Concorso docenti abilitati 2018: bando a breve. Ecco novità e prove

Maria Carmela Muscogiuri - Leggi e prassi

Concorso docenti abilitati 2018: bando a breve, come annunciato dal sottosegretario Miur Vito De Filippo. Ecco novità, chi potrà parteciparvi e come si svolgeranno le prove.

Concorso docenti abilitati 2018: bando a breve. Ecco novità e prove

Concorso docenti abilitati 2018: è attesa per il bando che, stando a quanto confermato dal sottosegretario Miur Vite De Filippo, sarà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale.

Come noto una delle deleghe della riforma della Buona Scuola ha previsto l’obbligo di conseguimento dei 24 CFU per l’accesso all’insegnamento. Questo tuttavia non riguarda idocenti già abilitati e quelli non abilitati con almeno tre anni di servizio.

Il primo bando del concorso scuola 2018 sarà proprio dedicato ai docenti già abilitati al primo concorso di reclutamento docenti previsto.

Si tratterà di un concorso agevolato rispetto a quello tradizionale rivolto a tutti i laureati in possesso dei 24 CFU.

II sottosegretario al MIUR, Vito De Filippo ha dichiarato che la selezione partirà all’inizio del 2018. Si legge nella delega al reclutamento che il bando dovrà essere approvato entro 120 giorni dal 31 maggio 2017, data di entrata in vigore del decreto di riordino al sistema di formazione per l’accesso all’insegnamento.

Dunque, il bando del concorso scuola 2018 dovrebbe essere pubblicato entro il 30 settembre 2017. Ecco di seguito alcune novità su chi potrà partecipare e su come saranno le prove del concorso per docenti abilitati.

Concorso scuola docenti abilitati 2018: ecco le novità del bando in uscita

Il concorso per docenti abilitati ormai di prossima uscita sarà più semplice rispetto a quello tradizionale.

Possono prenderne parte i docenti abilitati o specializzati alla data di entrata in vigore del decreto (31 maggio 2017). E’ prevista una deroga per i docenti che si specializzeranno entro giugno 2018 (TFA sostegno III ciclo), i quali sono ammessi con riserva alla procedura. Sono pertanto esclusi i docenti di ruolo.

La domanda di partecipazione è consentita in un’unica regione per tutte le classi di concorso o tipologie di posto per le quali sia abilitato o specializzato.

Il concorso consiste in un’unica prova orale per la quale non è prevista l’assegnazione di un punteggio minimo. Il colloquio non selettivo avrà natura didattico-metodologica.

Il risultato ottenuto andrà a sommarsi al punteggio assegnato all’aspirante docente sulla base dei titoli posseduti.

Al termine di questa fase sarà stilata una Graduatoria Regionale consultata per la selezione dei docenti abilitati che svolgeranno il tirocinio durante il terzo anno del FIT. L’iscrizione alla graduatoria avviene su domanda dell’interessato.

Una volta che tutti i docenti abilitati inseriti nella graduatoria regionale diventeranno di ruolo, la graduatoria sarà soppressa.

Purtroppo il Miur non si è ancora espresso sulle modalità di svolgimento della prova e non rimane altro da fare se non aspettare il bando ufficiale.

Concorso scuola 2018: cos’è il FIT e cosa prevede?

Una delle deleghe della Buona Scuola ha apportato una rivoluzione per gli aspiranti professori. Il Miur ha modificato il vecchio sistema di reclutamento insegnanti e ha abolito il TFA ossia l’abilitazione dai titoli necessari per diventare docenti.

Al suo posto è stato introdotto il FIT, acronimo di «Formazione iniziale e tirocinio». Ecco come funziona.

Reclutamento professori: cos’è il FIT?

Con l’introduzione del FIT è stato rivoluzionato il sistema di reclutamento dei professori. Con questo acronimo si fa riferimento ad un percorso triennale di formazione e tirocinio, accessibile previo il superamento di un concorso pubblico.

Tale percorso si articola in un primo periodo, pari al primo anno, di specializzazione, e relativa valutazione seguito da altri due anni di tirocinio, dedicati a laboratori e lezioni nelle scuole. Alla fine del percorso triennale gli aspiranti professori saranno valutati da organi collegiali.

Durante tutta la durata del FIT i futuri docenti avranno un contratto a tempo determinato e saranno quindi retribuiti. Il concorso sarà bandito ogni due anni e il primo è previsto per la prima metà del 2018.

Per potervi accedere gli aspiranti professori devono aver conseguito 24 CFU negli ambiti psico-pedagogici, didattici e antropologici e devono essere in possesso del titolo necessario per l’iscrizione ad una classe di concorso.

Il conseguimento dei 24 CFU non riguarda però i docenti già abilitati e quelli non abilitati con almeno tre anni di servizio, per i quali è ormai sempre più vicina la pubblicazione del bando per il concorso scuola in programma nel 2018.

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