Corpo Forestale e Carabinieri: tutte le novità 2017 sull’accorpamento

Diego Denora - Forze armate

L’accorpamento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri da gennaio 2017, le novità della Legge Madia: nuove competenze e razionalizzazione dei compiti. Ecco tutte le novità.

Corpo Forestale e Carabinieri: tutte le novità 2017 sull'accorpamento

Il Corpo Forestale dello stato ha cessato di esistere come entità a sé stante: dal 2017 entra a far parte dell’Arma dei Carabinieri. L’assorbimento, determinato dalla riforma Madia ed espressione della volontà del ministero della semplificazione, ha suscitato non poche critiche.

I Carabinieri, quindi, beneficeranno dell’esperienza di nuovi specialisti, nonché di nuove risorse umane da impiegare localmente sul territorio; considerando che la riforma citata ha determinato anche molteplici novità sulla razionalizzazione dei compiti delle forze armate.

L’accorpamento passerà attraverso l’istituzione di un reparto con determinati compiti e responsabilità, verosimilmente chiamato “Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare”, con l’obiettivo di alleggerire il cambiamento e preservare le competenze dei lavoratori.

Corpo Forestale e accorpamento: cosa prevede la Legge Madia

Il Corpo Forestale secondo l’art. 7 della suddetta legge è assorbito dall’Arma dei carabinieri, la quale esercita le funzioni già svolte dal citato Corpo, secondo la nuova legislazione. Infatti, all’art. 2 vengono ridefinite le competenze dei Carabinieri.

I Carabinieri, ad eccezione delle competenze in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei degli stessi, attribuite al solo Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi, nonché delle funzioni attribuite alla Polizia di Stato e al Corpo della guardia di finanza, avranno il compito di garantire:

  • sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari;
  • sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare;
  • sicurezza in materia di lavoro e legislazione sociale;
  • sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale;

La Legge Madia ha il compito di escogitare nuove riduzioni della spesa per la pubblica amministrazione: in questo caso aumentando le competenze di un corpo, si ha la possibilità di scioglierne un altro; garantendo che i circa 7 mila guardie forestali vengano assorbite ma mantenute dove sono.

Carabinieri e Corpo Forestale: le nuove attività

I Carabinieri a questo punto hanno competenze e funzioni assai nuove per come siamo abituati, vediamone qualcuna sempre espressa dalla normativa attuale.

  • prevenzione e repressione delle frodi a danno della qualità delle produzioni agroalimentari;
  • controlli di tipo agroforestale e ambientale secondo la normativa comunitaria;
  • concorso nelle attività volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare del consumatore e di biosicurezza in genere;
  • vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente, con specifico riferimento alla tutela del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale e alla valutazione del danno ambientale;
  • sorveglianza e accertamento degli illeciti commessi in violazione delle norme in materia di tutela delle acque dall’inquinamento e del relativo danno ambientale;
  • repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali dei rifiuti;
  • concorso nella prevenzione e nella repressione delle violazioni compiute in danno degli animali;
  • prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia di incendi boschivi;
  • vigilanza e controllo dell’attuazione delle convenzioni internazionali in materia ambientale, con particolare riferimento alla tutela delle foreste e della biodiversità vegetale e animale;
  • sorveglianza sui territori delle aree naturali protette di rilevanza nazionale e internazionale, nonché delle altre aree protette secondo le modalità previste dalla legislazione vigente, ad eccezione delle acque marine confinanti con le predette aree;
  • tutela e salvaguardia delle riserve naturali statali riconosciute di importanza nazionale e internazionale, nonché degli altri beni destinati alla conservazione della biodiversità animale e vegetale;

La Legge Madia, inoltre, prevede successivi interventi anche per le restanti forze giudiziarie che riporteremo in seguito.

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