governo e sindacati è stato fissato a martedì 21 novembre 2017 l'appuntamento decisivo. La CGIL minaccia sciopero nazionale.

Pensioni, novità: ultimo incontro martedì. Si rischia lo sciopero nazionale

Pensioni novità, dopo l’incontro tra Governo e sindacati di sabato 18 novembre 2017 la CGIL ha minacciato di proclamare sciopero nazionale.

Sono ancora molti i punti irrisolti e in vista della discussione della Legge di Bilancio 2018 e della riforma pensioni in essa inserita non è ancora stato trovato un punto d’accordo.

La novità è che questa volta il tema pensioni divide davvero, e non soltanto le 15 categorie di lavori gravosi e la restante platea di lavoratori e contribuenti ma anche i sindacati.

Se da un lato CISL e UIL si sono mostrate favorevoli alle proposte del Governo e alle misure di riforma delle pensioni, con la proroga di Ape social e l’esenzione dall’aumento dell’età pensionabile per 15 categorie di lavori, la CGIL non ci sta.

Il prossimo incontro sarà decisivo.

Al centro delle novità pensioni che la Camusso chiede al Governo anche misure per giovani e donne, annunciate con la fase 2 della riforma pensioni e attualmente sparite dal piano di riforma da inserire in Legge di Bilancio 2018.

Pensioni, novità: ultimo incontro martedì. Si rischia lo sciopero nazionale

Esenzione dall’aumento dell’età pensionabile alle pensioni di anzianità insieme a quelle di vecchiaia per i lavori gravosi, proroga dell’Ape social al 2019 e possibile stabilizzazione: sono queste le ultime novità sulla riforma delle pensioni proposte dal Governo.

Misure insufficienti per la CGIL, che ha minacciato di indire uno sciopero nazionale per protestare sia contro il meccanismo che lega età pensionabile ad aspettativa di vita sia contro le promesse mancate del Governo.

Novità pensioni che, al contrario, trovano il favore degli altri due principali sindacati che hanno partecipato agli incontri con il Governo: la CISL si è dichiarata favorevole all’intesa mentre la UIL aspetterà a martedì.

Sarà proprio domani, martedì 21 novembre 2017, che si avranno a disposizione le ultime novità sulle pensioni ma è probabile che il Governo non faccia ulteriori passi avanti nei confronti dei sindacati e che la CGIL dia il via al grande sciopero contro le promesse mancate della riforma pensioni.

Quali sono le cause della rottura tra Governo e sindacati? Giovani, donne e non solo.

Riforma pensioni novità: assenti misure per giovani e donne

Nelle proposte del Governo manca la pensione di garanzia per i giovani e le misure per agevolare l’uscita dal lavoro delle donne addette a lavori di cura: sono queste due delle critiche della CGIL.

Si tratta, a ben vedere, di due delle novità sulle pensioni per le quali il Governo si era impegnato ad intervenire con la prossima riforma.

In merito all’aumento dell’età pensionabile a 67 nel 2019, la CGIL respinge le novità proposte dal Governo e lamenta il numero esiguo di lavoratori esonerati dall’adeguamento: se per il Governo si tratta di oltre 20.000 lavoratori, per il sindacato della Camusso saranno in realtà poco più di 4 mila.

Pensioni, le cinque novità proposte dal Governo

Sono pari a 300 milioni di euro le risorse che la Legge di Bilancio 2018 riserverà alla riforma delle pensioni.

Fondi limitati che hanno portato il Governo a stilare un programma di cinque novità sulle pensioni:

Proposte ritenute insufficienti dalla CGIL: nel caso di mancata intesa sulle novità pensioni al tavolo della riforma del 21 novembre 2017, lo sciopero nazionale potrebbe esser proclamato per il 2 dicembre 2017.

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