Imu e Tasi 2017: coniugi separati, chi paga?

Imu e Tasi 2017: chi paga tra coniugi separati? Ecco regole in caso di separazione legale e gli obblighi del coniuge assegnatario della casa.

Imu e Tasi 2017: coniugi separati, chi paga?

Imu e Tasi 2017 in caso di coniugi separati chi tra i due paga e quali sono i casi di esenzione? In vista della scadenza per il pagamento del saldo delle imposte cerchiamo di fare chiarezza su chi paga, ovvero soggetti obbligati e novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016.

Le regole per il pagamento di Imu e Tasi 2017 in caso di coniugi separati legalmente e a seguito di provvedimento dell’autorità giudiziaria sono differenti. Ricordiamo che sono diversi i casi di esenzione dal pagamento delle due imposte e, nello specifico, i casi in cui Imu e Tasi non sono dovute nel caso di abitazione principale o di immobile assimilato ad abitazione principale.

L’Imu in caso di coniugi separati non è dovuta nel caso in cui il diritto di abitazione venga concesso al coniuge che stabilisca nella sede la propria dimora abituale. Regole diverse invece per la Tasi, che dovrà essere ripartita tra i due coniugi separati.

Ecco di seguito chi paga Imu e Tasi 2017 in caso di coniugi separati e quali sono i casi di esenzione.

Imu e Tasi 2017: coniugi separati, chi paga?

In vista della scadenza per il versamento dell’acconto Imu e Tasi 2017 cerchiamo di capire chi paga tra i coniugi separati e in caso di assegnazione della casa ad uno di essi da parte del giudice.

Specifichiamo che sono diverse le regole su Imu e Tasi 2017 in caso di separazione; vediamo innanzitutto chi tra i due coniugi è obbligato al pagamento Imu e quali sono i casi di esenzione in caso di separazione confermati anche nel 2017.

Prima di scendere nel dettaglio ricordiamo che anche per il 2017 sono due le date e le scadenze da ricordare per il versamento delle imposte. L’acconto Imu e Tasi 2017 dovrà essere versato entro il 16 giugno 2017, e il calcolo dell’importo da pagare a titolo di imposta dovrà essere effettuato applicando le aliquote dei comuni relative alle delibere dello scorso anno.

Per il versamento del saldo Imu e Tasi 2017 la scadenza è fissata come di consueto al 16 dicembre 2017 e, in questo caso, oltre all’importo ordinario, potrà essere applicato un conguaglio in base alle aliquote aggiornate al 2017 con le delibere dei singoli comuni.

Vediamo adesso nello specifico chi paga Imu e Tasi 2017 tra coniugi separati, casi di esenzione e divisione della spesa.

Imu 2017: ecco chi paga in caso di coniugi separati

L’Imu 2017 in caso di coniugi legalmente separati a seguito di sentenza del tribunale, ovvero in caso di divorzio e con assegnazione della casa ad uno dei due coniugi, non è dovuta nel caso in cui l’immobile non rientri tra le abitazioni di lusso.

La normativa stabilisce infatti che, a partire dal 2014, non si paga l’Imu per la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.

In questo caso infatti l’immobile rientra nei casi di esenzione Imu 2017 per assimilazione ad abitazione principale. Il coniuge assegnatario, unico titolare del diritto di abitazione e del dovere di adempiere al pagamento dell’imposta, non rientra tra i soggetti obbligati a versare saldo e acconto Imu 2017 in quanto l’abitazione verrà considerata prima casa.

Diverso, tuttavia, il caso in cui si tratti di abitazione di lusso. Come noto infatti l’esenzione Imu prima casa 2017 non si applica agli immobili di categoria catastale A/1, A/8 e A/9. In questo caso paga l’Imu al 100% esclusivamente l’ex coniuge assegnatario.

Per tutti i dettagli i lettori possono far riferimento alle guide Imu 2017 con scadenze, casi di esenzione e modalità di calcolo.

Tasi 2017: ecco chi paga in caso di coniugi separati

Per stabilire chi paga la Tasi 2017 in caso di coniugi legalmente separati bisogna fare alcune precisazioni; i casi di esenzione Imu 2017 per assimilazione ad abitazione principale non si applicano anche alle Tasi.

Ai sensi dell’art. 671 della legge n. 147 del 27 dicembre 2013 la Tasi è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo le unità immobiliari assoggettate all’imposta. In caso di più possessori o detentori, essi sono tenuti in solido a pagamento di acconto e saldo Imu 2017.

Secondo quanto disposto, dunque, per stabilire chi paga la Tasi 2017 in caso di coniugi separati bisogna far riferimento al principio stabilito dall’articolo 1292 del Codice Civile, che dispone la nozione di solidarietà, ovvero:

“L’obbligazione è in solido quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, in modo che ciascuno può essere costretto all’adempimento per la totalità e l’adempimento da parte di uno libera gli altri; oppure quando tra più creditori ciascuno ha diritto di chiedere l’adempimento dell’intera obbligazione e l’adempimento conseguito da uno di essi libera il debitore verso tutti i creditori.”

Nel caso in cui l’assegnatario della casa non risulti essere il proprietario della casa coniugale verrà considerato come detentore e l’art 681 della legge 147/2013, così come modificato a decorrere dal 1 gennaio 2016, stabilisce che:

“Nel caso in cui l’unità immobiliare e’ occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare, quest’ultimo e l’occupante sono titolari di un’autonoma obbligazione tributaria. L’occupante versa la TASI nella misura, stabilita dal comune nel regolamento, compresa fra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo della TASI, calcolato applicando l’aliquota di cui ai commi 676 e 677. La restante parte e’ corrisposta dal titolare del diritto reale sull’unità immobiliare.”

In sintesi, per stabilire chi tra i coniugi separati paga la Tasi 2017 vale la regola secondo cui l’assegnatario, qualora non sia considerato proprietario della casa, sarà considerato detentore e la quota di Tasi a lui addebitata sarà compresa tra il 10% e il 30%, salvo diverse disposizioni stabilite nelle delibere comunali.

Nel caso di immobile di proprietà di entrambi i coniugi separati la Tasi sarà dovuta sulla base della percentuale di proprietà con le aliquote stabilite dai comuni per l’abitazione principale.

Per tutti i dettagli i lettori possono far riferimento alle guide Tasi 2017 con scadenze, casi di esenzione e modalità di calcolo.

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