Mobilità insegnanti 2017: siglato il contratto per la Scuola. Ecco le novità

Diego Denora - Scuola

Il contratto per la mobilità degli insegnanti nella scuola 2017 è stato siglato: al via la chiamata diretta e gli spostamenti. Ecco le novità.

Mobilità insegnanti 2017: siglato il contratto per la Scuola. Ecco le novità

La mobilità degli insegnanti nella scuola 2017 vede siglato il contratto: altre novità in arrivo dal MIUR. Le nuove disposizioni stabiliscono un nuovo metodo di chiamata, nonché un nuovo tipo di contrattazione e nuove regole per il passaggio di ambito.

Il contratto prevede che gli insegnanti seguano un percorso determinato e già deciso: la mobilità provinciale sarà preferita ad altri spostamenti ed i posti in organico a disposizione saranno solo quelli vacanti.

La scuola prevede ancora una lunga serie di cambiamenti: il ministro Fedeli sta ridisegnando i contorni della riforma Buona Scuola non soltanto riguardo al TFA, cancellando alcuni dei propositi non riusciti. Vediamo in cosa consiste il contratto per la mobilità.

Mobilità insegnanti 2017: siglato il contratto per la Scuola, le novità

La mobilità nella scuola era stata bloccata dal famigerato vincolo del triennio nella sede assegnata: veto che ha generato assenze, ricorsi, utilizzo spregiudicato dell’avvicinamento tramite permessi con Legge 104.

Il contratto ha previsto che sia data precedenza a chi assiste un coniuge, figlio o genitore con disabilità, proprio per evitare forti squilibri e soprattutto per rimediare alle scorciatoie.

Gli insegnanti che potranno usufruire del nuovo contratto di mobilità 2017 esprimeranno 15 opzioni di trasferimento e potranno inserire 5 preferenze per ogni docente riguardo all’istituto. Il numero dei posti sarà relativo ai soli posti vacanti, ma cosa s’intende?

Siglato il contratto di Mobilità insegnanti 2017: cosa comporterà?

Il contratto di Mobilità prevede che si formi una graduatoria unica per ordine di scuola, tipologia di posto e di ruolo; considerando che se si accetta la scuola proposta si potranno accettare sia la titolarità di scuola, che di ambito.

Gli insegnanti che beneficeranno della mobilità saranno in numero pari alla somma dei posti attribuiti per classe di concorso e tipologia nell’organico dell’autonomia disponibile alla scuola scelta, cui deve essere sottratta ovviamente la somma dei docenti già titolari di cattedra dell’istituto, nonché quelli con incarico triennale. Saranno sufficienti a ripristinare i docenti scontenti?

Siglato il contratto per la Mobilità sembra avvicinarsi una via di ritorno per gli insegnanti che hanno subito gli errori della Legge 107: il ministro Fedeli, tra polemiche e accuse, è riuscita ad offrire una soluzione; il dubbio è se sia abbastanza.

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